Questo è un breve scenario che si può
giocare come evento a sé stante o come incontro nell'ambito di
un'avventura più lunga e complessa.
È stato (ovviamente) scritto per
giochi post-apocalittici ambientati idealmente nei milieu della
Lunga Notte o
del Nuovo Mondo,
intendendo così mettere di fronte i personaggi giocanti ad un
piccolo campionario delle “meraviglie” degli Antichi.
Antefatto:
per
una serie di circostanze, i personaggi si trovano a dover fuggire di
fronte ad una minaccia troppo numerosa per poter essere affrontata a
viso aperto, al calar delle tenebre.
Sotto
l'incombere degli aggressori (possibilmente creature
semi-intelligenti
o animali tout
court), i nostri eroi si rifugiano sulla cima di una bassa collinetta
circondata da antichi ruderi, per usare a proprio vantaggio una
posizione difensiva circoscritta ed elevata.
All'improvviso, uno dei membri della compagnia sprofonda in una buca
nel terreno coperta da erba e viticci, sotto la quale si apre una
vera e propria caverna...
Quella
in cui è caduto il malcapitato non
è
una caverna ma un grande ambiente fabbricato da mani umane da cui si
dipartono numerose gallerie
che
collegano fra loro altrettanti vani similari; tutti gli ambienti sono
assai vetusti ed in stato di evidente abbandono ed in più punti le
strutture sono dissestate e rischio di crolli (i personaggi
dovrebbero intuire che l'uso di armi
pesanti e/o
esplosivi non
è solo sconsiderato, ma un plateale invito al suicidio collettivo).
Lungo le gallerie, per lo più appese alle pareti ma talvolta
rovinate incerimoniosamente al suolo, vi sono numerose immagini di
ogni tipo e dimensione, raffiguranti paesaggi, oggetti, persone e
animali (umani-base e animali comuni, niente creature mutanti),
mentre all'interno dei vari ambienti vi sono numerose teche e
vetrine, molte delle quali incrinate e/o in frantumi, contenenti
oggetti diversissimi per forma, materiali e funzioni, alcuni dei
quali realizzati o decorati con metalli e pietre preziose, così come
numerose rappresentazioni di umani e animali – alcuni mostruosi –
di tutte le dimensioni, giacciono abbandonate qua e là.
Alcune sale tra le più grandi riservano una sorpresa per gli
esploratori: uomini rivestiti di ferro a cavallo di destrieri
rivestiti anch'essi di ferro e altri materiali al centro della sala,
perfettamente immobili, come in attesa.
Nota:
Ovviamente stiamo
parlando di quadri, statue e sculture, vasi, oggetti d'uso
quotidiano, coppe e piatti antichi e via discorrendo, mentre le sale
maggiori sono un'esposizione di armi ed armature antiche.
Quello che sicuramente attira di più l'attenzione dei personaggi
però è quello che c'è nelle grandi vetrine o appeso alle pareti o
esposto sulle basse vetrinette in giro per le varie sale: un
campionario di armi che va dall'età del bronzo al XX secolo: ogni
tipo di arma bianca e da fuoco è in mostra, tutte –
incredibilmente – in buone condizioni di conservazione.
Nota: A
meno che i personaggi non abbiano dimestichezza con le armi moderne
e/o contemporanee, avranno qualche prevedibile difficoltà nel
maneggiare/comprendere l'uso degli esemplari più “evoluti”,
tanto più che solo poche di queste armi dispongono di munizioni e
per la maggior parte sono del tipo disattivato (prive cioè di
polvere ed innesco), mentre buona parte degli esemplari più...
recenti di armi da mischia sono in condizioni perfettamente fruibili,
così come lo sono le varie armi da tiro e lancio, con il vantaggio
aggiunto di essere dotate di un congruo quantitativo di frecce e
quadrelle.
Ben
presto i personaggi si renderanno conto di non
essere
soli all'interno
dell'antico edificio: la sensazione che qualcosa si muova cautamente
nell'ombra ed osservi ogni loro movimento è molto forte.
Non appena si presenta un'opportunità propizia, come, p.es., se i
personaggi si dividono ed uno di loro resta da solo, la creatura/e
attacca/no.
Nota:
a questo scopo
scegliete dal vostro Bestiario, il tipo di creatura che intendete
usare contro i vostri giocatori, tenendo presente che dovrebbe
trattarsi comunque di creature che prediligono habitat sotterranei
e/o con abitudini di caccia notturne.
I
personaggi possono continuare ad esplorare il sotterraneo oppure
asserragliarsi a difesa contro gli inquilini
dell'edificio,
il tutto fino al mattino seguente; con il sorgere del sole, infatti,
diversi punti-luce vengono rivelati, segno che vi sono una o più
uscite dal labirinto (una di queste sbuca nella vallata a ridosso
della collina, protetta alla vista da un intrico di vegetazione),
dopodiché i nostri baldi eroi potranno uscire dall'edificio e
riprendere il cammino.
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Nel caso in cui qualcuno non ci fosse ancora arrivato,
la costruzione sotterranea non è che un antico museo che, a seguito
del cataclisma, è finito sottoterra e lì è rimasto indisturbato e
pressoché intatto, per decenni (o secoli!) con tutte le sue
collezioni al riparo dalle ingiurie del tempo e del clima; in tempi
molto più recenti, un nuovo smottamento del terreno ha fatto franare
parte della copertura di terra e detriti – provocando nel contempo
anche vari danni strutturali – che hanno permesso a varie creature
di penetrare all'interno per farvi la propria tana.
L'edificio
è una vera e propria miniera
d'oro di
artefatti, che spaziano potenzialmente dalla preistoria all'età
contemporanea (la nostra, per capirci, più magari qualche oggetto
pre-apocalisse futuribile),
molti dei quali, come abbiamo detto, ancora utilizzabili, se non
altro come esemplari che uno studioso
con l'aiuto di un paio di bravi artigiani, potrebbe analizzare
e riprodurre
in un prossimo futuro, senza contare che molti oggetti hanno ancora
oggi un uso immediato (come il vasellame e altri oggetti d'uso
comune) e potrebbero benissimo essere scambiati/barattati sul libero
mercato in città e villaggi, per non parlare di gioielli e monili
che hanno un valore intrinseco non indifferente in quanto realizzati
in oro, argento, avorio e pietre preziose.
Potete sbizzarrirvi liberamente nel riempire il vostro
museo con tutti gli oggetti che riterrete più opportuni, prendendo
libero spunto dai musei di arte, piuttosto che da quelli di scienze
naturali e/o della tecnica, ovvero da uno dei tanti musei di armi,
grandi e piccoli, sparsi per il mondo, magari proprio a due passi da
casa vostra.
Nella
mia personale versione, per esempio, c'era anche una sala dedicata ai
veicoli, terrestri ed aerei, civili e militari, tutti per ovvie
ragioni di dimensioni medio-piccole e per lo più non funzionanti
(non fosse altro perché in giro non c'è un
solo goccio di
benzina
o altro carburante), con al centro dell'esposizione un esemplare di
armatura
potenziata
completa di armamenti (inerti/disattivati) che con le giuste
cognizioni ed un po' di fortuna avrebbe
anche
potuto
essere
rimessa in linea...
Come
potete facilmente intuire, le possibilità che un museo discretamente
conservato riserva per una qualunque società che cerchi di risalire
la china per ricostruire una parvenza di civiltà sono enormi, specie
se ha la disponibilità di saggi
e
studiosi
che possano mettersi ad analizzare e studiare i manufatti per
determinarne usi e funzionalità, con la possibilità di poterne
riprodurre almeno alcuni dei meno complessi/sofisticati.
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