domenica 14 aprile 2013

Una notte al museo (scenario generico per GdR Post-apocalittici)

Questo è un breve scenario che si può giocare come evento a sé stante o come incontro nell'ambito di un'avventura più lunga e complessa.
È stato (ovviamente) scritto per giochi post-apocalittici ambientati idealmente nei milieu della Lunga Notte o del Nuovo Mondo, intendendo così mettere di fronte i personaggi giocanti ad un piccolo campionario delle “meraviglie” degli Antichi.

Antefatto: per una serie di circostanze, i personaggi si trovano a dover fuggire di fronte ad una minaccia troppo numerosa per poter essere affrontata a viso aperto, al calar delle tenebre.
Sotto l'incombere degli aggressori (possibilmente creature semi-intelligenti o animali tout court), i nostri eroi si rifugiano sulla cima di una bassa collinetta circondata da antichi ruderi, per usare a proprio vantaggio una posizione difensiva circoscritta ed elevata.

All'improvviso, uno dei membri della compagnia sprofonda in una buca nel terreno coperta da erba e viticci, sotto la quale si apre una vera e propria caverna...

Quella in cui è caduto il malcapitato non è una caverna ma un grande ambiente fabbricato da mani umane da cui si dipartono numerose gallerie che collegano fra loro altrettanti vani similari; tutti gli ambienti sono assai vetusti ed in stato di evidente abbandono ed in più punti le strutture sono dissestate e rischio di crolli (i personaggi dovrebbero intuire che l'uso di armi pesanti e/o esplosivi non è solo sconsiderato, ma un plateale invito al suicidio collettivo).

Lungo le gallerie, per lo più appese alle pareti ma talvolta rovinate incerimoniosamente al suolo, vi sono numerose immagini di ogni tipo e dimensione, raffiguranti paesaggi, oggetti, persone e animali (umani-base e animali comuni, niente creature mutanti), mentre all'interno dei vari ambienti vi sono numerose teche e vetrine, molte delle quali incrinate e/o in frantumi, contenenti oggetti diversissimi per forma, materiali e funzioni, alcuni dei quali realizzati o decorati con metalli e pietre preziose, così come numerose rappresentazioni di umani e animali – alcuni mostruosi – di tutte le dimensioni, giacciono abbandonate qua e là.

Alcune sale tra le più grandi riservano una sorpresa per gli esploratori: uomini rivestiti di ferro a cavallo di destrieri rivestiti anch'essi di ferro e altri materiali al centro della sala, perfettamente immobili, come in attesa.

Nota: Ovviamente stiamo parlando di quadri, statue e sculture, vasi, oggetti d'uso quotidiano, coppe e piatti antichi e via discorrendo, mentre le sale maggiori sono un'esposizione di armi ed armature antiche.

Quello che sicuramente attira di più l'attenzione dei personaggi però è quello che c'è nelle grandi vetrine o appeso alle pareti o esposto sulle basse vetrinette in giro per le varie sale: un campionario di armi che va dall'età del bronzo al XX secolo: ogni tipo di arma bianca e da fuoco è in mostra, tutte – incredibilmente – in buone condizioni di conservazione.

Nota: A meno che i personaggi non abbiano dimestichezza con le armi moderne e/o contemporanee, avranno qualche prevedibile difficoltà nel maneggiare/comprendere l'uso degli esemplari più “evoluti”, tanto più che solo poche di queste armi dispongono di munizioni e per la maggior parte sono del tipo disattivato (prive cioè di polvere ed innesco), mentre buona parte degli esemplari più... recenti di armi da mischia sono in condizioni perfettamente fruibili, così come lo sono le varie armi da tiro e lancio, con il vantaggio aggiunto di essere dotate di un congruo quantitativo di frecce e quadrelle.

Ben presto i personaggi si renderanno conto di non essere soli all'interno dell'antico edificio: la sensazione che qualcosa si muova cautamente nell'ombra ed osservi ogni loro movimento è molto forte.
Non appena si presenta un'opportunità propizia, come, p.es., se i personaggi si dividono ed uno di loro resta da solo, la creatura/e attacca/no.

Nota: a questo scopo scegliete dal vostro Bestiario, il tipo di creatura che intendete usare contro i vostri giocatori, tenendo presente che dovrebbe trattarsi comunque di creature che prediligono habitat sotterranei e/o con abitudini di caccia notturne.

I personaggi possono continuare ad esplorare il sotterraneo oppure asserragliarsi a difesa contro gli inquilini dell'edificio, il tutto fino al mattino seguente; con il sorgere del sole, infatti, diversi punti-luce vengono rivelati, segno che vi sono una o più uscite dal labirinto (una di queste sbuca nella vallata a ridosso della collina, protetta alla vista da un intrico di vegetazione), dopodiché i nostri baldi eroi potranno uscire dall'edificio e riprendere il cammino.

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Nel caso in cui qualcuno non ci fosse ancora arrivato, la costruzione sotterranea non è che un antico museo che, a seguito del cataclisma, è finito sottoterra e lì è rimasto indisturbato e pressoché intatto, per decenni (o secoli!) con tutte le sue collezioni al riparo dalle ingiurie del tempo e del clima; in tempi molto più recenti, un nuovo smottamento del terreno ha fatto franare parte della copertura di terra e detriti – provocando nel contempo anche vari danni strutturali – che hanno permesso a varie creature di penetrare all'interno per farvi la propria tana.

L'edificio è una vera e propria miniera d'oro di artefatti, che spaziano potenzialmente dalla preistoria all'età contemporanea (la nostra, per capirci, più magari qualche oggetto pre-apocalisse futuribile), molti dei quali, come abbiamo detto, ancora utilizzabili, se non altro come esemplari che uno studioso con l'aiuto di un paio di bravi artigiani, potrebbe analizzare e riprodurre in un prossimo futuro, senza contare che molti oggetti hanno ancora oggi un uso immediato (come il vasellame e altri oggetti d'uso comune) e potrebbero benissimo essere scambiati/barattati sul libero mercato in città e villaggi, per non parlare di gioielli e monili che hanno un valore intrinseco non indifferente in quanto realizzati in oro, argento, avorio e pietre preziose.

Potete sbizzarrirvi liberamente nel riempire il vostro museo con tutti gli oggetti che riterrete più opportuni, prendendo libero spunto dai musei di arte, piuttosto che da quelli di scienze naturali e/o della tecnica, ovvero da uno dei tanti musei di armi, grandi e piccoli, sparsi per il mondo, magari proprio a due passi da casa vostra.

Nella mia personale versione, per esempio, c'era anche una sala dedicata ai veicoli, terrestri ed aerei, civili e militari, tutti per ovvie ragioni di dimensioni medio-piccole e per lo più non funzionanti (non fosse altro perché in giro non c'è un solo goccio di benzina o altro carburante), con al centro dell'esposizione un esemplare di armatura potenziata completa di armamenti (inerti/disattivati) che con le giuste cognizioni ed un po' di fortuna avrebbe anche potuto essere rimessa in linea...

Come potete facilmente intuire, le possibilità che un museo discretamente conservato riserva per una qualunque società che cerchi di risalire la china per ricostruire una parvenza di civiltà sono enormi, specie se ha la disponibilità di saggi e studiosi che possano mettersi ad analizzare e studiare i manufatti per determinarne usi e funzionalità, con la possibilità di poterne riprodurre almeno alcuni dei meno complessi/sofisticati.

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