giovedì 11 aprile 2024

La Villa dell'Orrore: un'avventura per The Morrow Project/G.O.R.E. - Cast & Props - Terza Parte

Prop e Nuovi Equipaggiamenti


RIM-166 Rolling Airframe Missile

La prima linea di difesa della Tenuta Works consiste in due torrette a scomparsa per il lancio di Missili a Cellula Rotante di derivazione navale, adattate al ruolo terrestre con l'acquisizione di capacità superficie-superficie da parte del sistema nella sua ultima incarnazione, poco prima della Caduta.

Ideato come sistema per la difesa di punto navale low cost, il RIM-166 accoppia il sistema di guida aggiornato del missile Stinger con il sistema propulsivo e la testata bellica del missile aria-aria AIM-9 Sidewinder in una cellula modificata. A differenza dei due missili da cui è derivato, il RAM utilizza il principio della rotazione sul proprio asse – come un proiettile di artiglieria – per la sua stabilizzazione in volo, al posto di superfici aerodinamiche, che sono così limitate alle sole superfici mobili di controllo per la guida del missile.

I missili impiegati nel sistema difensivo della villa sono in grado di agganciare qualunque tipo di bersaglio entro il loro inviluppo di volo: aerei, elicotteri, missili, droni e bersagli a terra; in questa ultima modalità, i missili utilizzano la guida laser, con i bersagli che vengono ‘illuminati’ dalle torrette del sistema CIWS.

I tempi di reazione del sistema si misurano in 6 secondi dalla scoperta via radar della minaccia e la sua identificazione come ostile; il lanciamissili può brandeggiare di 60°/secondo in azimuth e 45°/secondo in elevazione e dispone di 21 celle con altrettanti missili pronti all’uso.

Nel nostro caso specifico, nel periodo intercorso tra il Giorno del Giudizio e la Caduta il sistema è stato messo alla prova numerose volte, è per questo che la Tenuta Works non ha subito le distruzioni che invece caratterizzano il resto del sobborgo in cui si trova.


Di fatto, tutta la dotazione di missili è andata esaurita e quelli attualmente sui lanciatori sono la ricarica di riserva. Ogni lanciatore ha a disposizione ancora (5d4) missili.

I lanciamissili, se colpiti, vengono trattati come veicoli: danni agli organi di movimento immobilizzano il lanciatore, danni ai meccanismi interni lo mettono fuori combattimento e via discorrendo. I lanciatori hanno un valore di armatura pari a CA 100 (40 Punti-Armatura in G.O.R.E.).

per quanto riguarda i missili, hanno le seguenti specifiche:

Peso: 73,5 kg
Testata: 11,3 kg
Lunghezza: 2,82 m
Diametro: 127 mm
Velocità: 2500 km/h (695 m/s)
Gittata: 10 km
% Attacco: 95%
Danno: 13.000 Punti-Danno (25d6/2 m in G.O.R.E.)

CIWS Twin-M197 20mm

Questo sistema di difesa ravvicinata di punto, con capacità antimissile e terrestre è stato sviluppato dai tecnici della Apricot, Inc. per l’installazione su unità sottili della Marina ovvero come sistema di difesa statico per installazioni a terra. Le trattative per l’adozione erano ancora in corso allo scoppio del conflitto ma questo non ha impedito a Stephen Works di ‘dirottare’ alcuni prototipi dallo stabilimento di produzione direttamente al suo giardino di casa, dove hanno dimostrato più e più volte la loro efficacia nel corso dei decenni.

In origine, ogni torretta binata aveva a disposizione una riserva di 1500 colpi pronti all’uso per ciascun cannone ma dal momento che la ricarica non è automatica, attualmente ogni pezzo ha a disposizione (1d10x10%) di colpi. Le munizioni impiegate dai cannoni sono le APDS con nucleo in tungsteno (EF 55) che permettono l’ingaggio di bersagli aerei fino alla distanza di 1500 metri e 3000 metri per quelli terrestri.

Ogni torretta si presenta come un complesso completamente autonomo e blindato (CA 100/VA 40 in G.O.R.E.) e vengono trattate – al pari delle torri lanciamissili RAM – come veicoli se colpite. Su ciascuna torretta sono montati due cannoni Gatling da 20mm M197; questi particolari cannoni sono stati originariamente prodotti come armi aeronautiche, per l’armamento di elicotteri-cannoniera ed altri velivoli similari, di fatto è mezzo cannone M61 (il famigerato cannone Gatling a 6 canne installato sugli apparecchi dell’Air Force e della Marina sin dagli anni ‘60) nel senso che è un cannone rotante con ‘sole’ 3 canne ed una cadenza di tiro sensibilmente ridotta rispetto all’originale.

Per il resto, condivide munizioni, caratteristiche di tiro e sistema di alimentazione del fratello maggiore.

Le torrette hanno una capacità di brandeggio di 60°/secondo in azimut ed elevazione, con archi di tiro rispettivamente di 270° ed elevazione da -5 a +80°; i tempi di risposta del sistema – una volta rilevato ed identificato il bersaglio come ostile – sono di 4 secondi per la prima raffica.

Per evitare di consumare troppe munizioni in poco tempo, ogni ingaggio è limitato a raffiche di 30 colpi per cannone (60 in tutto); tra una raffica e l’altra, il sistema di tracciamento radar della torre si interfaccia con il radar della villa per verificare posizione e distanza del bersaglio con quella dell’ultima raffica ed azzerare l’errore. Questo vuol dire che il sistema ingaggia il bersaglio con la prima raffica alla normale probabilità di colpire (50%) dopodiché ogni correzione aumenta la probabilità del 10% fino all’intercettazione/distruzione del bersaglio.

Le specifiche dei cannoni sono le seguenti:

Calibro: 20x102 mm
Peso: 60 kg
Lunghezza: 182 cm
Lung. Canna: 152 cm (76 calibri)

Arma

Danno

% Attacco

Gittata

CdT

Malf


M197

3d10

50

500

30x2

00

G.O.R.E.


55

50

1500/6000

3d10 (x2)


Tiro Antiaereo




3000/6000



Tiro Controcarro


Nota Bene: a questo sistema è demandato anche l’ingaggio dei bersagli terrestri con i missili RAM; ogni torretta è dotata di un designatore laser con il quale ‘illuminare’ il bersaglio. Un bersaglio entro la portata visiva/radar della torretta viene ingaggiato con una precisione del 90% fintanto che il bersaglio rimane visibile e che la torretta non viene danneggiata o disturbata (come, p.es. se una minaccia più prossima o letale entra nel suo raggio d’azione).

Le munizioni impiegate da questo sistema non sono compatibili con quelle in uso sui veicoli del Progetto.

 

Colt M1908 .380 ACP – La Pistola d’Oro

La pistola conservata nella vetrinetta blindata nel guardaroba di Stephen Works è una pregevole versione placcata in oro con guancette del calcio in madreperla, realizzata su ordinazione nei primi anni del XX secolo da un – oggi ignoto – banchiere e che Works acquisì ad un’asta di beneficenza in Europa alcuni anni prima.

La pistola è perfettamente funzionante e dotata di due caricatori standard da 7 cartucce – dorati anche questi – mentre una scatola di munizioni da 50 cartucce si trova su uno dei ripiani della vetrina.

L’arma non è nulla di eccezionale, militarmente parlando: si tratta di una semiautomatica tascabile a chiusura labile, è pregiata solo per l’età e per la qualità dei materiali e delle finiture.

Calibro: .380 ACP (9x17mm Corto)
Funzionamento: semiautomatico, a rinculo con chiusura labile
Cadenza di tiro: 21 colpi/minuto
Velocità iniziale: 296 m/s
Energia0 268 J
Mire: aperte, mirino a lama, tacca di mira a U regolabile in deriva
Alimentazione: caricatore ad astuccio amovibile da 7 cartucce
Peso (a vuoto): 0,65 kg
Peso (carica): 0,75 kg
Caricatore (vuoto): 0,03 kg
Caricatore (pieno): 0,10 kg
Peso cartuccia: 9,5 grammi con palla da 6,2 grammi
Lunghezza: 171 mm
Ln. Canna: 95 mm
Gittata effettiva: 23 m
Gittata massima: 996 m

Danno

Gitt. Eff.

Gitt. Max.

7

23

996



% Attacco

Danno

Gittata

Att/rnd

Colpi

Malf

20%

1d8+1

10

2

7

99



Mina Antiuomo ‘rimbalzante’ M16A1

Tipica mina antiuomo – utilizzata anche dal Progetto – del tipo ‘a rimbalzo’ nel senso che, una volta attivata, una carica di 4,5 grammi di polvere nera ‘spara’ la mina vera e propria in aria, ad un’altezza di circa 1-1,5 metri, dove detona scagliando schegge nel raggio di una 30ina di metri.

La granata vera e propria è di ghisa e contiene 0,5 kg di TNT, ed è attivata da due diversi dispositivi, entrambi collegati ad un unico detonatore a pressione: toccando i rebbi del detonatore ovvero inciampando in uno dei cavi ad esso collegati (fino a 4) lunghi fino a 10 metri cadauno.

L’ordigno pesa 4 kg completo e viene deposto in una buca del terreno: solo i rebbi (e i fili a scatto) sporgono dal terreno.

Per le caratteristiche dell’ordigno in The Morrow Project, fate riferimento al manuale di base. Le specifiche in G.O.R.E. sono invece le seguenti:

Abilità

Danno

Punti-Danno

Malf.

Demolizioni

9d6/3 metri

6

99



Mitragliatrice Leggera M249 SAW

Montata come armamento principale sui droni serie iKill, la M249 è l’arma di squadra di buona parte delle forze armate occidentali della NATO, in sostituzione delle ben più pesanti mitragliatrici polivalenti in calibro 7,62x51mm.

L’arma, derivata dalla belga Minimi della FN, è una mitragliatrice in calibro 5,56x45mm in grado di essere impiegata come fucile mitragliatore, utilizzando i normali caricatori STANAG tipo-M16 ovvero come mitragliatrice leggera alimentata da nastri da 200 cartucce contenuti in un apposita cassetta portamunizioni agganciata sul lato sinistro dell’arma.

Calibro: 5,56x45mm
Funzionamento: a raffica libera
Cadenza di tiro: pratica: 150 colpi/minuto, ciclica: 750 colpi/minuto
Velocità0: 925 m/sec con cartucce M855/SS190
Energia0: 1691 J
Mire: aperte, mirino fisso, diottria a tamburo regolabile da 300 a 1000 metri in incrementi di 100 metri.

Alimentazione: caricatore prismatico amovibile da 30 colpi tipo-M16, cassetta portanastro in plastica con nastro a disintegrazione da 200 colpi.

Peso: 7,48 kg (vuota), 10,64 kg (carica con 200 colpi)
Peso caricatore: 30 colpi – 0,12 kg vuoto, 0,49 kg pieno; 200 colpi – 0,28 kg vuoto, 3,16 kg pieno.
Lunghezza: (arma) 104 cm, (canna) 46,6 cm
Portata Utile: 1000 metri
EF: 14

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