lunedì 9 maggio 2022

Zyborg Commando™: alla faccia della parodia!

Oggi parleremo di un prodotto se non nuovo comunque assolutamente recente, dal momento che è stato pubblicato alla fine dello scorso anno: Zyborg Commando, un gioco abbastanza evidentemente di fantascienza post-apocalittica che ha attirato la mia attenzione per due dettagli: il titolo - che si rifa smaccatamente ad un classico, edito dalla New Infinities, Inc. (l'azienda fondata da Gary Gygax quando fu estromesso dalla TSR) nel 1987 e cioè CYBORG COMMANDO gioco abbastanza misconosciuto e un po' cervellotico per quanto riguarda il sistema di gioco - tutto per voler essere originali a tutti i costi - ma che ho amato alla follia.

Nel gioco originale di Gygax, Mentzer & Mohan, i personaggi erano dei cyborg, per l'appunto, inquadrati in una speciale unità di élite impegnati in una lotta senza quartiere per liberare la Terra dagli invasori Xenoborg - alieni mutaforma simili ad enormi insetti, corazzati e armati fino ai denti - che avevano de facto occupato il pianeta dopo averne sbaragliato forze armate e governi ed aver depopolato intere regioni.

Questo nuovo gioco parte da quel presupposto: la guerra è finita con l'occupazione del pianeta da parte di queste forze aliene ma la guerriglia umana continua la lotta in mezzo alla desolazione post-apocalittica.

Il secondo dettaglio è l'immagine di copertina (che vedete riprodotta in alto) con un soldato del futuro, incassato in una specie di tuta da battaglia, solo che il volto del personaggio ha qualcosa di strano, di malsano.

A questo punto m'è scattata la scintilla: ma vuoi vedere che?

Leggo il retro di copertina ed ho la conferma: si tratta della parodia ❓di Cyborg Commando e la Z - che non è né quella di Zorro né quella di Pooteen - è quella di zombie, Zombie Commando!

Come potete immaginare, m'è partito istantaneamente un embolo: fantascienza post-apocalittica con zombie in armatura potenziata come protagonisti!?

MIO!

Ed è diventato talmente mio che - approfittando della irripetibile offerta ca non se ppuò rrifiutari - per l'esorbitante cifra di $ 14,00 mi sono portato a casa la tipica, solita versione in pdf e la versione cartacea, softcover ovviamente.

Sul primo, nessun problema sul secondo avevo le mie giuste titubanze ed infatti sono passati mesi prima che il postino bussasse alla mia porta con questo plico.
Non dico che me ne fossi dimenticato ma ormai non ci contavo più e invece... 

Parlando del gioco in sé, mi ha storto molto il fatto che si volesse parodiare Cyborg Commando e pensavo che sarebbe finito tutto a tarallucci e vino e invece...

Invece è vero che il gioco riprende - rivisto e (s)corretto - il sistema di gioco originale di Mentzer e Mohan ma l'ambientazione è tutto fuorché parodistica, in quanto i novelli Cyborg Commando sono risorti dalle loro tombe per continuare la lotta contro un nemico apparentemente invincibile, in un mondo ormai devastato e quindi senza nessun supporto se non quello delle poche comunità di sopravvissuti, ridotti praticamente ad un livello di tecnologia medioevale.

Il lato più drammatico della vicenda è che i suoi protagonisti, che sono a tutti gli effetti dei morti viventi - ancorché intelligenti e tuttora in grado di agire come normali esseri umani - soffrono di tutte quelle... peculiarità tipiche della specie: la fame li attanaglia, insaziabile e a cui mano a mano che si va avanti diventa sempre più difficile resistere finché saranno costretti a cedere ai loro istinti e nutrirsi del primo cristiano che gli capita sotto!

Questo ovviamente non fa nulla per migliorare la situazione - già miserevole - dei revenant combattenti.
Col passare del tempo (leggi: avanzando di livello) il cervello degli zombie si deteriora, il processo è irreversibile e quindi già sanno che prima o poi cederanno del tutto alla loro natura di non-morti cannibali e non potranno che affrontare due destini: essere soppressi dai loro compagni o unirsi alle orde di zombie decerebrati che vagano per le lande in cera di ccerveeelliii da consumare.

Per quanto concerne il sistema di gioco, come dicevo prima, riprende aggiustandolo l'originale di Cyborg Commando, il cosiddetto d10x in cui per risolvere le azioni occorre lanciare 2d10 ma moltiplicando i numeri ottenuti; il risultato deve essere inferiore al valore di abilità/caratteristica che si intende testare e - nel caso del combattimento - indica anche il livello di danno inflitto.

Una notevole novità - valida solo per i personaggi giocanti - è la possibilità di infliggere danni critici e invalidanti con un singolo colpo, se il risultato dei dadi è pari o inferiore al Valore di Letalità dell'attacco o dell'arma.

Se contro avversati di piccola taglia e non grande potenza (come umani, zombie e creature aliene minori) vuol dire spacciare con un colpo solo il nemico, contro avversari più grandi e coriacei vuol dire che con un colpo ben piazzato si può disabilitare o distruggere una locazione, magari infliggendo danni irreparabili che neutralizzeranno il mostro senza doverne ridurre l'Integrità Strutturale a zero.

Abbiamo già detto del fatto che i protagonisti vanno incontro al degrado mano a mano che proseguono nella loro nuova non-vita e questo è rappresentato dalla scheda del personaggio, che rappresenta sul retro proprio il cervello del commando zombie, all'interno del quale sono riportate le memorie e tutto quel che lo rende ancora (quasi) umano.

Quando anche l'ultima di queste memorie verrà cancellata dal decadimento organico e dalla fame, il personaggio sarà de facto condannato alla non-vita definitivamente.

Per farvela breve, per essere un libello di una sessantina di pagine, questo Zyborg Commando è molto ben fatto; certo, purtroppo è di un generico ammorbante, così come non ci sono chissà quali retroscena o note di ambientazione, insomma per chi si vuole cimentare come arbitro, c'è molto da sudare (effigurati) a meno la Brabblemark Press - editore del gioco - non decida di supportarlo anziché lasciarlo come uno stand-alone, un divertissement da parte dell'autore.

Speriamo in bene.

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