venerdì 4 agosto 2023

Weapons of Future Past: la pistola WILDEY per The Armory™


 Nuovo capitolo, dopo eoni dall'ultimo, per una delle armi da fuoco moderne/contemporanee più iconiche di sempre, tornata recentemente alla ribalta dopo che la US Firearms Corp. - che ha acquisito marchio e brevetti - ha deciso di rimetterla in produzione.

Progettata da Wildey J. Moore nel lontano 1973 e commercializzata a partire dal 1980, la pistola Wildey - altrimenti variamente nota come modello Hunter o Survivor - deve la sua notorietà all'uso che ne fece Charles Bronson in Death Wish 3 (qui da noi Il Giustiziere della Notte 3 ©1985); la sua interpretazione del "vigilante" Paul Kersey fece per la creazione di Wildey quel che Clint Eastwood nei panni dell'ispettore Callaghan aveva fatto per la Smith & Wesson Model 29 .44 Magnum.

L'arma, realizzata in acciaio inossidabile, come la coeva AutoMag .44, funziona a presa di gas - una soluzione che di solito viene adottata per i fucili e per le carabine - con un otturatore rotante a 3 tenoni di chiusura, assolutamente necessari per garantirne l'uso in sicurezza, dal momento che si tratta di una delle semiautomatiche in assoluto più potenti commercialmente disponibili, realizzata per sparare cartucce di grande potenza adatte alla caccia/autodifesa contro selvatici di taglia medio-grande (oltreché contro i perniciosi bipedi infestanti comunemente chiamati homo sapiens).

Massiccia, pesante e prodotta con diverse lunghezze di canna - ma sempre rigorosamente di tipo "pesante" con bindella di ventilazione e costole di rinforzo - non è certamente un'arma maneggevole o tascabile, specialmente con le canne da 8, 10 o 12 pollici ma sviluppa una potenza di fuoco pari, quando non superiore, a molti fucili o carabine per uso sportivo o venatorio, quali il .30-30 o il .45-70, tanto per citarne un paio.

Ovviamente la grande potenza è dovuta alla tipologia di munizioni, tutte o quasi appositamente sviluppate da Wildey Moore, caratterizzate da bossoli scanalati di grande capacità - spesso ottenuti per taglio/riduzione di preesistenti cartucce da fucile - nei quali sono inserite pallottole di grosso calibro, solitamente nel range 9-12 mm. la più iconica delle quali è la .475 Wildey Magnum la più "grossa" e "cattiva" tra quelle ideate dal progettista, con la .45 Winchester Magnum che la segue da vicino.


Dal 2021 i "nuovi" modelli possono essere camerati anche per la notoria cartuccia .44 AMP di Harry Sanford e pare che ci sia finalmente qualche azienda intenzionata a produrre le munizioni in questo calibro e - forse - nel summenzionato .475 WM; fino ad ora, un grosso limite alla diffusione di questo cannone manesco è infatti stata l'indisponibilità di munizioni di fabbrica. Tutte le cartucce dovevano essere assemblate a mano - usando matrici e/o componenti prodotti da una manciata di compagnie ergo tagliando e ridimensionando i bossoli di cartucce da fucile - il .308 Winchester per il .44 Automag e il .284 Winchester per la .475 Wildey Magnum.

Ovviamente non stiamo parlando di un'arma prodotta in serie, bensì realizzata espressamente su richiesta e altamente personalizzabile, ognuna della quali viene a costare intorno ai $ 3000,00 extra a parte (prezzi attuali del 2023).

Le Specifiche

Tipo                pistola semiautomatica
Calibro           vari
Lunghezza    226,5 mm (canna da 127mm/5 pollici)
Ln. canna    varie: 5, 6, 7, 8, 10, 12 pollici
                      (127, 152, 178, 203, 254 mm)
Alimentazione    caricatore prismatico amovibile da 7 cartucce 
                            (8 nel calibro 9/.357) 
Peso scarica     1815 gm ca.
Peso carica      1960 gm ca.

Le Munizioni


La pistola Wildey attuale è camerata per 3 diversi calibri: .44 AutoMag Pistol, .45 Winchester Magnum e .475 Wildey Magnum; i modelli prodotti precedentemente all’acquisizione da parte della US Firearms Corp. erano camerati anche nei calibri: 9mm Winchester Magnum, .357 Peterbuilt, 10 e 11mm Wildey Magnum, tutti considerati ormai obsoleti e non più sul mercato. Per questa ragione ci soffermeremo sui calibri più… comuni ergo ancora in commercio.

 

.44 Auto Mag Pistol

Come dicevamo sopra, questa cartuccia fu progettata negli anni '70 da Harry Sanford, il fabbricante della notoria pistola AutoMag per duplicare e/o superare le prestazioni balistiche della .44 Magnum - di cui usa di fatto le pallottole - in un'arma semiautomatica che, notoriamente, mal digerisce di solito le cartucce flangiate tipiche da revolver.
 

Denominazione: .44 AMP (10,9x33mm)

Peso Proiettile

Velocità Iniziale

Energia Iniziale

13 gm

457 m/s

1354 joules

15,5 gm

427 m/s

1416 joules

.45 Winchester Magnum

Sviluppata come versione allungata e cattiva della venerabile .45 ACP dalla Winchester alla fine degli anni '70 per il tiro alle silhouette e rivelatasi - quando utilizzata in pistole adeguate - un'ottima cartuccia da caccia, la .45 WM sviluppa una potenza più che doppia rispetto alla munizione Colt e paragonabile a quella di una .44 Magnum utilizzando le stesse identiche pallottole del calibro "minore".

A differenza di altre tipologie di munizioni hi-power la .45 WM è commercialmente disponibile di fabbrica.

Denominazione: .45 Winchester Magnum (11,46x30,43mm)

Peso Proiettile

Velocità Iniziale

Energia Iniziale

14,9 gm

469 m/s

1642 joules

NB: le prestazioni riportate fanno espressamente riferimento alla cartuccia esplosa da una Wildey con canna da 10 pollici/254 mm.


.475 Wildey Magnum

Cartuccia sviluppata appositamente da Wildey J. Moore per la sua pistola nei primi anni '80 e decisamente la più potente in assoluto, è la più conosciuta al grande pubblico proprio per l'accoppiata arma/munizione. 

Purtroppo non esistono munizioni fabbricate commercialmente, anche se i componenti sono oggi disponibili anche direttamente dalla Wildey/US Firearms Corp.; le munizioni vanno quindi caricate ed assemblate rigorosamente a mano ovvero realizzate su misura da un armaiolo.

 

 

Denominazione: .475 Wildey Magnum (12x33mm)

Peso Proiettile

Velocità Iniziale

Energia Iniziale

16,2 gm

533 m/s

2303 joules

NB: prestazioni ottenute sparando la cartuccia con una Wildey con canna da 10”/254mm.


Statistiche di gioco

Veniamo ora all'aspetto ludico di questo ameno pezzo di artiglieria portatile, come sempre suddiviso per i vari sistemi di gioco da noi utilizzati.
A tal proposito, da questo articolo troverete anche le statistiche per uno dei più importanti veterani tra i giochi di ruolo, una vera e propria pietra miliare, tornata recentemente alla ribalta dopo l'uscita - pressoché in contemporanea - di una nuova edizione e della sua versione videoludica.

Parliamo ovviamente di Cyberpunk 2.0.2.0. della R. Talsorian Games di cui conto di introdurre e supportare una versione più... realistica, nel senso che - visto e considerato che (quasi) tutte le aspettative del 1988 sono state abbondantemente superate dai fatti (ma me lo aspettavo già negli anni '90, quando giocavamo a CP2020) - per quanto concerne la stragrande maggioranza delle armi e degli equipaggiamenti disponibili, intendo proporre tutta roba in uso oggi (pensate solo agli smartphone con cui vanno in giro anche i ragazzini: alla fine degli anni '80 i cellulari erano delle specie di walkie-talkie, mentre quelli futuristici in uso in CP2020 sono stati superati già dalla seconda metà degli anni 2000) e che - visto l'abbandono (almeno per il momento) di qualsivoglia ricerca nel munizionamento senza bossolo per le armi leggere - rende improponibile tutta la ferramenta ideata da Pondsmith & Co. a meno di voler ambientare davvero il gioco ad una data posteriore al 2080 (se va bene!).

Detto questo, passiamo alla disamina dei vari adattamenti. Vi ricordo, come sempre, che questo materiale è farina del mio sacco, di conseguenza non è materiale ufficiale di alcuno dei giochi considerati e può essere liberamente adattato oppure no, a piacere.

1) The Morrow Project


Calibro

E-Factor

Gittata (Eff./Max.)

.44 Auto-Mag

13

200/2000+

.45 Winchester Magnum

14

200/2200+

.475 Wildey Magnum

17

200/2300+


2) Call Of Cthulhu/G.O.R.E.



Calibro

% Base

Danno

Gittata

Att/round

Colpi

PF

.44 AMP

15

2D6+2

30

1

7

12

.45 WM

15

2D6+3

30

1

7

12

.475 WM

15

3D6+1

30

1

7

12


3) Cyberpunk 2.0.2.0.


P

0/+1

J/L

P

3D6+1

.44AMP

7

1

ST

50





3D6+2

.45 WM









4D6 

.475WM





Per chi non ricordasse i parametri di CP2020, i dati di cui sopra indicano una Pistola (P), la Precisione della stessa, l'Occultabilità e la Reperibilità, il Danno (e relativo calibro), la Capacità del caricatore, la Cadenza di Tiro per round, l'Affidabilità e la Gittata. I valori separati da / si applicano alle armi "corte" (cioè con canna inferiore ai 7 pollici di lunghezza) ovvero "lunghe" (dagli 8 pollici in su).

Tecnicamente, armi di questa potenza sono in grado di sparare a distanze molto più lunghe ma ci atteniamo ai parametri di gioco così come scritti.

N.B.: a molti di voi potrebbe sembrare che i valori di danno siano piuttosto... fiacchi, rispetto ad armi assai meno performanti di CP 2020; questo non è un errore ma è dovuto al fatto che i valori di danno delle armi originali del gioco hanno valori spropositati che venivano (in parte) giustificati col fatto che la tecnologia delle armi da fuoco avrebbe fatto in meno di 25 anni da oggi (parlo di allora, il 1988) dei progressi incredibili, sì, nel senso di assai difficilmente credibili, visto che un fucile 7,62mm infligge tecnicamente lo stesso danno di una mitragliatrice pesante calibro .50 degli anni '80!

4) Traveller Classic/Cepheus Engine


Per quanto concerne il veterano tra i giochi di ruolo di fantascienza classica (ed il suo epigono moderno), la pistola Wildey diventa disponibile a partire dal LT7, usa i modificatori per la distanza della Pistola Automatica ma per la penetrazione delle armature usa la linea della Carabina - a simulare la grande potenza delle cartucce magnum.

Per quanto riguarda il danno, questo di attesta sui 3D6 per i calibri .44 AMP e .45 Winchester Magnum e 4D6 per il .475 Wildey Magnum.

In Cepheus Engine invece si userà la riga della Pistola sulla Tabella della Difficoltà di Attacco, mentre il danno inflitto è identico a quanto riportato sopra.

5) Mutant Future/d20 OGL

Per quanto riguarda il mondo post-apocalittico di Mutant Future ovvero altri giochi e retrocloni che si rifacciano alla Vecchia Scuola, le specifiche della Wildey sono le seguenti:


Arma

Danno

Modalità Tiro

Gittata (Nor./Max.)

.44 Auto Mag

1d12

Normale

700/1400

.45 Winchester Magnum

1d12

Normale

700/1400

.475 Wildey Magnum

2d8

Normale

700/1400

Note conclusive e Crediti


Con quest'ultima conversione anche questo post l'abbiamo finalmente portato in porto. Vi sembrerà strano ma ci ho messo la bellezza di tre giorni per completarlo, dimostrazione lampante delle (fin troppe) distrazioni ed incombenze che affliggono il sottoscritto in questo periodo.

Ancora una volta, ribadisco che questo materiale non è ufficiale, è frutto del mio ingegno e come tale potrebbe essere soggetto a revisione in futuro. Di fatto sto ancora cercando la formula definitiva - se così si può dire - per operare le varie conversioni tra un sistema di gioco ed un altro ma mentre per alcuni è abbastanza facile, per altri è veramente difficoltoso, anche perché molti autori - specialmente di giochi classici - non avevano il vezzo di condividere con noialtri poveri mortali i processi mentali e/o matematici con cui determinavano le specifiche per le armi nei loro giochi.

Come sempre, anche in questo caso le informazioni che vi ho proposto non sono inventate o campate in aria ma estratte/estrapolate da varie fonti tra cui:

  • The World's Most Powerful Handguns & Rifles - Robert Adam, Grange Books©1991
  • Cartridges of the World - Barnes/McPherson, DBI Books ©1997
  • Pistole e Revolver di tutto il Mondo - P. Caiti, DeVecchi Editore ©1992

ed infine il famigerato 3G Revised 3rd Edition di Greg Porter/BTRC (1996) per le conversioni ludiche vere e proprie, opportunamente riviste e (s)corrette dal sottoscritto.

Come sempre, spero di avervi fatto cosa gradita, al prossimo post!

 

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