giovedì 3 ottobre 2013

Nataniele Fortebracci e la sua Piovra di Fuoco – nuovi personaggi non giocanti e nuovi equipaggiamenti per Mutant Future™

Come direbbe qualcuno, c'è un nuovo sceriffo in città o meglio, c'è un nuovo potente avversario sulla strada di quanti vorrebbero imporre con la violenza e la prepotenza il loro dominio sulle lande del mondo post-apocalittico di Mutant Future; questo nuovo paladino dei deboli e degli oppressi è Nataniele Fortebracci, l'attuale sceriffo di Valle Felice, una piccola comunità agricola che domina una valletta boscosa riparata da alte colline nel bel mezzo della desolazione, una vera e propria oasi di pace, con tanto di laghetto pescoso di acqua fresca ed incontaminata.

Prima del suo arrivo, la valle non era così felice e la comunità era soggetta alle angherie di banditi e malfattori e alle razzie delle feroci bestie mutanti che infestano la desolazione.
L'arrivo di Nataniele, un veterano di mille avventure con anni e anni di esperienza sotto la cinta, ha cambiato tutto questo: ha dato la caccia alle bestie più pericolose (comprese quelle a due gambe) scacciandole dalla vallata ed ha combattuto numerose scaramucce con banditi e predoni nomadi, che hanno deciso di cambiare aria piuttosto che affrontare la furia belluina del mutante quadrumane.

Si, perché c'è una ragione ben precisa, se Nataniele è chiamato Fortebracci ed è dovuta al fatto che è un mutante umano dotato di quattro braccia vigorose (e per di più perfettamente ambidestro), grosso come una casa e intrepido fin quasi alla insensatezza.

È proprio a causa di queste sue... doti, che un giorno ha addentato più di quanto potesse masticare, prendendo di petto una banda di predoni proveniente da est, dalle terre che affacciano sul grande oceano salato, capeggiata da un giovane e potente barbaro di nome Ulthar autoproclamato Signore della Guerra della costa orientale.
Al tempo Ulthar non era ancora la potenza irresistibile di oggi ma era comunque un avversario temibile, scaltro e senza scrupoli e il buon Nataniele si ritrovò presto a mal partito, braccato dai predoni nel bel mezzo della desolazione.

Quando la situazione sembrava ormai senza speranza, il vecchio guerriero assediato cominciò a scavare una buca per mettersi al riparo in una bassa duna tra le rocce, finché le sue braccia possenti non si imbatterono in qualcosa di strano sotto lo strato di rocce e sabbia.
Detriti e sedimenti si erano infatti accumulati per chissà quanti decenni su una specie di tensostruttura eretta al riparo delle rocce, una cosa costruita nell'inconfondibile stile degli Antichi e abbastanza grande da contenere parecchia gente al suo interno.
Quel che invece vi trovò fu la sua salvezza e l'inizio della sua sfolgorante carriera di difensore.

Dentro la struttura c'era infatti una gran quantità di antiche attrezzature ed una cosa che da principio spaventò a morte il mutante quadrumane.
Fermo immobile al centro della tenda, coperto da uno strato di polvere ma altrimenti intatto, con sei enormi bocche da fuoco puntate verso di lui, stava un veicolo degli Antichi, uno di quelli concepiti da quel grande popolo di semidei per fare la guerra contro i loro nemici. Nataniele ne era certo, più volte durante le sue peregrinazioni aveva visto i relitti rugginosi e bruciati sparsi in giro per il mondo, mute testimonianze della brutale violenza delle guerre degli Antichi; qualche volta, nel corso delle sue avventure, ne aveva anche affrontati alcuni ancora funzionanti, in mano a masnadieri senza legge e signorotti della guerra ma mai prima d'ora ne aveva visto uno così da vicino, apparentemente intatto sotto la polvere.

Tra le altre cose, su un banco di lavoro c'era anche una mitragliatrice, che doveva essere montata sul veicolo in origine, accuratamente ricoperta da uno strato di grasso che – con gli anni e con la polvere – era diventato duro come il cemento.
Sotto lo strato protettivo, però, l'arma era in condizioni perfette e in una delle tante casse consunte dal tempo, c'era una cassetta di munizioni ancora sigillata.

Fu grazie a questo provvidenziale dono del cielo che Nataniele mise in fuga i suoi nemici, dopodiché segno il punto dove aveva rinvenuto quel tesoro e tempo dopo organizzò una spedizione per recuperarlo.

Nacque così l'accoppiata tra il vecchio guerriero e la sua Piovra di Fuoco, come gli abitanti della valle hanno battezzato l'antica macchina da guerra che, una volta studiata e ripristinata da Nataniele e dai suoi amici, si è dimostrata un assetto di valore incalcolabile per il villaggio e per chiunque si rivolga allo sceriffo in caso di bisogno.

Sembra però che i giorni di pace per lo sceriffo stiano per esaurirsi, poiché una nuova minaccia si sta profilando all'orizzonte, una minaccia che viene dal passato di Nataniele.
Perché Ulthar è tornato, più forte di prima e con un vero e proprio esercito armato di tutto punto, per reclamare il suo regno di terrore...

Note per il master: questo è il mio secondo post dedicato ad un veicolo da combattimento su questa pagina e riguarda uno dei mezzi corazzati più strani e misconosciuti dell'era moderna, il cacciacarri corazzato M50 “Ontos”.

Frutto di una specifica da parte dell'Esercito degli Stati Uniti per un veicolo cacciacarri leggero ad alta mobilità in sostituzione del fallimentare M56 Scorpion venne rigettato dall'esercito venendo invece accettato per il servizio dal Corpo dei Marines; il cingolato leggero T165 opportunamente modificato divenne il cannone semovente multiplo da 106mm M50 del quale vennero prodotti 297 veicoli tra il 1955 ed il 1957.

I giorni di gloria dello strano, piccolo mezzo corazzato furono durante la guerra del Vietnam, dove gli Ontos (lett. La Cosa in greco) fornirono una prova eccellente delle loro capacità e della loro versatilità, nonostante le numerose carenze imposte dalla stranezza del progetto ed il fatto che venissero impiegati praticamente come semoventi d'artiglieria a tiro diretto in appoggio dei reparti combattenti, specie in ambiente urbano, anziché come semoventi anticarro, ruolo per il quale erano stati progettati.

Vennero ritirati dal servizio nel 1969, all'indomani della sanguinosa offensiva del Tet e per la maggior parte rottamati ovvero esposti in musei e mostre in giro per il mondo.

Durante la Guerra del Armageddon che distrusse il mondo di prima, i combattenti, ormai a corto di mezzi e di idee, ricorsero a qualunque risorsa cui potessero attingere, non importa quanto obsoleta fosse.
Centinaia di mezzi corazzati, che giacevano nei cimiteri sparsi per il mondo, vennero riesumati (talvolta letteralmente), ricondizionati e spediti sui campi di battaglia alle unità della Riserva per dare per un'ultima volta il loro apporto, perendo per la maggior parte ignominiosamente contro le terrificanti armi moderne usate dal nemico.

Il caso della Piovra di Fuoco è emblematico: appartenuto ad una compagnia corazzata della Riserva, si è salvato perché è andato... smarrito a causa di una violentissima tempesta di sabbia che ha letteralmente ricoperto la tenda adibita ad officina nel quale era ricoverato per la manutenzione ordinaria.
Il resto del reparto è con ogni probabilità sparpagliato per tutto il deserto, annientato in combattimento.

Il vecchio cacciacarri deve il suo nomignolo ai sei cannoni anticarro montati esternamente come altrettante braccia armate: è la violentissima vampata dei cannoni che fa somigliare il veicolo ad un dragone sputafuoco!

Venendo alle specifiche del M50 Ontos, si tratta di un cingolato leggero, protetto da una blindatura spessa circa 12,7mm tutt'attorno, in grado di offrire protezione all'equipaggio di 3 uomini dal fuoco delle armi leggere e dalle schegge di granata.
L'armamento principale è composto da 6 cannoni senza rinculo M40 da 106mm, quattro dei quali sono dotati di fucili di puntamento M8C calibro .50 montati in caccia sopra il pezzo.
L'armamento secondario consiste in una mitragliatrice esterna brandeggiabile montata a perno sulla struttura che sorregge i cannoni, originariamente una Browning M1919A4 calibro .30, sostituibile con un'altra arma similare.

Lo spazio interno a bordo del mezzo è piuttosto ristretto e vi trovano posto, a pieno carico, 18 colpi per i cannoni da 106mm, 80 colpi traccianti cal. .50 per i fucili di puntamento e 1000 munizioni per la mitragliatrice.
I cannoni (e i fucili) una volta esaurite le munizioni vanno ricaricati manualmente dall'esterno del mezzo, il che costituisce un grave svantaggio nel bel mezzo di una battaglia.

Le due braccia sulle quali sono montati i cannoni possono brandeggiare di 40° a destra e a sinistra rispetto alla linea centrale dello scafo, i pezzi hanno un alzo che va da -10° a +15°; elevazione e brandeggio sono manuali.

Il propulsore originale del mezzo è un Chrysler 6 cilindri a benzina da 180cv accoppiato ad una trasmissione Allison che fornisce una velocità massima su strada di 48 kmh ed un'autonomia di 240 km con un pieno di carburante.
Venendo alle dimensioni, l'M50 è lungo 3,82m, largo 2,6m e alto 2,13m per un peso complessivo di 8,64 tonnellate; la sua bassa pressione al suolo ed il fatto che sia un cingolato gli permette di muoversi agevolmente e di arrampicarsi praticamente ovunque, può scavalcare ostacoli alti 76 cm e superare trincee e fossati larghi 1,42 m, non è anfibio ma può guadare corsi d'acqua senza preparazione fino ad una profondità di 60 cm.

In termini di gioco, l'M50 Ontos ha le seguenti caratteristiche:

Movimento: 450 (150)
Classe Armatura: 0/61
Dadi Vita: 152
Punti-Danno: 86
Attacchi: 3 (mitragliatrice), 6 (cannoni), 1 fisico3
Danni: secondo l'arma utilizzata o la velocità del mezzo4
Autonomia: illimitata (vedi)

1 CA 0 contro armi leggere/personali, CA 6 contro armi pesanti/anticarro;
2 dadi vita equivalenti per determinare i tiri per colpire del veicolo quando si effettuano attacchi fisici (travolgimento/speronamento) contro altre creature (quasi 9 tonnellate di cingolato fanno molto male se ti passano sui calli!);
3 un membro dell'equipaggio (non il pilota) può effettuare fino a 3 attacchi/round con la mitragliatrice, il pilota/cannoniere può effettuare fino a 6 attacchi/round con i cannoni (fino a 4 attacchi/round con i fucili di puntamento prima di sparare i cannoni – vedi sotto) oppure un attacco fisico adoperando il mezzo in movimento come un ariete.
4 i danni inflitti dal M50 contro una creatura dipendono dalla sua velocità: ogni 10' (3 metri) di movimento la creatura colpita subisce 1d8 di ferite a causa della massa e della durezza dello scafo, quindi alla massima velocità si possono infliggere 15d8 di ferite con un attacco a segno contro singoli bersagli.

Note e regole speciali: la Piovra di fuoco è stata pesantemente modificata sia dai suoi primi proprietari che da Nataniele e la sua gente. Le modifiche principali consistono in nuovi controlli accorpati nella postazione del pilota, adattati all'uso da parte di un umanoide quadrumane (cioè Nataniele) che può controllare movimento, brandeggio e alzo delle armi e il fuoco delle stesse.
Il propulsore originale è stato sostituito con un motore alimentato a mini pile a fusione che gli danno un'autonomia misurata in anni di utilizzo continuo.

In combattimento l'M50 utilizza i fucili di puntamento per allineare i cannoni sul bersaglio; in pratica, il cannoniere mira attraverso il mirino ottico e spara uno o più colpi con il fucile. Se colpisce il bersaglio, la pallottola tracciante esplode all'impatto in uno sbuffo di fumo bianco visibile a grande distanza; a quel punto può partire il colpo principale (o una salva di colpi) che colpisce il bersaglio con 1-5 su 1d6 (se statico) ovvero 1-4 (se in movimento).

Nuove armi ed equipaggiamenti















Cannone senza rinculo M40A1 da 106mm

Arma          tipo        danno      gittata (norm/max)     Peso     Colpi
106mmRR   normale1   4d122                1800/3600            113 kg      1
.50 M8C      normale    1d123                2450/4900             17 kg      20

1 un colpo ogni 2 round per la ricarica;
2 danno inflitto a tutti i bersagli in un raggio di scoppio di 60', danni doppi contro il bersaglio principale (granata HEAT anticarro esplosiva);
3 solo nel caso in cui il colpo centri una creatura vivente, produce altrimenti uno sbuffo di fumo contro bersagli duri (veicoli, edifici etc.);

nota: il peso riportato è per il solo cannone smontato dall'affusto e senza il fucile di puntamento; montato su affusto terrestre M89 completo di fucile M8C, il cannone pesa 220 kg.

Prodotto negli anni '50 del XX secolo in sostituzione del fallimentare paricalibro M27, il cannone senza rinculo M40 è stato per decenni l'arma anticarro media delle fanterie di mezzo mondo. Acquistato da almeno 30 nazioni e prodotto su licenza da almeno mezza dozzina di paesi, venne via via sostituito nei vari eserciti maggiori dai nuovi Missili Guidati Anti-Carro, eppure ancora nei primi anni del XXI secolo le munizioni venivano prodotte in almeno due paesi e l'arma era in uso o in riserva in molti altri.

Come tutte le armi di questo tipo, l'M40 ha dei seri svantaggi, il principale dei quali è l'enorme retrovampa che ne impedisce l'uso in ambienti chiusi o ristretti e che può infliggere gravi ustioni nel raggio di 25 metri a chiunque si trovi dietro l'arma quando spara.
Il danno è pari a 5d6 nelle immediate vicinanze e diminuisce di 1d6 per ogni 5m di distanza.

Per contro, come tutte le armi d'artiglieria, il cannone senza rinculo è molto versatile, in quanto può sparare diversi tipi di granate; nello specifico, l'M40 può sparare granate HEAT (esplosive anticarro), HEP-T (dirompenti traccianti al plastico) e a freccette antiuomo, anche se nel nostro caso, sono disponibili le sole granate anticarro.
Non è però detto che non si possano procurare (o fabbricare) in futuro anche altri tipi di granate per questo fucile anticarro.

Mitragliatrice media Browning M1919A4 calibro .30

Arma      tipo            danno    gittata (norm/max)    Peso    Colpi
MG .30    automatica     3d8               1600/3200             14,1 kg  250

note: il peso riportato è per la sola arma, il treppiede M2 per l'uso a terra pesa 6,36 kg per un peso complessivo di 20,5 kg con l'arma incavalcata

Arma classica, derivata dalla precedente Browning M1917 raffreddata ad acqua, per l'impiego su veicoli corazzati, aerei e per la fanteria, costruita in grandissimo numero di esemplari durante la Seconda Guerra Mondiale e poi diffusa in tutto mondo negli anni post-bellici; l'arma è lunga poco più di un metro, con canna lunga 24” (61 cm).
Originariamente in calibro .30-06 (allora munizione d'ordinanza negli USA) dopo la guerra è stata anche convertita in calibro 7,62x51mm NATO per l'uso nei Paesi dell'Alleanza prima dell'avvento di armi più nuove ed evolute.
Usa nastri di munizioni da 250 colpi non-disintegranti in tessuto.

Come per altre altri oggetti presentati su queste pagine, i dati riportati sono estrapolati dalla realtà tenendo presenti le condizioni imperanti nel mondo post-apocalittico di Mutant Future il che vuol dire che le prestazioni delle munizioni adoperate sono in genere inferiori alle loro reali possibilità per il fatto che o si tratta di reliquie recuperate e quindi piuttosto degradate oppure di proietti di nuova produzione, realizzati con materiali di fortuna o di qualità inferiore.

Al momento la vecchia Piovra di fuoco ha a disposizione solo le antiche dotazioni rinvenute a suo tempo dal buon Nataniele, che si riducono al momento ad una dozzina di colpi per i cannoni da 106mm e una 50ina di proiettili traccianti calibro .50; per produrre nuove granate e munizioni, occorre un'officina bene attrezzata e personale con cognizioni tecniche che Valle Felice al momento non ha ma che esistono sicuramente tra le comunità più grandi e meglio avviate.
Dato l'incredibile potenziale e versatilità dei cannoni senza rinculo, in breve tempo potrebbero divenire estremamente diffusi e/o ambiti nel mondo di Mutant Futuree c'è sempre la possibilità che comunità bene armate dispongano già di questi ordigni che, ancora all'inizio del XXI secolo, erano praticamente ubiquitari, essendo stati distribuiti o adottati in più di 30 paesi nel mondo e copiati/fabbricati da almeno una dozzina di questi.

Personaggi non giocanti:

Nataniele Fortebracci, l'attuale proprietario della Piovra di Fuoco, è un vero personaggio, un mutante umano dotato di quattro braccia perfettamente funzionali ed è anche ambidestro, il che vuol dire che è in grado di utilizzare tutte le braccia anche contemporaneamente senza nessun problema.

Un pezzo d'uomo, con il suo metro e novanta di altezza, è ancora una figura imponente, anche se l'età comincia a mostrare il suo peso e Nataniele non è più agile come un tempo, in compenso i folti capelli e la barba bianca gli conferiscono un aspetto grave e allo stesso tempo rassicurante... a meno che non siate sul suo lato sbagliato, in tal caso l'aspetto di Nataniele è tutto fuorché amichevole.

Un nativo delle terre barbare del nord, ha tutte le caratteristiche dei montanari: duro, solido, avvezzo ai climi più rigidi; è migrato verso sud in cerca di avventure quando era giovane, acquisendo enormi esperienze e vivendo numerose, grandi avventure e imparando dai suoi errori, tanto da diventare un avventuriero di chiara fama in svariate parti del mondo.

Scomparso improvvisamente dalla circolazione alcuni anni fa, ha trovato finalmente il suo posto in una piccola comunità chiamata Valle Felice dai suoi residenti, un luogo idilliaco e incontaminato, protetto da alte colline di granito dall'azione dei venti e delle sabbie del deserto radioattivo della desolazione.

Può essere un grandissimo alleato per i personaggi che volessero opporsi allo strapotere di Ulthar, il barbaro condottiero che sta marciando con la sua armata di mutanti contro le terre civilizzate della costa orientale, con cui Nataniele ha già avuto a che fare in passato.
Deve però accadere qualcosa di veramente grave per convincerlo ad abbandonare la sua attuale, comoda posizione di sceriffo per rimettersi in gioco ancora una volta in una grande impresa.

Le specifiche di Nataniele Fortebracci sono le seguenti:

n.ro incontrato: 1 (unico nel suo genere)
allineamento: legale
movimento: 120' (40')
classe armatura: 5
dadi vita: 8 (36 p.f.)
attacchi: 2 (corpo a corpo o arma) o 4 (pugni)
danni: 1d4 (pugni) o secondo arma
tiri salvezza: L8
morale: 11
tesoro: vedi testo

mutazioni: arti extra (2 braccia), aspetto bizzarro (pelle grigio-azzurra, quadrumane), resistenza accumulata (freddo), affinità marziale (+4 per colpire, +1d6 al danno)

Nel corso della sua vita di avventure, Nataniele ha accumulato un notevole tesoro in artefatti tecnologici, primo fra tutti il semovente M50 Ontos da lui battezzato Piovra di fuoco; il suo arsenale personale è composto da due asce, un pugnale (prudentemente infilato in uno stivale), un revolver calibro .357 Magnum e un fucile Blaster, occhiali per visione notturna, un binocolo e una armatura di cuoio rinforzato che indossa ogni volta che esce di casa “per lavoro”.