Prop e Nuovi Equipaggiamenti
RIM-166 Rolling Airframe Missile
La prima linea di difesa della Tenuta Works consiste in due torrette a scomparsa per il lancio di Missili a Cellula Rotante di derivazione navale, adattate al ruolo terrestre con l'acquisizione di capacità superficie-superficie da parte del sistema nella sua ultima incarnazione, poco prima della Caduta.Ideato come sistema per la difesa di punto navale low cost, il RIM-166 accoppia il sistema di guida aggiornato del missile Stinger con il sistema propulsivo e la testata bellica del missile aria-aria AIM-9 Sidewinder in una cellula modificata. A differenza dei due missili da cui è derivato, il RAM utilizza il principio della rotazione sul proprio asse – come un proiettile di artiglieria – per la sua stabilizzazione in volo, al posto di superfici aerodinamiche, che sono così limitate alle sole superfici mobili di controllo per la guida del missile.
I missili impiegati nel sistema difensivo della villa sono in grado di agganciare qualunque tipo di bersaglio entro il loro inviluppo di volo: aerei, elicotteri, missili, droni e bersagli a terra; in questa ultima modalità, i missili utilizzano la guida laser, con i bersagli che vengono ‘illuminati’ dalle torrette del sistema CIWS.
I tempi di reazione del sistema si misurano in 6 secondi dalla scoperta via radar della minaccia e la sua identificazione come ostile; il lanciamissili può brandeggiare di 60°/secondo in azimuth e 45°/secondo in elevazione e dispone di 21 celle con altrettanti missili pronti all’uso.
Nel nostro caso specifico, nel periodo intercorso tra il Giorno del Giudizio e la Caduta il sistema è stato messo alla prova numerose volte, è per questo che la Tenuta Works non ha subito le distruzioni che invece caratterizzano il resto del sobborgo in cui si trova.
Di fatto, tutta la dotazione di missili
è andata esaurita e quelli attualmente sui lanciatori sono la
ricarica di riserva. Ogni lanciatore ha a disposizione ancora (5d4)
missili.
per quanto riguarda i missili, hanno le seguenti specifiche:
Peso: 73,5
kg
Testata: 11,3
kg
Lunghezza: 2,82
m
Diametro: 127
mm
Velocità:
2500 km/h (695 m/s)
Gittata: 10
km
%
Attacco: 95%
Danno: 13.000
Punti-Danno (25d6/2 m in G.O.R.E.)
CIWS Twin-M197 20mm
Questo sistema di difesa ravvicinata di punto, con capacità antimissile e terrestre è stato sviluppato dai tecnici della Apricot, Inc. per l’installazione su unità sottili della Marina ovvero come sistema di difesa statico per installazioni a terra. Le trattative per l’adozione erano ancora in corso allo scoppio del conflitto ma questo non ha impedito a Stephen Works di ‘dirottare’ alcuni prototipi dallo stabilimento di produzione direttamente al suo giardino di casa, dove hanno dimostrato più e più volte la loro efficacia nel corso dei decenni.In origine, ogni torretta binata aveva a disposizione una riserva di 1500 colpi pronti all’uso per ciascun cannone ma dal momento che la ricarica non è automatica, attualmente ogni pezzo ha a disposizione (1d10x10%) di colpi. Le munizioni impiegate dai cannoni sono le APDS con nucleo in tungsteno (EF 55) che permettono l’ingaggio di bersagli aerei fino alla distanza di 1500 metri e 3000 metri per quelli terrestri.
Ogni torretta si presenta come un complesso completamente autonomo e blindato (CA 100/VA 40 in G.O.R.E.) e vengono trattate – al pari delle torri lanciamissili RAM – come veicoli se colpite. Su ciascuna torretta sono montati due cannoni Gatling da 20mm M197; questi particolari cannoni sono stati originariamente prodotti come armi aeronautiche, per l’armamento di elicotteri-cannoniera ed altri velivoli similari, di fatto è mezzo cannone M61 (il famigerato cannone Gatling a 6 canne installato sugli apparecchi dell’Air Force e della Marina sin dagli anni ‘60) nel senso che è un cannone rotante con ‘sole’ 3 canne ed una cadenza di tiro sensibilmente ridotta rispetto all’originale.
Per il resto, condivide munizioni, caratteristiche di tiro e sistema di alimentazione del fratello maggiore.
Le torrette hanno una capacità di brandeggio di 60°/secondo in azimut ed elevazione, con archi di tiro rispettivamente di 270° ed elevazione da -5 a +80°; i tempi di risposta del sistema – una volta rilevato ed identificato il bersaglio come ostile – sono di 4 secondi per la prima raffica.
Per evitare di consumare troppe munizioni in poco tempo, ogni ingaggio è limitato a raffiche di 30 colpi per cannone (60 in tutto); tra una raffica e l’altra, il sistema di tracciamento radar della torre si interfaccia con il radar della villa per verificare posizione e distanza del bersaglio con quella dell’ultima raffica ed azzerare l’errore. Questo vuol dire che il sistema ingaggia il bersaglio con la prima raffica alla normale probabilità di colpire (50%) dopodiché ogni correzione aumenta la probabilità del 10% fino all’intercettazione/distruzione del bersaglio.
Le specifiche dei cannoni sono le seguenti:
Calibro: 20x102
mm
Peso: 60 kg
Lunghezza: 182 cm
Lung. Canna: 152 cm
(76 calibri)
Arma |
Danno |
% Attacco |
Gittata |
CdT |
Malf |
|
M197 |
3d10 |
50 |
500 |
30x2 |
00 |
G.O.R.E. |
|
55 |
50 |
1500/6000 |
3d10 (x2) |
|
Tiro Antiaereo |
|
|
|
3000/6000 |
|
|
Tiro Controcarro |
Nota
Bene: a
questo sistema è demandato anche l’ingaggio dei bersagli terrestri
con i missili RAM; ogni torretta è dotata di un designatore
laser
con il quale ‘illuminare’ il bersaglio. Un bersaglio entro la
portata visiva/radar della torretta viene ingaggiato con una
precisione del 90%
fintanto che il bersaglio rimane visibile e che la torretta non viene
danneggiata o disturbata (come, p.es. se una minaccia più prossima o
letale entra nel suo raggio d’azione).
Le munizioni impiegate da questo sistema non sono compatibili con quelle in uso sui veicoli del Progetto.
Colt M1908 .380 ACP – La Pistola d’Oro
La pistola conservata nella vetrinetta blindata nel guardaroba di Stephen Works è una pregevole versione placcata in oro con guancette del calcio in madreperla, realizzata su ordinazione nei primi anni del XX secolo da un – oggi ignoto – banchiere e che Works acquisì ad un’asta di beneficenza in Europa alcuni anni prima.La pistola è perfettamente funzionante e dotata di due caricatori standard da 7 cartucce – dorati anche questi – mentre una scatola di munizioni da 50 cartucce si trova su uno dei ripiani della vetrina.
L’arma non è nulla di eccezionale, militarmente parlando: si tratta di una semiautomatica tascabile a chiusura labile, è pregiata solo per l’età e per la qualità dei materiali e delle finiture.
Calibro: .380
ACP (9x17mm Corto)
Funzionamento: semiautomatico,
a rinculo con chiusura
labile
Cadenza di
tiro: 21
colpi/minuto
Velocità
iniziale: 296
m/s
Energia0 268
J
Mire: aperte,
mirino a lama, tacca di mira a U regolabile in
deriva
Alimentazione: caricatore
ad astuccio amovibile da 7 cartucce
Peso
(a vuoto): 0,65 kg
Peso
(carica): 0,75 kg
Caricatore
(vuoto): 0,03 kg
Caricatore
(pieno): 0,10 kg
Peso
cartuccia: 9,5 grammi con
palla da 6,2 grammi
Lunghezza: 171
mm
Ln. Canna: 95
mm
Gittata
effettiva: 23 m
Gittata
massima: 996 m
Danno |
Gitt. Eff. |
Gitt. Max. |
7 |
23 |
996 |
% Attacco |
Danno |
Gittata |
Att/rnd |
Colpi |
Malf |
20% |
1d8+1 |
10 |
2 |
7 |
99 |
Mina Antiuomo ‘rimbalzante’ M16A1
Tipica mina antiuomo – utilizzata anche dal Progetto – del tipo ‘a rimbalzo’ nel senso che, una volta attivata, una carica di 4,5 grammi di polvere nera ‘spara’ la mina vera e propria in aria, ad un’altezza di circa 1-1,5 metri, dove detona scagliando schegge nel raggio di una 30ina di metri.La granata vera e propria è di ghisa e contiene 0,5 kg di TNT, ed è attivata da due diversi dispositivi, entrambi collegati ad un unico detonatore a pressione: toccando i rebbi del detonatore ovvero inciampando in uno dei cavi ad esso collegati (fino a 4) lunghi fino a 10 metri cadauno.
L’ordigno pesa 4 kg completo e viene deposto in una buca del terreno: solo i rebbi (e i fili a scatto) sporgono dal terreno.
Per le caratteristiche dell’ordigno in The Morrow Project, fate riferimento al manuale di base. Le specifiche in G.O.R.E. sono invece le seguenti:
Abilità |
Danno |
Punti-Danno |
Malf. |
Demolizioni |
9d6/3 metri |
6 |
99 |
Mitragliatrice Leggera M249 SAW
Montata come armamento principale sui droni serie iKill, la M249 è l’arma di squadra di buona parte delle forze armate occidentali della NATO, in sostituzione delle ben più pesanti mitragliatrici polivalenti in calibro 7,62x51mm.L’arma, derivata dalla belga Minimi della FN, è una mitragliatrice in calibro 5,56x45mm in grado di essere impiegata come fucile mitragliatore, utilizzando i normali caricatori STANAG tipo-M16 ovvero come mitragliatrice leggera alimentata da nastri da 200 cartucce contenuti in un apposita cassetta portamunizioni agganciata sul lato sinistro dell’arma.
Calibro: 5,56x45mm
Funzionamento: a
raffica libera
Cadenza
di tiro: pratica: 150 colpi/minuto, ciclica: 750
colpi/minuto
Velocità0: 925
m/sec con cartucce M855/SS190
Energia0: 1691
J
Mire: aperte,
mirino fisso, diottria a tamburo regolabile da 300 a 1000 metri in
incrementi di 100 metri.
Alimentazione: caricatore prismatico amovibile da 30 colpi tipo-M16, cassetta portanastro in plastica con nastro a disintegrazione da 200 colpi.
Peso:
7,48 kg (vuota), 10,64 kg (carica con 200 colpi)
Peso
caricatore: 30
colpi – 0,12 kg vuoto, 0,49 kg pieno; 200 colpi – 0,28 kg vuoto,
3,16 kg pieno.
Lunghezza: (arma)
104 cm, (canna) 46,6 cm
Portata
Utile: 1000 metri
EF: 14
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