mercoledì 1 maggio 2024

Dalle nebbie del trapassato remoto...


 Ci ho messo solo 35 anni per procurarmelo ma - come dico sempre - tutto arriva, prima o poi, per chi sa aspettare ed eccolo qui: uno dei primi giochi di ruolo horror strutturati, coevo o quasi del ben più celebre (almeno qui da noi) Call of Cthulhu, quel CHILL della (oggi defunta) Pacesetter, casa che negli anni '80 - in modo non dissimile dalla Chaosium - fu tra le prime a proporre un sistema di gioco unico o universale per tutti i prodotti della ditta.

Ad onor del vero, la Pacesetter oggi vive ancora, anche se sotto un altro nome, in quanto Daniel Proctor - il padre della pregiatissima Goblinoid - ne ha acquisito i diritti agli inizi degli anni '10 del secolo attuale, riproponendo anche alcuni dei titoli storici, fuorché proprio il capolista, CHILL, appunto.

Perché?

Per il semplice motivo che, negli anni '90, alla dipartita della Pacesetter, il marchio CHILL era stato acquisito dalla Mayfair che ne propose una lussuosa riedizione, abbastanza pedissequa all'originale ma riveduta e corretta non tanto nel sistema di gioco - di fatto l'unica cosa mutata/eliminata era la famigerata Action Table della Pacesetter - quanto nell'ambientazione, molto più "cupa" e "angst-filled" (leggi: piena di sAghe mentali) tipica del periodo, che diede la stura anche al Mondo di Penombra del Canide Albino, per cui tutte le aziende produttrici di giochi di ruolo si sono sentite in dovere di risciacquare i panni nel sangue vampirlico per editare le loro versioni spurghe dello storytelling per disagiati mentali, massacrando de facto l'industria ludica aldilà (e purtroppo aldiquà) dello Stagno Atlantico.

Per questa ragione, Proctor e soci non hanno potuto riproporre CHILL bensì una loro versione - riveduta e corretta - pubblicata poi come Rotworld prima e Cryptworld poi, che di fatto sono Chill in tutto e per tutto fuorché nell'ambientazione, perché i giochi sono presentati come horror "generici" senza il background del gioco originale.

In CHILL infatti tutti i personaggi facevano parte di una organizzazione segreta, una specie di massoneria, dedita allo studio e allo sviluppo delle facoltà extrasensoriali umane ed allo studio e - all'occorrenza - lo sterminio delle spaventose creature dell'Ignoto, cioè tutti quei mostri che da sempre infestano l'immaginario e le leggende delle popolazioni del mondo e che, nell'ambito del gioco, sono in realtà spaventosamente reali e predano sull'umanità (più o meno) inconsapevole.

Proctor ha fatto un lavorone - specialmente con Rotworld, dove ha dimostrato la versatilità del sistema Pacesetter applicandola ad una ambientazione specifica come l'Apocalisse Zombi - per riportare alla ribalta il sistema di gioco ed oggi la sua opera è già considerata un classico ed è, tra l'altro, pienamente compatibile - ambientazione a parte - con tutto il materiale pubblicato a suo tempo dalla Pacesetter ma il collezionista che è in me reclamava il Real McCoy e - complice un paio di fortunate incursioni sulle nuove piattaforme di compravendita tra privati - sono riuscito a reclamare quasi tutto il materiale originale.

Mi mancava giusto il gioco vero e proprio, il base che oggidì - nonostante questo gioco lo conoscano veramente in pochi - viene spacciato a prezzi che - come uso dire in questi casi - fanno impallidire le aste di antiquariato. Eppure, per una volta, un pizzico di fortuna mi è venuta in aiuto: ho trovato un incauto utOntO che ha tentato il colpaccio mettendo all'asta la sua copia (peraltro in ottime condizioni, stanti le fotografie) ad un prezzo abbastanza ragionevole ed ho deciso di tentare la fortuna sull'assunto che - trovandoci in pieno periodo festaiolo pasqualino - con ogni probabilità in pochi si sarebbero accorti dell'asta.

L'azzardo ha pagato, perché alla fine sono stato l'unico offerente ed ho ottenuto l'amato bene al costo della base d'asta. Il venditore è stato anche molto corretto e - a differenza dei fin troppi eatalici cialtroni che, quando gli dice male, accampano supercazzole per non ottemperare ai loro doveri - ha fatto buon viso a cattivo gioco, spedendomi il tutto.

L'unico problema è stato con la spedizione, nel senso che - tra spese, dazi e tariffe dogAnali - mi è costato più del prodotto stesso e che - a causa del pressoché costante e perdurante stato di... agitazione di buona parte degli eatalici spedizionieri - c'ha messo quasi un mese per arrivare a destino, roba che se l'avessero spedito con la posta ordinaria c'avrebbe messo di meno ergo non mi sarebbe costato la briscola di 65 pl€ure che mi hanno fatto digerire!

Alla fine tutto è bene quel che finisce bene ed ora posso pregiarmi di questa ennesima perla che, per ovvi motivi, non proporrò su questa pagina, perché credo che sarebbero ben pochi quelli in grado di utilizzarlo bensì nella sua versione riveduta e corretta in Goblinoid, che ha un certo appeal per le storie horror classiche, slegate cioè dalla franchise Lovecraftiana dei Miti di Cthulhu.

Certamente, il G.O.R.E./Basic Roleplaying è perfettamente in grado di sopperire e non è detto che non decida di proporre avventure dual-statted come ho fatto molto di recente ma in definitiva, se abbiamo un gioco completo di facile reperibilità ad un prezzo contenuto (quando non gratuitamente), chi ce lo fa fare di adattarsi ad un surrogato?

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