venerdì 17 ottobre 2014

Il futuro dell'appoggio aereo ravvicinato ovvero FALCONE un aereo tattico per Traveller™


Talvolta non c'è bisogno di guardare alle tecnologie più avanzate per ottenere qualcosa che faccia il suo lavoro in modo più che adeguato, specialmente quando si ha necessità di badare al portafogli.
Questo è un concetto molto ben noto anche nelle forze armate/di sicurezza del III Impero, dove non tutti i conflitti necessitano di mostruosi behemoth corazzati gravitazionali o di armamenti spaccapianeti per la loro risoluzione.

Anzi, in un'era dominata di fatto da un'onnipresente Marina Imperiale, è meglio mantenere un profilo basso, specialmente per piccoli... disturbi locali a meno di voler invitare le (in genere indesiderate) attenzioni dei Marines con conseguente fine della festa, come è ben noto a tutti i regimi “autonomi” rappresentati su larga parte dei mondi dell'Imperium.

Il concetto è poi chiaramente presente soprattutto nell'ambito delle miriadi di Compagnie Militari Private che operano con charter imperiale in tutte quelle situazioni di conflitto a basso livello, specialmente nelle aree più retrograde o periferiche, dove a farla da padrone sono spesso banditi e incursori “indipendenti” provenienti da oltre i margini dell'impero, per la cui risoluzione sarebbe esagerato, antieconomico (o politicamente troppo sensibile) un intervento diretto della forza armata Imperiale.

Dovendo operare in genere con budget piuttosto risicati, anche molte Forza di Autodifesa Planetarie – quelle che operano cioè indipendentemente dall'ambito delle FF.AA. imperiali – cercano per le proprie necessità soluzioni più incospicue ma non per questo meno efficaci, anzi!

È così che nell'Imperium operano proficuamente numerose industrie aerospaziali, che forniscono una risposta efficace a tutti quei mondi e quelle organizzazioni private che non dispongono di una base tecnologica così avanzata (o finanze) da potersi permettere l'uso di veicoli gravitazionali.
Non solo: anche le forze imperiali locali spesso adottano questi velivoli, che sono (relativamente) economici da gestire e di facile manutenzione.

Una delle classi più diffuse è così quella dei velivoli turboelica che sono in grado di trasportare un discreto (e vario) carico bellico per una grande varietà di missioni e possono operare su qualunque mondo dotato di atmosfera densa e ossigeno (anche se classificate come inquinate o tossiche) mentre per quei mondi che dispongono di atmosfere dense composte da gas non respirabili, è possibile impiegare una variante hi-tech alimentata a fusione nucleare, soluzione questa che è molto in auge presso le varie forze imperiali e le compagnie mercenarie più affluenti.

Uno dei velivoli di punta è l'ALX-129 Falcone sviluppato dal consorzio terrestre Aerotech (Terra, Sol-3) quasi duecentocinquanta anni fa e tuttora uno dei prodotti di punta dell'azienda, un mezzo dalle linee pulite, maneggevole, duttile, diffuso su moltissimi mondi.
La storia di questo mezzo è avvolta nella leggenda, in quanto pare si tratti di un'evoluzione (qualche storico afferma si tratti invece di una copia spudorata) di un velivolo in uso addirittura nel XX e XXI secolo sulla Terra, era pre-spaziale insomma, prodotto da un'azienda ormai scomparsa da secoli che operava nel quadrante sudamericano al tempo in cui la Terra era un mondo balcanizzato di stati-nazione.
Già allora questo aereo era largamente diffuso presso quelle aeronautiche che necessitavano di un velivolo d'appoggio tattico/attacco leggero per operazioni di controguerriglia in aree dove la disponibilità di infrastrutture sofisticate era pressoché inesistente, in grado di operare in lungo e in largo con un minimo di manutenzione e costi ridotti.
Nella variante da addestramento (compito per il quale era stato realizzato originariamente) venne anche adottato da nazioni/imperi importanti di quello che si chiamava al tempo primo mondo, segno che – benché le origini fossero in un certo senso “umili” - il mezzo era ben progettato ed estremamente efficiente in termini di costi/benefici.

Quando – quasi mille anni dopo – sorse la necessità di produrre per l'immenso mercato rappresentato dalla Frontiera imperiale e dalle numerose compagnie di sicurezza private (leggi: unità mercenarie operanti con licenza imperiale) un mezzo con caratteristiche similari, una volta scartate tutte le ipotesi più hi-tech qualcuno ha riesumato i disegni di questo velivolo che – opportunamente modificati per permetterne la produzione con sistemi moderni – ha permesso di soddisfare una richiesta crescente e generare un solido flusso di profitti per la compagnia.

ALX-129 FALCONE, specifiche tecniche.

Il Falcone si presenta come uno slanciato monoplano ad ala bassa, dal muso prominente che alloggia un propulsore turboelica alimentato ad idrogeno o idrocarburi raffinati, in grado di digerire con minime modifiche una grande varietà di combustibili.
Come tutti i motori a combustione interna, necessita di un'atmosfera respirabile (cioè con presenza di ossigeno) per il suo funzionamento anche se, a partire dall'anno 983, è stata introdotta una variante alimentata a celle a fusione plus che garantiscono un'autonomia pressoché illimitata in ogni tipo di atmosfera.

Progettato inizialmente per fornire caratteristiche di volo simili a quelle di un reattore, il Falcone ha una singola leva di controllo che governa sia la manetta del motore che il passo dell'elica, seggiolini eiettabili e un abitacolo con posti in tandem scalati per pilota e co-pilota/operatore armi.
Nella versione definitiva (leggi: da combattimento) l'aereo è un monoposto con tettuccio a bolla per una visione a 360°.

Il velivolo è dotato di quattro punti d'attacco subalari ed uno sotto la fusoliera per il trasporto di carichi di lancio e di caduta ovvero per il montaggio di gondole per armi e/o sensori, mentre i due punti di attacco interni sono bagnati in grado cioè di accogliere due serbatoi ausiliari sganciabili impiegati ovviamente nelle sole versioni con propulsore convenzionale.

Trattandosi di un velivolo leggero d'attacco, l'abitacolo è protetto da una blindatura in materiali compositi avanzati, in grado di reggere il fuoco delle armi leggere e le schegge di granate/missili e di serbatoi autostagnanti con sistema automatico di soppressione degli incendi.
Il pilota è altresì dotato di tecnologia di controllo/visione notturna integrata nel casco con capacità guarda e spara, il tutto asservito ad un sistema di controllo digitale.

Per quanto riguarda il sistema d'arma del Falcone, questo è composto da una varietà vastissima di armamenti fissi ovvero di armi aviolanciabili, comprese bombe, razzi, missili, cannoni e mitragliatrici di vario genere e natura; la capacità massima di ciascun punto d'attacco è di circa 250 kg (500 per quello ventrale) per un carico bellico massimo di 1500 kg totali.
Questa varietà rende il Falcone non certo il velivolo tattico più pesantemente armato ma sicuramente il più versatile e il software di gestione integrato permette di passare da un'arma all'altra senza modifiche, purché gli armamenti rientrino nei parametri normalmente definiti dall'autorità imperiale.

È così che sul Falcone possono trovare posto armamenti che variano dal Livello Tecnologico 6 al 12 ivi compresi cannoni/mitragliatrici Gauss, cannoni leggeri al plasma, missili tattici e lanciarazzi, oltre a cannoni automatici/mitragliatrici convenzionali e bombe in ferro (o guidate) a caduta libera, anche se l'armamento a energia (gauss, laser e plasma) è più comune sulle versioni nucleari, con le gondole armi dotate di appositi banchi di accumulatori che traggono energia dalla cella a fusione.

Per quanto riguarda caratteristiche e prestazioni il Falcone è mosso da un'elica pentapala alimentata da un propulsore da 1200 kW di potenza (1600 nella versione a fusione); i dati salienti sono i seguenti:

Velocità massima: 600 km/h;
velocità di crociera: 500 km/h;
velocità di crociera economica: 360 km/h;
rateo di salita iniziale: 720 m/min1;
tangenza operativa: 10.500 metri1;
autonomia di trasferimento (con due serbatoi subalari): 5500 km;
tipico raggio d'azione (combustibile interno): 2000 km;
autonomia di volo: 5 ore circa2

Peso a vuoto: 1500 kg;
Massimo al decollo: 3500 kg;
Massimo carico bellico: 1500 kg su 4 punti d'attacco subalari (capacità 250 kg/cad) e 1 ventrale (500kg)3

1 prestazioni in atmosfera di tipo terrestre a 1G di pressione/gravità;
2 solo per versione turboelica a combustione interna, la versione con propulsore a fusione può volare ininterrottamente per 12h in crociera economica, 8h alla velocità di crociera e 4h alla massima velocità prima di necessitare di un periodo di 2 ore di riposo per non stressare troppo le componenti meccaniche dell'apparato propulsore;
3 il punto d'attacco sotto la fusoliera può alloggiare una singola bomba da 500 kg ovvero una gondola per cannone binato a tiro rapido da 30mm ovvero gauss o al plasma; tutti i punti d'attacco subalari possono montare coppie di missili tattici leggeri/medi o un singolo missile pesante, i piloni esterni possono alloggiare una coppia di missili leggeri a/a per autodifesa.

Note dell'autore: dopo tanto, forse troppo, tempo che non dedicavo un post al gioco di Marc Miller, eccomi di ritorno con un articolo che spero ardentemente sia utile per espandere l'universo del Terzo Impero di Traveller; nei prossimi post – visto che lo spazio è tiranno – esamineremo più da vicino le varie possibilità/combinazioni utilizzabili con questo (e altri, volendo) “nuovo” mezzo.

Come i più informati avranno notato, l'aereo in questione esiste già oggi, anche se le sue performance sono state lievemente... ritoccate in modo da renderlo più futuribile.
Si tratta del brasiliano Embraer A-29 Tucano (o Super Tucano), secondo me uno dei velivoli turboelica più toghi mai prodotti e a quanto pare non sono l'unico a pensarlo, visto che l'hanno acquistato (e usato) o hanno in previsione di acquistarlo cani e porci, anche la stessa USAF che in origine lo rigettò quando partecipò alla gara per un nuovo assaltatore tattico leggero, salvo poi ricredersi dopo averne esaminato la brillante carriera operativa, specie con la Fuerza Aerea Colombiana...

Alla prossima, restate sintonizzati e come sempre buon divertimento!