giovedì 30 maggio 2013

Nuovi equipaggiamenti per Mutant Future™: le armi a percussione

Continuiamo la carrellata sulle armi e gli equipaggiamenti disponibili nel nuovo mondo post-apocalittico di Mutant Futureesaminando lo step successivo all'ultimo post sull'argomento: le armi a percussione.

Storicamente, questo metodo di accensione fa da precursore alla moderna arma a cartucce metalliche a retrocarica e da trait d'union con le armi a pietra focaia, che abbiamo esaminato nell'ultimo post.
La scoperta dei fulminati (il più comune dei quali è storicamente il fulminato di mercurio) permette di realizzare infatti un nuovo tipo di acciarino – facilmente intercambiabile con quello a pietra focaia fin qui utilizzato – basato sulla percussione di una capsula (generalmente di rame) riempita con una di queste sostanze detonanti.

Il cane assume la forma di un martello in miniatura che picchiando contro la capsula – inserita su una base tubolare cava chiamata luminello – provoca lo scoppio del fulminato; la fiammata che ne deriva viene convogliata attraverso il luminello alla culatta dell'arma, contenente la carica di lancio, che viene così accesa scagliando il proiettile fuori dalla canna.

Come dicevo più sopra, questo nuovo sistema di accensione, oltre ad essere più certo nel funzionamento e sicuro nell'utilizzo rispetto all'innesco con polvere sciolta e scintille, ha l'altro, innegabile vantaggio di poter essere applicato anche alle armi di vecchia fabbricazione senza particolari modifiche: semplicemente si sostituisce la cartella dell'acciarino a pietra focaia con una dotata di cane a percussione e luminello/porta capsula e il gioco è fatto.

In termini di gioco, questo vuol dire che in un qualsiasi momento, i personaggi possono avvalersi della nuova tecnologia non appena questa si diffonde, semplicemente affidando le loro armi ad un artigiano che le converta al nuovo sistema.

Tornando a bomba, nel mondo post-apocalittico di Mutant Future™ così come la riscoperta delle armi da fuoco a pietra focaia è dovuta a gruppi di praticanti del tiro sportivo con armi antiche e agli appassionati di rievocazioni storiche, la produzione di armi a percussione, o meglio, delle capsule che le rendono possibili si deve ad alcune piccole ditte pre-apocalisse, diffuse su tutto il territorio e lontane dai principali centri manifatturieri e dalle maggiori installazioni industriali-militari, che sono sopravvissute pressoché intatte alla catastrofe.

Queste piccole aziende, specializzate nella produzione di munizioni ad uso sportivo e/o nella ricarica delle stesse, avevano tutte le attrezzature a disposizione per riavviare la produzione, una volta passata la buriana; quel che mancava erano in effetti le materie prime per produrre nuove cartucce. Ci sono voluti anni, a volte decenni, durante i quali le conoscenze si sono tramandate di padre in figlio, prima che qualcuno ricominciasse a mettere su un'industria chimica di un qualche tipo, per quanto artigianale.
Le famigerate capsule a percussione al cui interno è ben
visibile il composto detonante
Una volta ripresa la produzione dei fulminati, essenziali per qualsiasi tipo di munizione moderna, questi laboratori hanno ripreso a funzionare, utilizzando le antiche macchine – ancora funzionanti in quanto ad azionamento manuale – per produrre cartucce a polvere nera (siamo ancora abbastanza lontani dalla fabbricazione ex novo di moderni propellenti a base nitrocellulosa) ovvero le capsule detonanti fabbricate non più in rame (troppo raro e prezioso oggidì) bensì in lamierino metallico, utilizzando leghe leggere prodotte con materiale di recupero e resine gommose di origine essenzialmente vegetale per legare il composto fulminante alla capsula.

Gli artigiani delle zone a ridosso di queste piccole fabbriche hanno così cominciato a fabbricare acciarini a percussione per le loro spingarde ed in breve tempo le comunità più avanzate hanno avuto a disposizione un surplus di produzione da avviare allo scambio e al commercio con altri insediamenti e comunità sparse per la desolazione.

È poi possibile (anzi, probabile) che queste comunità dispongano di ben altri ordigni ben più moderni, con i quali salvaguardare le loro preziosissime industrie dai malintenzionati, facendo uso di munizioni ricaricate nelle fabbriche stesse, adoperando i bossoli metallici moderni riempiti di polvere nera (o di polvere infume recuperata negli antichi depositi e/o magazzini) e caricati con pallottole in lega a base di piombo o altro metallo di recupero al posto dei moderni proiettili camiciati.
Le armi a più canne continuano ad essere piuttosto diffuse anche dopo
l'introduzione dell'acciarino a percussione, come si può vedere.
Ovviamente, i tempi di ricarica vanno moltiplicati per il numero delle canne.

Questo rende qualunque tentativo di volersi impadronire delle officine da parte di avventati signorotti della guerra – che abbondano nella desolazione – un proposito piuttosto costoso in termini di risorse materiali e vite umane, un prezzo che – al momento – nessuno si sente (ancora) in grado di poter pagare e che ha finora assicurato l'indipendenza e l'autonomia delle comunità che godono della presenza di questi stabilimenti sul loro territorio.

Venendo alle statistiche di gioco per Mutant Future™ le armi di recente fabbricazione (o le innumerevoli repliche disponibili prima dell'olocausto) che adottano l'accensione a percussione si distinguono essenzialmente per il calibro ridotto, rispetto alle precedenti a pietra focaia, e per le maggiori velocità alla volata, dovute sia al minor peso del proietto più piccolo, sia alla migliore combustione della carica di lancio.

Le armi eventualmente convertite hanno prestazioni pressoché identiche a quelle originali ma i tempi di ricarica sono notevolmente ridotti grazie all'introduzione di cartucce di carta oliata/combustibile contenenti la polvere e la palla che vanno semplicemente aperte da un lato e inserite nella bocca dell'arma, dopodiché si infila una capsula sul luminello e il gioco è fatto: l'arma è pronta al tiro.
In termini di gioco questo vuol dire che il tempo di ricarica è ridotto di 1 round (con un minimo di 1 round per arma/canna) rispetto al solito.

Le statistiche delle nuove armi a percussione sono invece le seguenti:

Arma         Danno   Cadenza di Tiro1    Gittata (Nor./Max.)      Peso   Colpi
Moschetto     3d8             normale                         600/2400              4,1 kg     1

l'esemplare mostrato è un moschetto a percussione Springfield M1855, progenitore di tutta una famiglia di armi, calibro .58 (15mm) con canna da 40 pollici (1,0 m) lungo circa 1,4 metri; arma ad avancarica a canna rigata come un fucile ma di grosso calibro, può adoperare una pallottola in piombo oppure un proiettile ogivale di tipo-Minié che incrementa la gittata a 900/3000 e il danno a 5d4 per indicare la maggiore precisione e letalità della combinazione arma/munizione.


Arma      Danno    Cadenza di Tiro1    Gittata (Nor./Max.)       Peso    Colpi
Pistola      2d8              normale                      30/150                  1,0 kg      1

l'esemplare mostrato è una pistola “Kentucky” calibro .45 con canna da 10 pollici (25 cm), piuttosto tipica delle repliche pre-catastrofe a percussione che sono state prese a modello per le recenti produzioni nella Desolazione. La canna è ad anima liscia e spara pallottole sferiche in piombo, da qui la gittata tutt'altro che eccezionale.

1 colpo singolo, per la ricarica occorrono 2 round per le armi lunghe a canna liscia – come i moschetti, 3 per quelle a canna rigata a meno che non si faccia uso di palle Minié che essendo sottocalibrate non hanno bisogno di essere spinte a forza con la bacchetta calcatoio; per le armi corte (pistole) basta 1 round per la ricarica.
Ovviamente questi tempi prevedono l'impiego di munizioni pronte all'uso, sotto forma di cartucce di stoffa/carta combustibile contenenti la dose già misurata di polvere e la palla.
In caso di munizionamento sciolto (cioè polvere & palla stivate separatamente) i tempi di ricarica raddoppiano.

In questa nuova discussione sull'arsenale disponibile per gli abitanti delle lande post-apocalittiche, manca una tipologia di arma a percussione, forse la più famosa in assoluto e la più amata specie a sud e a ovest del confine, per così dire, che ritengo meriti una discussione più approfondita in separata sede, per il momento divertitevi con le idee fornite in questo articolo.

Per quanto riguarda i prezzi e la reperibilità delle armi qui presentate, considerare che di fatto non ci sono grandi variazioni rispetto alle armi a pietra focaia, al massimo un +10% rispetto ai prezzi di queste ultime. Sono però più difficili da reperire, in quanto vengono commercializzate pressoché esclusivamente presso quelle comunità che insistono sul territorio circostante l'officina o la fabbrica di munizioni; per contro, non è difficile trovare un armaiolo – sempre che conosca il meccanismo a percussione – per modificare un'arma preesistente convertendola a percussione.
Proiettili tipo Minie - ogive in piombo cave alla base che si
espandono allo sparo "afferrando" la rigatura della canna


Il costo, in questo caso, può essere quantificato in un 20% del prezzo di acquisto dell'arma originaria (in pratica da una dozzina a una ventina di monete d'oro), mentre un altro paio di maniche è procurarsi le famigerate capsule a percussione, che, quando si trovano, costano in genere 10 mo per 100 capsule... ancora una volta, per amore della semplicità, faremo di tutta un'erba un fascio evitando di impelagarci nelle varie tipologie di capsule, stabilendo a priori che tutte le nostre armi a percussione utilizzano una sola tipologia di capsula.

Per quanto riguarda invece i moschetti rigati e le pallottole Minié, queste ultime sono disponibili in lotti di 50 pezzi al costo medio di 15 ma a scatola (non ci vuole molto a fondere delle palle da fucile quando si hanno gli stampi, rispetto a quel che ci vuole per produrre una capsula).

Nessun commento:

Posta un commento