mercoledì 19 luglio 2023

C'era una volta...


 ...un ameno giochino, frutto del lavoro di un tale Bill King, che aveva lavorato per la Games Workshop e che ad un certo punto, trasferitosi nella Repubblica Ceca, aveva dato vita alla sua casa di produzione di giochi di ruolo, la Manticore Productions Ltd. 

Primo - e per quanto ne so, unico - prodotto della ditta, fu un gioco di ruolo pen & paper: Waste World: Roleplaying in a Savage Future (questo il titolo completo), pubblicato quasi 30 anni fa, nel lontano 1997 - se ricordate, vi ho accennato qualcosa in calce all’ultimo post – al tempo credo sia stato il primo gioco completo post-apocalittico da me acquistato ed è inutile dire che fu amore a prima vista, sia per la presentazione che per l’ambientazione – strepitosa – che per le meccaniche del sistema di gioco, basate sul classico d20 ma nel contempo dissimili da tutti i prodotti precedenti pubblicati – ad esempio – dalla TSR, Inc.

Altro punto di forza, le illustrazioni, assolutamente evocative, realizzate dallo staff impiegato dal King per tutti i prodotti della linea, che alla fine della (breve) esistenza della Manticore annoveravano 3 manuali/sourcebook, 1 modulo d’avventura con annesso regolamento lite e 1 schermo del Master con annesso modulo d’avventura e numerosi chiarimenti, aggiunte e modifiche al sistema di gioco basico.

Purtroppo, la Manticore chiuse i battenti prima di aver completato la pubblicazione dei sourcebook sulle Metrozone di Ikarus, Janus e Prometheus, per cui ancora oggi il gioco è orbo di informazioni più dettagliate su questi particolari ricetti di umanità ma ce n’era comunque abbastanza nel manuale di base da farsi un’idea più che valida su come muoversi.

Ad onor del vero, i due manuali pubblicati – Hydra e Lo Shogunato – aggiungevano forse un po’ troppa carne al fuoco e finivano per complicare le cose semplici, come fin troppo spesso accade e a mio modestissimo parere, sarebbe stato meglio se King avesse piuttosto redatto un companion per il manuale di base con chiarimenti ed eventuali ampliamenti e innovazioni, senza aggiungere 8mila opzioni e nuove regole per una singola città e/o categoria di personaggi ma tant’è…

Che il gioco fosse piuttosto valido, se n’erano resi conto anche quei… bravi ragazzi della Nexus che infatti presentarono la pubblicazione della versione eataliana del gioco, salvo poi tirarsi indietro a spron battuto quando la Manticore cessò le pubblicazioni.

Resta il fatto che – anche se oggi è praticamente dimenticato – l’approccio e l’ambientazione di Waste World darebbero una pista a tanti e più blasonati prodotti moderni, da qui una certa ideuzza (che in realtà mi frulla per la testa da almeno vent’anni) di trasporre – semplificandola – l’ambientazione di questo gioco per un sistema OSR in modo tale che chiunque possa metterci le mani senza doversi svenare (oggi come oggi gli originali sono quasi introvabili e comunque piuttosto costosi) ma utilizzando semplicemente il proprio retroclone preferito, che sia Mutant Future/Labyrinth Lord piuttosto che La Scatola Bianca, Basic Fantasy o qualunque altro gioco OSR attualmente disponibile sul mercato.

Certo, sarebbe molto utile sapere cosa ne pensi in proposito l’autore originale ma il problema è che – a parte le pochissime informazioni che ho riportato all’inizio di questo post – pare che nessuno sappia dove si trovi e che fine abbia fatto costui, così come è letteralmente sparita dal web qualsivoglia traccia della Manticore Productions Ltd.; il nome del dominio è addirittura in vendita e le due Manticore attualmente sul web non c’entrano assolutamente nulla con la pregiata ditta ceca – verificare per credere – né col signor Bill King.

Per il momento credo che continuerò a pensarci su e poi chissà: potrei anche distribuire un manuale direttamente in pdf, anziché… a dispense, con post ciclici sul blog.