Continuiamo
la carrellata sulle armi e gli equipaggiamenti disponibili nel nuovo
mondo
post-apocalittico di Mutant
Future™
esaminando
lo step successivo all'ultimo post sull'argomento: le armi a
percussione.
Storicamente,
questo metodo di accensione fa da precursore alla moderna arma a
cartucce metalliche a retrocarica e da trait
d'union con
le armi a pietra focaia, che abbiamo esaminato nell'ultimo post.
La
scoperta dei fulminati
(il
più comune dei quali è storicamente il fulminato
di mercurio)
permette di realizzare infatti un nuovo tipo di acciarino –
facilmente intercambiabile con quello a pietra
focaia
fin qui utilizzato – basato sulla percussione
di
una capsula (generalmente di rame) riempita con una di queste
sostanze detonanti.
Il
cane assume la forma di un martello
in
miniatura che picchiando contro la capsula – inserita su una base
tubolare cava chiamata luminello
–
provoca lo scoppio del fulminato; la fiammata che ne deriva viene
convogliata attraverso il luminello alla culatta dell'arma,
contenente la carica di lancio, che viene così accesa scagliando il
proiettile fuori dalla canna.
Come
dicevo più sopra, questo nuovo sistema di accensione, oltre ad
essere più certo
nel
funzionamento e sicuro
nell'utilizzo rispetto all'innesco con polvere sciolta e scintille,
ha l'altro, innegabile vantaggio di poter essere applicato anche alle
armi di vecchia fabbricazione senza particolari modifiche:
semplicemente si sostituisce la cartella dell'acciarino a pietra
focaia con una dotata di cane a percussione e luminello/porta capsula
e il gioco è fatto.
In
termini di gioco, questo vuol dire che in un qualsiasi momento, i
personaggi possono avvalersi della nuova
tecnologia
non appena questa si diffonde, semplicemente affidando le loro armi
ad un artigiano che le converta al nuovo sistema.
Tornando
a bomba, nel mondo post-apocalittico di Mutant
Future™ così
come la riscoperta delle armi da fuoco a pietra focaia è dovuta a
gruppi di praticanti del tiro sportivo con armi antiche e agli
appassionati di rievocazioni storiche, la produzione di armi a
percussione, o meglio, delle capsule
che
le rendono possibili si deve ad alcune piccole ditte pre-apocalisse,
diffuse su tutto il territorio e lontane dai principali centri
manifatturieri e dalle maggiori installazioni industriali-militari,
che sono sopravvissute pressoché intatte alla catastrofe.
Queste
piccole aziende, specializzate nella produzione di munizioni ad uso
sportivo e/o nella ricarica delle stesse, avevano tutte le
attrezzature a disposizione per riavviare la produzione, una volta
passata la buriana; quel che mancava erano in effetti le materie
prime per produrre nuove cartucce. Ci sono voluti anni, a volte
decenni, durante i quali le conoscenze si sono tramandate di padre in
figlio, prima che qualcuno ricominciasse a mettere su un'industria
chimica di un qualche tipo, per quanto artigianale.
Le famigerate capsule a percussione al cui interno è ben visibile il composto detonante |
Una
volta ripresa la produzione dei fulminati, essenziali per qualsiasi
tipo di munizione moderna, questi laboratori hanno ripreso a
funzionare, utilizzando le antiche macchine – ancora funzionanti in
quanto ad azionamento manuale
– per produrre cartucce a polvere
nera (siamo
ancora abbastanza lontani dalla fabbricazione ex
novo di
moderni propellenti a base nitrocellulosa) ovvero le capsule
detonanti fabbricate
non più in rame (troppo raro e prezioso oggidì) bensì in lamierino
metallico, utilizzando leghe leggere prodotte con materiale di
recupero e resine gommose di origine essenzialmente vegetale per
legare il composto fulminante alla capsula.
Gli
artigiani delle zone a ridosso di queste piccole fabbriche hanno così
cominciato a fabbricare acciarini
a percussione per
le loro spingarde ed in breve tempo le comunità più avanzate hanno
avuto a disposizione un surplus di produzione da avviare allo scambio
e al commercio con altri insediamenti e comunità sparse per la
desolazione.
È
poi possibile (anzi, probabile) che queste comunità dispongano di
ben altri ordigni ben più moderni, con i quali salvaguardare le loro
preziosissime industrie dai malintenzionati, facendo uso di munizioni
ricaricate nelle fabbriche stesse, adoperando i bossoli metallici
moderni riempiti di polvere nera (o di polvere infume recuperata
negli antichi depositi e/o magazzini) e caricati con pallottole in
lega a base di piombo o altro metallo di recupero al posto dei
moderni proiettili camiciati.
Questo
rende qualunque tentativo di volersi impadronire delle officine da
parte di avventati signorotti della guerra – che abbondano nella
desolazione – un proposito piuttosto costoso in termini di risorse
materiali e vite umane, un prezzo che – al momento – nessuno si
sente (ancora) in grado di poter pagare e che ha finora assicurato
l'indipendenza e l'autonomia delle comunità che godono della
presenza di questi stabilimenti sul loro territorio.
Venendo
alle statistiche di gioco per Mutant
Future™ le
armi di recente fabbricazione (o le innumerevoli repliche disponibili
prima dell'olocausto) che adottano l'accensione a percussione si
distinguono essenzialmente per il calibro ridotto, rispetto alle
precedenti a pietra focaia, e per le maggiori velocità alla volata,
dovute sia al minor peso del proietto più piccolo, sia alla migliore
combustione della carica di lancio.
Le
armi eventualmente convertite hanno prestazioni pressoché identiche
a quelle originali ma i tempi
di ricarica sono
notevolmente ridotti grazie all'introduzione di cartucce
di
carta oliata/combustibile contenenti la polvere e la palla che vanno
semplicemente aperte da un lato e inserite nella bocca dell'arma,
dopodiché si infila una capsula sul luminello e il gioco è fatto:
l'arma è pronta al tiro.
In
termini
di gioco questo
vuol dire che il tempo di ricarica è ridotto di 1
round (con
un minimo di 1
round per
arma/canna)
rispetto al solito.
Le
statistiche delle nuove armi a percussione sono invece le seguenti:
Arma Danno
Cadenza di Tiro1 Gittata
(Nor./Max.) Peso Colpi
Moschetto
3d8 normale 600/2400 4,1
kg 1
l'esemplare
mostrato è un moschetto a percussione Springfield M1855, progenitore
di tutta una famiglia di armi, calibro .58 (15mm) con canna da 40
pollici (1,0 m) lungo circa 1,4 metri; arma ad avancarica a canna
rigata come
un fucile ma di grosso calibro, può adoperare una pallottola in
piombo oppure un proiettile ogivale di tipo-Minié che incrementa la
gittata a 900/3000 e
il danno a 5d4 per
indicare la maggiore precisione e letalità della combinazione
arma/munizione.
Arma Danno
Cadenza di Tiro1 Gittata
(Nor./Max.) Peso Colpi
Pistola 2d8 normale 30/150 1,0
kg 1
l'esemplare
mostrato è una pistola “Kentucky”
calibro .45 con canna da
10 pollici (25 cm), piuttosto tipica delle repliche pre-catastrofe a
percussione che sono state prese a modello per le recenti produzioni
nella Desolazione. La canna è ad anima liscia e spara pallottole
sferiche in piombo, da qui la gittata tutt'altro che eccezionale.
1
colpo singolo,
per la ricarica occorrono 2
round per le armi lunghe a
canna liscia – come i moschetti, 3 per quelle a canna rigata a meno
che non si faccia uso di palle
Minié che essendo
sottocalibrate non hanno bisogno di essere spinte a forza con la
bacchetta calcatoio; per le armi corte (pistole) basta 1
round per la ricarica.
Ovviamente
questi tempi prevedono l'impiego di munizioni pronte all'uso, sotto
forma di cartucce di
stoffa/carta combustibile contenenti la dose già misurata di polvere
e la palla.
In
caso di munizionamento sciolto (cioè polvere & palla stivate
separatamente) i tempi di ricarica raddoppiano.
In questa nuova discussione
sull'arsenale disponibile per gli abitanti delle lande
post-apocalittiche, manca una tipologia di arma a percussione, forse
la più famosa in assoluto e la più amata specie a sud e a ovest del
confine, per così dire, che ritengo meriti una discussione più
approfondita in separata sede, per il momento divertitevi con le idee
fornite in questo articolo.
Per quanto riguarda i prezzi
e la reperibilità
delle armi qui presentate,
considerare che di fatto non ci sono grandi variazioni rispetto alle
armi a pietra focaia, al massimo un +10% rispetto ai prezzi di queste
ultime. Sono però più difficili da reperire, in quanto vengono
commercializzate pressoché esclusivamente presso quelle comunità
che insistono sul territorio circostante l'officina o la fabbrica di
munizioni; per contro, non è difficile trovare un armaiolo –
sempre che conosca il meccanismo a percussione – per modificare
un'arma preesistente
convertendola a percussione.
Proiettili tipo Minie - ogive in piombo cave alla base che si espandono allo sparo "afferrando" la rigatura della canna |
Il costo, in questo caso, può essere
quantificato in un 20% del
prezzo di acquisto dell'arma originaria (in pratica da una dozzina a
una ventina di monete d'oro), mentre un altro paio di maniche è
procurarsi le famigerate capsule
a percussione, che, quando
si trovano, costano in genere 10
mo per 100
capsule... ancora una
volta, per amore della semplicità, faremo di tutta un'erba un fascio
evitando di impelagarci nelle varie tipologie di capsule, stabilendo
a priori che tutte le
nostre armi a percussione utilizzano una sola
tipologia di capsula.
Per quanto riguarda invece i
moschetti rigati e
le pallottole Minié,
queste ultime sono disponibili in lotti di 50 pezzi al costo medio di
15 ma a
scatola (non ci vuole molto a fondere delle palle da fucile quando si
hanno gli stampi, rispetto a quel che ci vuole per produrre una
capsula).