venerdì 5 maggio 2023

NAPOLEON! (Odissea nelle Terre Dannate, Quarta Parte) per Mutant Future™

 Il deserto di ruggine è ormai alle spalle dei nostri ma la desolazione si estende ancora per chilometri e chilometri in ogni direzione, rendendo il viaggio dei nostri intrepidi fuggitivi un vero e proprio calvario.

Trascorrono così altri tre giorni privi di eventi particolari (Nota per il MM: se proprio volete tenere sulle spine i vostri PG, potete effettuare dei lanci per incontri casuali due volte al giorno: mattina e sera) fino a che il gruppo non si imbatte in un altro dei piccoli miracoli che di quando in quando affiorano nella Desolazione: una piccola depressione nel terreno con una buca, una specie di pozzo naturale; l'acqua è fangosa ma almeno non è tossica/velenosa e lasciandola decantare con un po' di pazienza (ovvero lasciandola assorbire dalle pale dei cacti - sempre se ne hanno conservate) si può far scorta - con calma - per i giorni a venire.

Visitatori Notturni

Quella notte stessa il gruppo avrà una grossa sorpresa: come apparsa dal nulla, una presenza si palesa ai margini del loro accampamento. L'uomo (apparentemente un umano puro) si avvicina con la massima calma, apertamente e chiede di poter condividere un po' di acqua e (l'eventuale) fuoco con loro.

Apparentemente l'uomo è solo, non mostra alcun segno di ostilità o timore nei confronti dei personaggi - anche se vi sono mutanti tra di loro - ed avanza fino a rendersi ben visibile a tutti; porta una pistola nella fondina appesa alla cintola ma quel che più colpisce i presenti (specie se lo osservano da vicino) è il suo abbigliamento: l'uomo indossa quella che sembra essere una tuta argentea tessuta in un solo pezzo, indossa una bandana attorno al collo e porta degli stivali ai piedi della foggia e del materiale tipico degli Antichi.

L'uomo si siede in mezzo a loro e anche se non dovesse essere apostrofato da alcuno dei presenti, comincerà a narrare la sua storia.

Il racconto dello straniero

"Mi chiamo Valdez ed eravamo in quattro quando ci inoltrammo nel deserto: io, Jones, Smith e Rusty. La nostra missione: esplorare il territorio per determinare le condizioni di clima, flora e fauna e vedere se vi fossero risorse sufficienti e necessarie da poter sfruttare.

Viaggiammo per più di una settimana, io, Jones, Smith e Rusty, nella desolazione più assoluta: la devastazione era ovunque e la distruzione assai più grave di quanto ci saremmo aspettati. Ma continuare nella nostra esplorazione dovevamo, altrimenti la nostra gente, le nostre famiglie non sarebbero sopravvissute a lungo.

E così tirammo avanti, nonostante tutto, io, Jones, Smith e Rusty, nella speranza di trovare un segno di vita o un posto che non fosse andato totalmente distrutto, finché non trovammo una bassa collinetta sporgere in quella che era altrimenti una piana desolata di polvere.

Incuriositi da quella struttura insolita per il paesaggio, decidemmo di esplorarla: eravamo in quattro, io, Jones, Smith e Rusty..."

Nota per il Mutant Master™: a questo punto lasciate che i personaggi, specie quelli più paranoici/a disagio, effettuino un controllo di percezione. Se il tiro ha successo, dite al giocatore/i che al margine del loro campo visivo ci sono delle figure, ferme immobili: sembrano le sagome di tre uomini. Sono lì, immobili e se qualcuno dovesse far loro cenno o chiamarli, non daranno segno di aver visto/sentito i personaggi. Intanto Valdez continua il suo racconto.

"Ci avvicinammo alla collina e quando fummo abbastanza vicini, ci rendemmo conto che si trattava di una struttura artificiale, io, Jones, Smith e Rusty, una specie di bunker semisepolto dalla sabbia. Quando fummo a poche decine di metri da quello che sembrava a tutti gli effetti un ingresso, ci rendemmo conto che non eravamo soli, io, Jones, Smith e Rusty.

Rusty fu il primo a cadere, perché era l'ultimo della fila e ci lasciarono entrare tutti - io, Jones, Smith e Rusty - prima di far scattare la trappola. Provammo a tenerli a bada con le nostre armi, ma per uno che ne abbattevamo, altri tre prendevano il loro posto. La situazione era insostenibile: Rusty era ferito seriamente e Jones ci gridò: "Tutti dentro il bunker" e così facemmo io, Jones, Smith e Rusty.

Pensavamo di essere al sicuro ma quel bunker maledetto si rivelò essere una trappola mortale, perché non c'era via d'uscita e al suo interno non c'era niente di utile per organizzare una difesa più efficace.

Lo frugammo da cima a fondo, io, Jones e Smith, mentre Rusty faceva la guardia all'ingresso, cercando di tenerli a bada ma alla fine dovemmo rassegnarci e ci preparammo per sostenere l'assedio, nella speranza di trovare una soluzione per trarci d'impaccio.

Rimanemmo prigionieri in quel bunker per una settimana, io, Jones e Smith. Rusty nel frattempo era morto, caduto sotto i colpi dei nostri nemici in un momento di distrazione.

Avevamo ormai finito i viveri e l'acqua, nonostante avessimo fatto di tutto per razionarla e in quel maledetto edificio non avevamo trovato niente di utile, io, Jones e Smith. I nostri nemici, intanto, erano sempre lì, instancabili: si tenevano alla larga dalle nostre armi e attendevano la nostra fine. Loro potevano permetterselo, avevano tutto il tempo del mondo.

Ma noi no: ormai eravamo allo stremo, io e Jones. Avevamo già perso Rusty e anche Smith aveva ceduto, era impazzito per la paura e le privazioni e avevamo dovuto immobilizzarlo per impedirgli di farsi e farci del male.

Alla fine Jones mi disse: "Valdez, non possiamo più scappare e stiamo morendo di sete e di fame. Se mai tentassimo la fuga, dovremmo abbandonare al suo destino Smith ma solo un verme lascerebbe un fratello in armi alla mercé di quei mostri. Io non resisto più ma non ho il coraggio di farla finita o di uccidere Smith.

Tu sei il più duro e il più forte di tutti noi, ti prego, in nome di Dio onnipotente, uccidici, non farci soffrire un minuto di più e non lasciare che loro ci prendano!"

Nota per il Mutant Master™: a questo punto Valdez tace, come assorto nei suoi pensieri. Le figure ai margini dell'accampamento sembrano anch'esse assorte, quasi a disagio ma non avanzano di un passo né fanno altro movimento che non chinare il capo. Lasciate che il racconto affondi nella coscienza dei personaggi e che agiscano, facendo domande o altro. Dopo aver udito le eventuali domande ed aver guardato negli occhi i personaggi, uno ad uno, Valdez riprende il suo racconto.

"Partimmo in quattro per quella esplorazione: io, Jones, Smith e Rusty ma nessuno di noi tornò indietro ma solo io rimasi ad aspettare la fine. Siamo ancora tutti qui: io, Jones, Smith e Rusty. Voi che siete stati così gentili da darmi ospitalità ed ascoltare la mia storia, se mai doveste incontrare le nostre famiglie, ditegli che vengano a prenderci: siamo ancora lì, dietro quelle dune di sabbia... io sono Valdez, sono partito con i miei amici Jones, Smith e Rusty ma non sono più tornato."

A questo punto, Valdez si alza e senza dire un'altra parola si allontana dall'accampamento e si inoltra nella Desolazione. Le altre tre figure ai margini dell'accampamento si voltano anch'esse e si inoltrano nel deserto. Se qualcuno intendesse seguirli, può farlo ma dopo poche decine di metri si renderà conto che i quattro uomini sono svaniti nel nulla, come se non fossero mai esistiti!

La Collina degli Stivali

Quando il gruppo decide di lasciare il pozzo per continuare il proprio viaggio nella Desolazione, dopo poco più di un paio d'ore di marcia si imbatte nel relitto di un veicolo degli Antichi, apparentemente abbandonato nel bel mezzo della pista.

Il veicolo mostra tutti i segni di esser rimasto esposto alle inclemenze del clima delle Terre Dannate da molto, moltissimo tempo: le parti metalliche sono corrose, i pneumatici si sono praticamente disintegrati ed è ormai semisepolto dalla polvere corrosiva della Desolazione.

Se il gruppo butta un'occhiata e tira dritto, non accade nulla. Se invece si attarda nell'esame dell'antico relitto, scatta...

La Trappola

La prima avvisaglia è un ronzio che da sommesso diventa sempre più forte, come se un frullino o una sega a nastro fossero state improvvisamente accese. Il personaggio che perde l'iniziativa personale viene aggredito da un Assassinoide Tipo 1 nascosto nella sabbia sotto al relitto.

Entro 2 round dall'attacco iniziale, un altro Assassinoide entra in lizza (determinate il tipo a caso) e fintanto che il gruppo resta sul posto, ogni d3 di round ne arriva un altro.

Se i personaggi decidono di muoversi, gli Assassinoidi li inseguiranno instancabilmente (a meno di essere distrutti, ovviamente) e ad ogni nuovo round un nuovo Assassinoide - sempre determinato casualmente - si unirà alla caccia, come un branco di lupi famelici.

Gli Assassinoidi spingono il gruppo verso un punto ben determinato della vallata - sì, avete intuito bene: li stanno spingendo verso il bunker maledetto - fino a che anche loro, come accadde a Valdez e soci, non arriveranno in vista della bassa collina artificiale che nasconde al suo interno il bunker.

A differenza degli intrepidi esploratori Antichi, i nostri però non arriveranno all'edificio - o almeno non subito - perché sulla loro strada a sbarrargli il passo compare un Assassinoide Tipo V il leader e la mente dell'orda di killer cibernetici.

Il gruppo si ritrova in una situazione apparentemente disperata: tutto attorno a loro ci sono macchine assassine in numero pari a 5 volte il loro numero in totale. La loro fortuna è che tutti i cybernoidi sono malfunzionanti e più o meno danneggiati e che solo i Tipi IV e V sono dotati di armi da fuoco e anche queste il più delle volte scariche/guaste ma sono comunque un'opposizione più che sufficiente a far loro la pelle!

Nota per il Mutant Master™: a questo punto, la vicenda può prendere due strade: se il gruppo si ferma a combattere ed affronta Napoleon - il leader dell'armata di droidi - danneggiandolo, l'orda assassina perde coesione per un momento, sufficiente a tentare la fuga verso il bunker. 

Lì seguirà un lungo assedio da parte delle instancabili macchine, che tenteranno ogni trucco nel manuale dei Trucchi Sporchi per poter arrivare alle loro prede, assedio che finirà, prevedibilmente, con la lenta e dolorosa dipartita di tutto il gruppo.

Se il gruppo decide invece di tenere la posizione e battersi con l'orda assassina, lanciate un d12 a partire dal primo round di combattimento: se il numero del dado è inferiore al numero di round trascorsi dall'inizio della battaglia, pioverà letteralmente dal cielo un aiuto insperato.

 
Si tratta della Chimera (con cucciolo al seguito) che hanno aiutato nell'Oasi Istantanea, che si lancerà all'attacco di Napoleon e/o degli Assassinoidi tipo IV (i più resilienti/pericolosi), spacciadolo/i con poche, poderose zampate e con i suoi poteri mutanti.

Una volta eliminato Napoleon, il resto dei droidi perde coesione e/o rimane inerte in attesa di istruzioni, permettendo al gruppo la fuga.

 

All'interno del Bunker Maledetto - se e quando i personaggi vi penetrano - troveranno i macabri resti, ormai mummificati, di 3 umanoidi. Inutile dire che si tratta di Jones, Smith e di Rusty. I primi due hanno una vistosa ferita alla testa - fatale - il terzo corpo mostra segni di violenza su quel che resta delle sue ossa e sulla tuta che indossa.

Come bonus aggiunto, c'è qualcosa di utile da trovare: ognuno dei corpi indossa un cinturone - in materiale sintetico, simile alla Cordura™, con una fondina realizzata nello stesso materiale, ancora in buono stato, così come le tute argentee che rivestono i corpi. Nelle fondine ci sono 3 pistole laser Mk.1 ciascuna ancora con (1d6) di cariche a disposizione.

Non c'è però traccia del quarto cadavere, quello presumibilmente di Valdez...

Nota per il Mutant Master™: no, Valdez non sopravvisse all'assedio: i suoi resti sono letteralmente sparpagliati per tutta l'area, dopo che la sua pistola - quella con cui uccise i suoi compagni - malfunzionò. Non fece a tempo a procurarsene un'altra dai compagni caduti, perché gli Assassinoidi colsero la palla al balzo ed attaccarono in massa. Napoleon in persona fece letteralmente a pezzi il povero disgraziato e non fu una cosa né rapida né pulita. Se qualcuno si prendesse la briga di esaminare i resti dell'Assassinoide, troverebbe che il mostro meccanico omicida è letteralmente... adornato con i resti mummificati delle sue vittime - Valdez incluso!