lunedì 30 settembre 2019

Un nuovo 'mech per Battletech: il MZN-3R "Kishin"

Solaris VII è forse il mondo più noto in tutta la Sfera Interna, conosciuto come "il pianeta dei Giochi", non c'è abitante dello spazio conosciuto che non abbia visto, almeno una volta nella vita, uno degli spettacolari duelli che si tengono con scadenza pressoché quotidiana in una delle numerose arene presenti su quel pianeta.

Quel che è meno noto, è come Solaris ospiti una delle maggiori e più comprensive comunità di ricerca e sviluppo, perennemente in competizione tra loro ed i cui sforzi vengono poi prodotti e testati dalle varie scuderie, proprio in quelle arene durante quei duelli avidamente visti in ogni angolo della Galassia da milioni di persone.

Una di queste scuderie è la Nagai Majin Team, una promettente squadra di gladiatori, che si sta facendo un nome per le sue tattiche innovative e per il look decisamente non convenzionale dei suoi 'mech, denominati Chōgōkin Damashii (Anima di Superlega) dal loro chassis pubblicizzato come "indistruttibile".

In effetti i prodotti della Nagai sono tra i più robusti presenti sul mercato e la capacità dei loro 'mech di assorbire danni è a dir poco leggendaria.

Il loro ultimo Battlemech, il Kishin, è divenuto rapidamente un favorito del pubblico e sta dando più di un grattacapo ai capi delle scuderie avversarie (e dei loro patroni) a causa dei suoi sistemi estremamente avanzati, che, se introdotti in macchine di serie, potrebbero imprimere un nuovo passo alle operazioni militari della Sfera Interna.



Come stanno in realtà le cose.

Come per gran parte delle scuderie presenti su Solaris VII, anche il Team Nagai ha in realtà uno sponsor e che sponsor!
Niente meno che il Bureau Kawamori-Okawara, uno dei massimi istituti di ricerca e progettazione di Battlemech della Sfera Interna, anche se non dei più noti, al di fuori dei circoli dei soli addetti.

Basati sulla vecchia Terra e da sempre indipendenti, gli "Okawamori" hanno lavorato nel corso degli anni per quasi tutte le Grandi Casate della Sfera Interna, anche se la loro preferenza è notoriamente per i Kurita; infatti la Nagai ha forti legami con l'Unione di Draco: la sua sede su Solaris City è nel settore Kurita della città, così come le sue officine e le rimesse.

Come gran parte delle scuderie "indipendenti", la Nagai assolda Mechwarrior mercenari ma è risaputo che predilige, se possibile, quelli provenienti dal territorio Kurita.

In pratica il Bureau fornisce i suoi prototipi alla Nagai e questa li testa "dal vivo" nell'arena, spesso e volentieri contro prototipi della concorrenza.
Il loro ultimo capolavoro è lo MZN-3R, soprannominato Kishin dallo stesso Nagai, in quanto - secondo lui - può dare al suo pilota le capacità di un dio o di un demonio.

Il Kishin: specifiche tecniche e capacità

come per la stragrande maggioranza delle macchine realizzate dal Bureau Okawamori, lo MZN-3R è una macchina da combattimento massiccia eppure agile, sulla classe 60 tonnellate, in grado di saltare per una buona distanza e con un armamento in grado di coprire tutte le distanze, anche se la sua maggiore potenza di fuoco si sviluppa sulle medie-lunghe gittate.

La sua agilità, per una macchina di tale massa, è notevole: in corsa può facilmente superare i 60 km/h, grazie al reattore superleggero installato, mentre la struttura sopporta anche gli stress più gravosi grazie all'innovativo telaio in endoacciaio.

La protezione del Kishin è a dir poco superba, anche questa frutto di una novità: la corazzatura ferro-fibrosa, che fornisce lo stesso livello di protezione di una corazza laminata convenzionale ma con un peso decisamente inferiore.

È questa capacità di incassare colpi - anche di notevole potenza - per poi restituire il colpo con gli interessi che fa del Kishin il dio-demone dell'arena.

Dal punto di vista offensivo, come abbiamo accennato, lo MZN-3R è armato con armi missilistiche e ad energia.
Grazie ad un innovativo sistema di alimentazione, i due lanciamissili a media gittata (cortesia dell'Unione di Draco, che li ha realizzati e li sta introducendo anche nella DCMS) sono stati installati nelle braccia del 'mech, all'altezza dell'articolazione, da dove vengono lanciati una volta che gli avambracci si sollevano grazie a due sofisticati giunti cardanici, esponendo le bocche dei tubi di lancio.

L'arma decisiva del Kishin si trova invece installata nel torace della macchina: si tratta di due cannoni a particelle, montati sul lato destro e sinistro del petto, dietro alle due distintive piastre pettorali del 'mech, che altro non sono se non irradiatori permeabili al fascio di particelle emesse dal cannone.

Ma la caratteristica che più manda in visibilio il pubblico di Solaris è l'innovativo inceneritore che sfoga dalla griglia facciale del 'mech, facendolo somigliare ad un drago (o un demone!) che soffia fuoco!
Il valore tattico di quest'arma - altrimenti assolutamente convenzionale - è limitato ma dal punto di vista scenografico è un successo assoluto, specialmente quando viene impiegato per dare il colpo di grazia all'avversario!

Certo, la combinazione di reattore sperimentale ed armi ad energia (per non parlare dei razzi multipli) genera parecchio calore ma anche in questo il Kishin è pionieristico, in quanto per il suo raffreddamento impiega una batteria dei nuovissimi - ed ancora top secret - scambiatori di calore a doppia efficienza, che se è vero che sono parecchio ingombranti, dall'altro raddoppiano la capacità di raffreddamento della macchina.

Anche così, però, il pilota dev'essere un saggio amministratore, perché è facile, nel calore di un combattimento, perdere di vista la lancetta della temperatura e cuocere il 'mech, specialmente quando si adoperano in coppia i due cannoni a particelle!

Piloti ed azioni notevoli

Trattandosi di una macchina sperimentale e di un banco di prova per tecnologie sviluppate (o riscoperte) ex-novo, lo MZN-3R non ha una grande storia di cui parlare; finora ha combattuto solo nelle arene di Solaris VII, non è mai stato dispiegato in combattimento in altri teatri e non ha mai affrontato un campo di battaglia "reale", anche perché è un esemplare tuttora unico e con quello che costa sarebbe da pazzi rischiarlo in una scaramuccia.

Possiamo invece parlare del suo attuale (e finora unico) pilota, il Mechwarrior chiamato Ryo Kabuto.
Nessuno sa da dove venga, anche se viste le sue caratteristiche etniche ed il nome, c'è poco dubbio che possa trattarsi di un cittadino Liao o Kurita - cosa ritenuta pressoché sicura dai suoi colleghi, anche perché difficilmente il Team Nagai darebbe una delle sue macchine di punta in mano ad uno straniero.

Che sia un veterano, nonostante l'età, è fuor di dubbio, così come è certo che - in battaglia - diventa un vero demonio, non disdegnando affatto il corpo a corpo, pur disponendo di un arsenale notevole per il combattimento a distanza.

In effetti, quando sale a bordo del Kishin, la macchina reagisce con una fluidità di movimento difficilmente riscontrata in mano ad altri operatori/collaudatori.
Per questa stessa ragione, le autorità dell'Unione di Draco sono riluttanti nel considerare lo MZN-3R una macchina di prossima adozione per i reggimenti della DCMS: non si riesce ancora a capire se le eccellenti prestazioni del 'mech siano dovute alle sue caratteristiche tecniche o piuttosto alle capacità del pilota.

Considerazioni finali

Grazie alle sue eccezionali caratteristiche tecniche, il Kishin è visto non tanto come un prototipo per una produzione seriale, quanto come un banco di prova per testare la fattibilità e l'affidabilità delle tecnologie introdotte con questa macchina.
Se il costo di questi nuovi componenti dovesse scendere col tempo, si potrebbe in effetti considerare la produzione di un lotto di pre-serie per la sperimentazione sul campo, in condizioni operative.

È anche vero che il Bureau Kawamori-Okawara è composto da gente che ha ben presente che la ricerca pura è bella ma che senza profitti non si va da nessuna parte e voci ben informate affermano che stiano già lavorando su una versione budget dello MZN-3R (praticamente un 'mech realizzato con componenti più convenzionali e/o lievemente depotenziato) adatta alla produzione in serie.

Se, come e quando ci riusciranno, è tutto da vedere ma non è detto che ulteriori, nuovi sviluppi non possano presto portare a qualche innovazione decisiva.

Note dell'autore

Tanto per rompere la monotonia, nella sempre beata speranza di riuscire un giorno a mettere insieme i pezzi e completare la campagna marinara che ho iniziato da quasi due anni per Mutant Future™ e per non lasciare orfana per troppo tempo questa pagina, ho pensato bene di introdurre un "nuovo" battlemech con la consueta modalità di prendere un modello - tratto da qualche anime più o meno noto - e convertirlo per Battletech™, nello specifico (immagino lo abbiano riconosciuto anche i sassi), il primo e più famoso super-robot della storia: Mazinger Z.

La scelta non è casuale, ma dettata dalla visione, in tempi recentissimi e della serie storica (quella del '74) e del più recente reboot del 2009, mentre il modello vero e proprio è quello proposto dal recentissimo (2017) lungometraggio Infinity, che ha molto più l'aspetto di un robot alla Okawara (il celebre mecha-design di Gundam) che non dell'originale nagaiano.

Spero che il risultato vi piaccia e che potrete sfruttarlo nelle vostre partite, anche quelle fuori dall'arena.

La tecnologia con la quale è stato costruito è ancora una volta quella dell'Era 3025 ovviamente delle edizioni avanzate del gioco, altrimenti non sarebbe stato possibile infilare tutta 'sta roba in un 'mech simile realizzato con le regole-base di Battletech ma dopotutto si tratta, per l'appunto, di un prototipo avanzato, sicché...

Come sempre, in calce al post, troverete i link per scaricare le schede tecniche del 'mech.

ENJOY!

MZN-3R Tech Sheet
MZN-3R Record Sheet