Dopo l'ennesimo repulisti nella Fortezza della Solitudine, ho ricicciato un ameno giochino, che giaceva da ere geologiche, negletto e solengo, sullo scaffale dei giochi di simulazione (o wargames che dir si voglia): CAR WARS della premiata ditta Steve Jackson Games, con il quale er(avam)o in fissa alla fine degli anni '80, quando misi le mani per la prima volta sul famigerato Mini-Car Wars, distribuito dai soliti banditi col passamontagna per la - tutt'altro che modica - cifra di £ 2.000 (quando avrebbe dovuto essere distribuito gratuitamente) che abbiamo usato fin quasi a consumarlo, nonostante la pochezza di quel piccolo assaggio dimostrativo.
Più tardi, mi procurai dapprima la (oggi pressoché introvabile) versione pocket del gioco (quelle vendute nelle box in plastica), dopodiché decisi di fare il grande passo (visto il costo spropositato cui veniva spacciata nel Belpaese) acquistando la versione full optional, quella smerciata con l'inconsistente scatolina di cartoncino - che infatti andò letteralmente distrutta nel giro di poche settimane.
Solo (molti) anni dopo, mi resi conto che in realtà c'era molta più carne al fuoco: dai semplici duelli tra auto e moto, si era passati a tutto il resto della motorizzazione: furgoni, autocarri, elicotteri, hovercraft e motoscafi! solo che qui, come al solito, la cosiddetta versione Deluxe del gioco non era disponibile, e quando lo era - sempre dai soliti due o tre sciacalli... pardon... importatori nostrani, veniva spacciata a prezzi da rapina a mano armata.
Passano gli anni e - complici un paio di occasioni che fanno l'uomo compratore - mi procuro una copia, usata ma ancora utilizzabile, del Compendio del regolamento, uscito nel frattempo in volume stand-alone, rigorosamente in brossura, tra l'altro.Nessuna possibilità di rimediare però tutto l'armamentario di mappe, pedine e quant'altro, a meno di volerlo prendere rigorosamente di seconda mano e pagarlo un occhio, da qui l'oblio del gioco.
Ultimamente, vagabondando sulle nuove piattaforma di compravendita tra privati, mi capita sotto gli occhi l'ameno giochino, sia in versione originale (USA) che nell'edizione iberica, solo che per la prima, come al solito, chiedevano cifre da antiquariato Ming, per la seconda, invece, prezzi veramente stracciati!
Ci penso un po' su e poi, all'insegna del più classico dello 'ESTICATZI!?' decido di acquistare quest'ultima. Ora che ce l'ho per le mani, mi è sorta spontanea la pregunta alla base di questo post: perché all'estero, quando decidono di proporre un gioco localizzato nella lingua locale, producono delle edizioni non solo pedisseque all'originale ma - più spesso che no - migliori nei materiali e nell'assortimento?
Non voglio dire, basta guardare le fotografie a corredo: cominciamo dal manuale del regolamento - completo e rilegato - roba di lusso, per poi passare ai fogli delle pedine, le mappe, gli accessori... c'è tutto lo scibile di Car Wars, compresa roba che non c'era nemmeno nell'edizione Deluxe americana - che però potevi integrare e completare con i merDavigliosi supplementi e le espansioni, pagandole un tanto al grammo, come il caviale - ed il tutto per un prezzo - anche allora - assolutamente abbordabile, altrimenti col cavolo che ora se le rivenderebbero così a buon mercato.
Ora, a parte le produzioni originali made in USA, fate mente locale e pensate alle (poche, tra l'altro) proposte nella lingua di Dante: non c'è assolutamente paragone, anzi, per esperienza diretta e personale, qui da noi, per poter lucrare ancor più schifosamente, quelle quattro cose pubblicate eoni fa, venivano smerciate pure... a rate, altroché che edizione completa full optional.Eppure non mi risulta che in Iberia navighino più nell'oro, almeno dal XVII secolo, quindi perché loro (o anche i galli transalpini, mai vista la loro versione di Battletech, tanto per dirne una? Da paura!) lo fanno e noi invece puntualmente no?
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