venerdì 22 aprile 2022

Terrore su Hellsyum: un’avventura per Starships & Spacemen™ - Prima Parte

Una nuova missione attende l’intrepido equipaggio della CSS Maynard, questa volta nella costellazione dell’Aquila, più precisamente su Alshain (Beta Aquilae) a circa 45 anni-luce dalla Terra, un settore dello spazio contestato tra la Confederazione Galattica e l’Impero Zangid, specialmente dopo la scoperta di un sistema solare abitato attorno alla compagna – la stella rossa Beta Aquilae B – composto essenzialmente da 3 mondi: una gigante gassosa, un mondo di ghiaccio al limite del campo gravitazionale della piccola stella ed un mondo di tipo terrestre, posto nella zona abitabile e con caratteristiche molto simili alla Terra, dovute alla relativa vicinanza della sua stella – circa 175 Unità Astronomiche – alla sfolgorante primaria del sistema.

La popolazione di Alshain ha caratteristiche umanoidi, metabolismo basato sul rame ed un aspetto fisico che richiama alla mente dei terrestri gli elfi delle leggende e della narrativa fantasy: algido ed emaciato le femmine, alti, asciutti e prestanti i maschi, con orecchie marcatamente a punta.

Quel che ha lasciato perplessi gli esobiologi della Confederazione è il fatto che – per essere gli abitanti di un mondo così antico – gli autoctoni abbiano un livello tecnologico di gran lunga inferiore a quello delle principali specie sapienti conosciute, praticamente sono fermi ad un livello che sulla Terra verrebbe definito ellenistico; pur dimostrando conoscenze sofisticate in svariati settori, pare che gli abitanti di Alshain B-1 non ne facciano un uso pratico, limitandosi ad una conoscenza puramente teoretica.

In un certo senso, gli autoctoni sembrano intimoriti dalla tecnologia, cosa che, almeno agli inizi, ha posto dei seri problemi per le squadre di Primo Contatto inviate ad indagare, tanto da far classificare il mondo come Classe R (ad accesso ristretto), per non turbare lo sviluppo dei nativi.

Tutto questo è cambiato all’incirca 10 cicli fa, quando le sonde automatizzate della Confederazione hanno rilevato la presenza attiva nel sistema e sul pianeta di forze Zangid; temendo un’invasione del pianeta – praticamente indifeso – la Flotta Stellare ha fatto sentire la sua presenza e stallato de facto ogni pretesa di annessione da parte dell’Impero.

Da quel momento, Hellsyum – questo è il nome che i nativi danno al loro pianeta – è divenuto un mondo aperto, con una forte ma discreta presenza sia delle forze confederate che di quelle imperiali. I nativi hanno accettato di buon grado la presenza di questi visitatori e si sono aperti anche agli scambi – commerciali e culturali – con altri mondi, pur non manifestando il desiderio di acquisire tecnologie avanzate ma accogliendo le numerose spedizioni di esobiologi ed archeologi interessati a questa antica civiltà.

L’ipotesi della “Civiltà Perduta”

Il fatto che gli Hellisyani dimostrino una vivace cultura scientifica, che – tecnicamente – non dovrebbero possedere, vista la loro arretratezza tecnologica, ha indotto molti studiosi della Confederazione ad ipotizzare che quella attuale non sia la civilizzazione originale di Alshain; secondo i più arditi, Hellsyum potrebbe essere una colonia perduta di una civiltà ancora più antica con capacità di volo interstellare ovvero essere discendente da una precedente, avanzata civiltà decaduta nel remoto passato per cause naturali, cosmiche o artificiali.

Questa seconda ipotesi pare suffragata dal fatto che – all’interno delle antichissime biblioteche delle maggiori città-stato del pianeta – sono conservati testi che narrano di eventi considerati per lo più mitologici ma che mostrano inquietanti analogie con tecnologie assai più sviluppate, che i nativi attualmente non possiedono, così come la prospezione geologica e la ricognizione dall’orbita hanno rivelato la presenza di aree inabitabili che paiono più conseguenza di una devastazione intenzionale, piuttosto che di eventi naturali, per quanto catastrofici.

La Zona Proibita: un deserto di vetro
Una di queste macro-aree, definita indistintamente da tutti gli abitanti come “La Zona Proibita” ha fornito letture dall’orbita di una consistente radiazione di background, assai più elevata di qualunque altro punto del pianeta e la presenza di ampi tratti di deserto vetrificato, inconsistenti con un qualunque evento naturale che non sia un brillamento solare ma – sottolineano – in quel caso l’intero mondo sarebbe stato devastato e assai difficilmente qualcuno avrebbe potuto sopravvivere.

A parte i riferimenti in questi antichi testi, gli abitanti di Hellsyum tengono le bocche cucite sul loro passato ancestrale, come se vi fosse un qualche tabù connesso con la loro storia più antica; allo stesso modo, questo tabù sembra estendersi all’uso e allo sviluppo della tecnologia, che viene volutamente mantenuto ad un livello pre-industriale e che non faccia uso di energie che non siano quella dell’acqua, del vento e/o del vapore, ovvero di elettricità.

Come stanno in realtà le cose?

Come gli studiosi hanno intuito, effettivamente Hellsyum È quel che resta di una civiltà molto più antica e tecnologicamente avanzata, tanto avanzata, in effetti, da rivaleggiare, se non superare, quella della Confederazione, degli Zangid o dei Videni.

Tra i 12 ed i 15mila anni fa, gli Hellisyani entrarono in conflitto con una specie altrettanto avanzata e molto più antica, che dominava questo ramo della galassia: i Precursori (NdA: ve li ricordate? Ne abbiamo già parlato in Crisi su Hoffnungstern) che mal digerirono l’ingerenza di questa fiera ed aggressiva specie umanoide in quello che consideravano l’orticello di casa e devastarono sistematicamente ogni mondo insediato/colonizzato dagli Hellsyani, in un vero e proprio genocidio su scala interstellare.

Neanche Hellsyum fu risparmiato: adoperando le loro conoscenze superiori, usarono la stella stessa che da vita al mondo come arma contro di esso, provocando un brillamento stellare che annichilì il primo pianeta del sistema e colpì – fortunatamente “di striscio” – Hellsyum provocando la devastazione che gli abitanti chiamano oggi “Zona Proibita”, dopodiché rilasciarono sul pianeta dei veri e propri abomini – frutto della loro avanzatissima ingegneria genetica – che devastarono quel che restava delle grandi città e delle maggiori infrastrutture planetarie, prima di… spegnersi, come da programma.

Nel corso degli ultimi 10mila anni, gli Hellsyani non sono stati con le mani in mano, hanno provato a ricostruire una civiltà tecnologica ma ogni volta che hanno raggiunto un determinato livello – paragonabile all’era atomica sulla Terra – i mostri si sono ridestati dal loro letargo millenario ed hanno annientato la neonata civiltà.

L’ultimo di questi tentativi è avvenuto circa 2500 anni fa e da allora gli Hellsyani hanno rinunciato a sviluppare qualunque tecnologia avanzata, per timore che i Precursori scatenino per l’ennesima volta i loro leviatani.

L’arrivo degli stranieri dallo spazio ha rinnovato i timori di un risveglio dei mostri apocalittici della leggenda ma nonostante il contatto prolungato con gli esploratori tecnologicamente avanzati, non è accaduto nulla. Forse i titani si sono finalmente estinti e non torneranno.

Seelena Rawaat

Il motivo per cui la CSS Maynard si trova su Alshain è la presenza – confermata da parecchi avvistamenti – della notoria archeologa criminale Seelena Rawaat, una famigerata cacciatrice di tesori, ricercata su svariati mondi della Confederazione e non solo per il furto di reperti inestimabili e tesori dimenticati.

Il problema è che la Rawaat, oltre ad essere una studiosa di prima classe, è anche un ex-ufficiale della Flotta Stellare, attivamente ricercata per diserzione. Questo fa sì che conosca intimamente tutti i protocolli di sicurezza della Flotta, cosa che l’ha aiutata ad evitare la cattura fino ad ora, mentre la sua fitta rete di contatti influenti – i maggiori collezionisti d’arte antica della Galassia sono suoi affezionati clienti – le permette di portare avanti le sue operazioni praticamente indisturbata.

La sua presenza su Hellsyum sta a significare solo una cosa: Seelena ha messo gli occhi su qualche antico, dimenticato tesoro sepolto nel remoto passato del pianeta ed intende farlo suo!

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