sabato 8 giugno 2013

Le armi da fuoco per Traveller™: i fucili (semi)automatici

Riprendiamo il discorso da troppo tempo trascurato sulle armi da fuoco convenzionali per Traveller con quella che è – probabilmente – la tipologia di arma lunga più comune in assoluto, specie per quanti si dedichino alla caccia e alla scoperta di aree selvagge e inesplorate; lo era sulla Vecchia Terra (Sol-3 Solomani Rim) secoli fa, quando l'umanità cominciò ad esplorare sistematicamente il suo mondo d'origine, lo è a maggior ragione oggi che l'umanità si è diffusa tra le innumerevoli stelle della galassia.

Parliamo ovviamente del fucile: gittata, potenza, precisione sono da sempre le caratteristiche distintive di quest'arma, adoperata praticamente da sempre, da quando – alla fine del Livello Tecnologico 2 – vengono realizzati i primi esemplari di arma da fuoco portatile.
Come per le altre classi di armi precedentemente analizzate, anche in questo caso ci limiteremo ad esaminare (almeno per il momento) la tipologia di fucile più adoperata nel Terzo Impero, quello semiautomatico.

Come tutte le altre armi della categoria, il fucile semiautomatico viene sviluppato nella sua forma più primitiva verso la fine del LT4 quando presso le maggiori forze armate planetarie viene colta l'esigenza di un'arma, alimentata da un serbatoio – integrale ovvero amovibile – in grado di sparare più colpi in rapida successione rispetto ai fucili a ripetizione ordinaria azionati manualmente ma comunque non in modalità completamente automatica, in quanto le cartucce dell'epoca – di grosso calibro e grande potenza – rendono il fuoco a raffica praticamente incontrollabile per qualunque arma al di fuori di una mitragliatrice.

Paradossalmente, dopo questi primi, problematici tentativi, verranno sviluppati per primi proprio i fucili mitragliatori (o automatici) cioè armi portatili – contrariamente alle mitragliatrici dell'epoca che sono principalmente armi di posizione a malapena trasportabili – in grado di sparare a raffiche da un caricatore – a scatola o a tamburo – di grande capacità.

Arma        LT Danno    Gittata    Rinculo    Auto    Massa    Caricatore
fucile SA    4   3d6       fucile        -1         no1    4,20 kg         81




il modello illustrato è il primo fucile semiautomatico mai prodotto o adoperato da un qualunque esercito, il modello Mondragòn M1900 realizzato in Europa su progetto messicano all'inizio del XX secolo e adottato poi dalle Potenze Centrali (Germania e Austria-Ungheria) durante il Primo Conflitto Mondiale.
Arma estremamente avanzata per il suo tempo, è però caratterizzata da una meccanica complessa che la rende suscettibile alla sporcizia e alla polvere, cosa che la rende inadatta all'uso generale da parte di truppe composte da coscritti male addestrati che caratterizzano la grande massa delle truppe combattenti del periodo; finirà perciò relegato all'uso da parte di unità specializzate come gli osservatori aerei, specie il modello completamente automatico sviluppato parallelamente alla variante semiautomatica.

1 nella versione automatica il fucile ha Auto: 6 e Caricatore: 20 (amovibile a scatola) mentre il rinculo passa a -2.

Già nella prima metà del successivo LT5 però la realizzazione di un fucile semiautomatico si concretizza: i fucili semiautomatici del tempo hanno in genere una configurazione molto simile a quella dei fucili a ripetizione convenzionali, spesso e volentieri con un serbatoio interno alimentato da caricatori a pacchetto o a lastrine contenenti una decina di colpi.

Queste prime armi sono – com'è tipico del periodo – di costruzione estremamente solida e robusta anche se alcuni eserciti preferiscono relegare queste armi – per certi versi meccanicamente complesse e delicate e quindi costose – come esclusivo appannaggio di sottufficiali e tiratori scelti, dotandoli spesso di ottiche di precisione per il tiro d'interdizione e antipersonale.
Già verso la metà del periodo, però, il fucile semiautomatico si afferma decisamente, specie presso quegli eserciti più hi-tech grazie anche allo sviluppo di nuovi e più funzionali modelli, pari in tutto e per tutto (quando non superiori) per robustezza ed affidabilità ai più comuni fucili a ripetizione.

Arma         LT   Danno    Gittata    Rinculo    Auto    Massa   Caricatore
fucile SA    5     3d6        fucile        -1         no      4,3 kg        8



il fucile semiautomatico per eccellenza, il celeberrimo M1 Garand prodotto poco prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale e primo fucile in assoluto ad essere adottato da un esercito maggiore (quello Statunitense) come dotazione generale fino alla Guerra di Corea e costruito in milioni di esemplari anche dopo la fine del conflitto e adottato da numerosissime nazioni in tutto il mondo (compresa la nostra).

Una caratteristica peculiare è la modalità di ricarica a pacchetto: in pratica un contenitore in lamierino metallico nel quale sono infilate 8 cartucce viene inserito nella culatta dell'arma; questo fa si che non sia possibile rabboccare il serbatoio con cartucce sciolte o si usa un pacchetto pieno o niente. Il pacchetto viene espulso dopo l'ultimo colpo con un forte ping che segnala al tiratore che è il caso di ricaricare ma che potrebbe essere udito anche dal nemico, segnalandogli che si è al momento senza munizioni...


Nel LT6 il fucile semiautomatico ha ormai raggiunto la piena maturità ed anzi ha dato vita a varianti più leggere e talvolta in grado di sparare a raffiche come i fucili mitragliatori, anche se rimangono assolutamente inadatti al fuoco sostenuto; in compenso vengono pressoché universalmente adottati caricatori a scatola amovibili che praticamente raddoppiano la capacità di munizioni dell'arma.

Dal momento che anche questi fucili continuano a sparare cartucce simili o mutuate dai periodi precedenti, di grande potenza, la stragrande maggioranza di questi nuovi fucili non viene adoperata pressoché mai in modalità automatica, in quanto persistono problemi di controllabilità.
Anzi, è noto che la maggior parte delle forze armate che adotta questi nuovi modelli, spesso e volentieri fa in modo che la modalità di tiro automatica sia esclusa modificando o bloccando la leva del selettore di tiro nella sola posizione semiautomatica.

Il difetto maggiore del fucile – specie se per uso militare – resta infatti nell'ingombro e nel peso relativamente elevati rispetto ad altre categorie di armi, specie quelle a ripetizione manuale, e nel quantitativo relativamente limitato di munizioni trasportabili dal singolo individuo: un tipico caricatore da 20 colpi ha infatti un peso unitario che si aggira sui 7-8 etti, limitando fortemente il numero di caricatori che è possibile trasportare come dotazione individuale... e la celerità di tiro notevolmente elevata di questi fucili di grande potenza fa si che i caricatori vengano di fatto prosciugati in un paio di secondi al massimo quando si spara a raffica libera.

Arma        LT   Danno    Gittata    Rinculo    Auto    Massa   Caricatore
fucile SA   6      3d6       fucile       -1         no1     4,3 kg         20


Derivato direttamente per modifica del precedente Garand, l'esemplare illustrato è un M14 arma caratterizzata da una nuova munizione (la .308 Winchester/7,62x51mm NATO) adottata dall'Alleanza Atlantica come standard verso la fine degli anni '50 del XX secolo, un caricatore con capacità più che doppia, a scatola e amovibile e dalla modalità di fuoco a raffica anche se – come detto nel testo – questa opportunità viene utilizzata assai di rado o esclusa tout court dalla grande produzione.
Come il coevo (ed estremamente similare) Beretta BM-59 italiano, è spesso dotato di bipiede integrale per rendere l'arma più stabile e controllabile, specie nel fuoco a raffica, e può essere dotato di uno speciale tromboncino che agisce anche come spegnifiamma per il lancio di granate da fucile, che nell'arma italiana è integrale mentre in quella statunitense è per lo più opzionale/amovibile.

1 il valore AUTO diventa 6 nella variante automatica mentre il rinculo – a meno di sparare da terra con l'ausilio del bipiede ovvero con l'arma saldamente imbracciata contro un supporto – passa a -3 per il tiro a raffica.

Tornando a bomba, il LT7 non vede grandi miglioramenti in questa tipologia di armi; le uniche novità riguardano l'uso di materiali sintetici – come nylon, resine epossidiche e polimeri vari – per le carcasse e le calciature, che rendono l'arma più leggera a parità di robustezza e l'introduzione di queste armi – rigorosamente in versione semiautomatica e/o con caricatori di capacità limitata – presso la platea degli utenti civili (come i personaggi giocanti...) per uso sportivo, ricreativo e/o venatorio, dove divengono immediatamente popolari anche per il look aggressivo e prettamente militare di queste armi.

Questo perché la maggior parte dei fucili in uso in questo periodo – quando non si tratta di repliche di nuova produzione realizzati con materiali moderni – sono di fatto surplus provenienti dagli stock militari; ormai tutti gli eserciti – e anche buona parte delle milizie e delle forze paramilitari – adottano fucili d'assalto e carabine automatiche di piccolo calibro ad alta velocità e i... vecchi fucili vengono dismessi e – una volta privati della possibilità di sparare a raffica – destinati al mercato civile.

Arma         LT    Danno    Gittata    Rinculo    Auto    Massa   Caricatore
fucile SA    7      3d6        fucile       -1          no      4,0 kg       20


Il modello illustrato è la variante “hi-tech” del celeberrimo FAL prodotto dalla belga FN nei primissimi anni '50; l'uso di materiali compositi/sintetici lo ha reso più leggero pur mantenendo l'eccezionale robustezza ed affidabilità del modello originale; questa variante è caratterizzata dall'adozione di calci pieghevoli e/o ribaltabili e da un'impugnatura anteriore aggiuntiva per meglio controllare il fucile nel fuoco a raffica libera.

Le numerose varianti “civili” o per meglio dire “smilitarizzate” di quest'arma sono esclusivamente semiautomatiche, pur mantenendo intatte tutte le altre caratteristiche essenziali dell'arma.


In realtà, il fucile – specie se automatico e di grosso calibro – fa la sua ricomparsa nel LT8 – spesso acquisito privatamente da soldati e sottufficiali – presso alcuni reparti, specie quelli impegnati nelle operazioni speciali ovvero nelle numerose azioni di polizia che caratterizzano l'impiego delle forze armate in questo periodo, spesso turbolento e travagliato da ribellioni e guerre civili, specie in ambito urbano.

In questo caso il fucile si rifà apertamente ai modelli del passato ma adoperando materiali ed accessori hi-tech: il paradosso è che il fucile da fanteria, grosso e pesante ed in quanto tale scartato dall'uso militare generalizzato nel Livello Tecnologico precedente, in virtù delle munizioni di grande potenza che adotta, si rivela essenziale nei combattimenti in aree edificate e fortemente urbanizzate; dove le nuove munizioni leggere ad alta velocità falliscono, infrangendosi innocuamente anche contro le protezioni meno robuste, le vecchie palle di grosso calibro arrivano a segno, trapassando ostacoli e protezioni anche da lunga o lunghissima distanza.

Dopotutto, è proprio per queste ragioni (potenza, gittata e precisione) che le munizioni di calibro maggiore rimangono in uso anche ai livelli tecnologici più elevati per cecchini e tiratori scelti, anche se adoperate in armi altamente specializzate e sofisticate.

Arma        LT    Danno    Gittata    Rinculo    Auto    Massa   Caricatore
fucile SA   8      3d6        fucile        0          4        3,5 kg       20


Arma (al momento) prettamente militare, realizzata su iniziativa privata per l'uso da parte delle Forze Speciali statunitensi operanti in Iraq e Afghanistan, lo SCAR-H segna il ritorno alla riscossa del classico fucile da combattimento di calibro maggiore: potente, a lunga gittata e dotato di tanti e tali gadget (oltreché costruito con i materiali sintetici più avanzati del periodo) da renderlo perfettamente controllabile anche nel fuoco a raffica, nonostante il peso estremamente ridotto.

Per l'uso da parte dei personaggi di Traveller™ possiamo ipotizzare che – al pari di ogni altra classe d'arma fin qui analizzata – alla fine venga dismesso dalle FF.AA. Imperiali e destinato (privo della modalità di tiro a raffica) a tutti quei civili e coloni che ne facciano richiesta.

Come per tutte le altre volte, valgono sempre le solite raccomandazioni: pur essendo essenzialmente armi di derivazione militare, la stragrande maggioranza dei fucili sui quali i personaggi possono mettere le mani dovrebbero essere tarati/modificati per il solo uso semiautomatico; anche così i personaggi, specie nelle aree più civilizzate e/o popolate dell'Impero dovrebbero avere i loro problemi a giustificare il fatto di andare in giro con armi di grande potenza, figuriamoci se le autorità – al di fuori di un contesto ufficiale e/o una situazione d'emergenza militare – li dovessero beccare con un'arma automatica.

È anche vero che tutti i modelli provenienti dai rivenditori di surplus militare possono in realtà essere modificati per riattivarne la capacità di fuoco a raffica ma va da sé che questa cosa è considerata illegale su tutti i mondi dell'Impero e si accompagna di solito a pesanti sanzioni da parte delle autorità competenti.
Per contro, tutti i modelli – così come presentati ad eccezione (credo) del fucile LT4 – possono essere equipaggiati di baionette e tromboncini lancia-granate oltre che delle magliette per le cinghie di trasporto.

Queste caratteristiche sono in genere ridotte/eliminate una volta che le armi vengono immesse sul mercato civile ma sono dotazione standard (o integrali) in buona parte dei modelli LT5-7 (nel LT8 l'uso di granate da fucile è stato in larga parte discontinuato dalle maggiori forze armate planetarie, in favore del lanciagranate ricaricabile montato direttamente sotto la canna dei moderni fucili d'assalto).

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