Gli
Zangid sono estremamente interessati al sistema planetario di Omicron
Taurus,
in particolare al sesto pianeta, noto alla Confederazione come
Zombieworld;
il fatto che il mondo si trovi entro la zona controllata dalla
Confederazione per loro è irrilevante, così come la presenza di una
civiltà umanoide autoctona sul pianeta.
Una delle navi di ricerca mineraria Zangid – finita
per un incidente di navigazione nel settore del Toro – ha infatti
rilevato ingenti quantitativi di Duralium sulla superficie del
pianeta; per contro, gli Zangid hanno rilevato anche la presenza di
un livello di radiazione estremamente elevato nei pressi di questi
depositi naturali, per di più di un tipo ignoto.
Dal
momento che il Duralium
è uno degli elementi più rari nella galassia e che è essenziale
per la costruzione dei motori a curvatura Zangid, l'Alto Comando
Imperiale ha decretato che il mondo può e deve diventare una nuova
colonia Zangid, radiazione o no.
Il fatto che il pianeta sia abitabile, con una ricca
biosfera e un clima temperato sono solo le classiche ciliegine sulla
torta, che lo rendono assai più appetibile.
I
personaggi entrano in gioco nel momento in cui il comando della
Flotta Stellare li informa di dirigersi con urgenza verso il sistema
Atirsagne
per una missione di ricerca e soccorso.
Sono ormai diversi giorni che non si hanno più notizie
dall'installazione scientifica su Omicron Tauri VII (la gassosa
gigante vicina a Zombieworld) e il comando vuole vederci chiaro.
La
missione porta per prima cosa i personaggi a confrontarsi con una
retroguardia Zangid che si nasconde nell'orbita di Omicron Tauri VII,
dopo che la squadra principale ha attaccato e distrutto l'avamposto
confederato, dopodiché l'azione si sposta su Zombieworld vero e
proprio, dove gli scienziati scampati all'attacco si sono rifugiati o
meglio, hanno
cercato rifugio
finendo invece abbattuti dalla contraerea governativa durante la
discesa in atmosfera.
Anche gli Zangid hanno avuto il loro da fare: scesi in
forze su Zombieworld per assicurarsi i giacimenti di Duralium, sono
stati attaccati da orde di morti viventi che li hanno ridotti a mal
partito, nonostante la loro supposta superiorità in fatto di potenza
di fuoco.
I pochi sopravvissuti delle squadre di sbarco stanno
cercando di tornare alle proprie navette per evacuare il pianeta,
inconsapevoli del fatto che il loro destino è già segnato.
A
causa del loro metabolismo alieno, tutti gli Zangid che si sono
avvicinati agli anelati
depositi del
prezioso minerale, sono stati irreversibilmente contaminati dalla
radiazione; entro pochi giorni finiranno tutti per diventare morti
viventi; se dovessero mai riuscire ad abbandonare la superficie di
Omicron Tauri VI e tornare fra la gente civile della galassia non si
sa quali potrebbero essere le conseguenze, probabilmente un'epidemia
zombie su scala interstellare.
Nel
frattempo, i personaggi hanno l'opportunità di assaggiare sulla loro
pelle le piacevolezze della... fauna
di Omicron Tauri VI, entrare in contatto con le comunità di reietti
– esiliati nel bel mezzo della desolazione – e con i resti della
squadra scientifica, che li renderanno edotti dei pericoli che
l'intera galassia sta correndo se gli Zangid dovessero trovare il
modo di evacuare il pianeta.
A
complicare le cose, c'è il fatto che anche
la
loro navetta è stata colpita e gravemente danneggiata da una
batteria contraerea nativa, quando ha sorvolato incautamente un
insediamento alla ricerca dei sopravvissuti; la popolazione,
estremamente xenofoba, ha reagito come in un classico film di
invasione degli anni '50, aprendo il fuoco con tutta l'artiglieria
disponibile: per quanto primitive, le armi dei nativi si sono
rivelate estremamente efficaci e la navetta è stata abbattuta e con
essa le speranze di poter lasciare il pianeta... a meno che i
personaggi non trovino la zona d'atterraggio della squadra da sbarco
Zangid e non si impadroniscano dei loro shuttle.
È una corsa contro il tempo e contro gli Zangid, per
impedire loro di lasciare Zombieworld: anche se gli stessi ufficiali
si sono ormai resi perfettamente conto del fatto di essere
condannati, i soldati non hanno alcuna intenzione di morire
abbandonati su quella palla di fango e poi ci sono sempre gli zombie
a frapporsi tra le parti e la loro via di fuga.
Il tutto sotto la minaccia incombente delle forze armate
planetarie che intendono catturare e neutralizzare (non
necessariamente in quest'ordine) gli invasori da un altro mondo.
* * * * *
Note
per lo Star Master: questo
è il primo scenario che ho scritto per il setting di Zombieworld
che
esplora le dinamiche e la politica interstellare che girano attorno a
questo mondo, così peculiare eppure così strategico negli equilibri
del Quadrante
Tauri della
Galassia.
Non
posso stressare abbastanza l'importanza dell'interazione che i
personaggi dovrebbero avere con gli autoctoni
–
non tanto con le famigerate Squadre
di Sicurezza che
di fatto si comportano nei confronti degli... invasori
alieni
con lo stesso scrupolo e lo stesso zelo della Gestapo, così come nei
confronti degli zombie e degli esiliati
dalle
Zone Protette – quanto nel rapporto con gli abitanti di Zombieworld
che vivono in esilio nella desolazione infestata dai morti viventi.
Alcune
di queste enclave
sono
in effetti composte da bande di delinquenti e criminali condannati
all'esilio (e spesso delle loro vittime, costrette dalle esigenze
della mera sopravvivenza a... convivere
sotto
lo stesso tetto) ma – vista la mentalità... aperta
e cordiale
della maggioranza degli abitanti civilizzati
del
pianeta (pensate al borghese americano medio e bigotto nell'era della
caccia
alle streghe nel
periodo del Maccartismo) – molti di questi sparuti gruppetti di
sopravvissuti sono invece composti da gente normale
che ha avuto la sfortuna di salire sulle palle dell'autorità che di
fatto regge le sorti del pianeta o denunciarne pubblicamente la
corruzione e il malaffare dal momento che il governatore della zona –
al pari di un signorotto medioevale o di un satrapo persiano – in
virtù dei poteri che gli sono conferiti dall'autorità centrale, ha
di fatto potere di vita e di morte sui residenti della comunità che
gli è stata... affidata.
In
particolare questi ultimi gruppi possono essere la salvezza per i
personaggi, in quanto conoscono a menadito il territorio, sanno come
affrontare
gli zombie e sono (necessariamente) esperti nel foraggiare e
sopravvivere con le (magre) risorse a loro disposizione.
Allo
stesso tempo, i personaggi hanno l'occasione di fare quello che in
genere gli riesce meglio: esplorare e studiare una nuova civiltà –
ancorché così peculiare – grazie alle numerose reliquie
abbandonate nei boschi e nelle valli di Zombieworld, dove – non
dimentichiamocelo – c'erano intere
metropoli abitate
prima dell'avvento
dei morti viventi, città che sono state in gran parte reclamate
dalla natura ormai incontrollata del pianeta.
Ultimi
ma non ultimi ci sono gli Zangid
gli
eterni rivali della Confederazione, che sono anch'essi in lotta per
la sopravvivenza in quanto, da una parte, sono rimasti tagliati fuori
dalle loro navette, magari con l'intera area d'atterraggio infestata
di zombie, dall'altra, molti di loro – specie i membri delle
squadre di prospezioni geologica mandati ad esaminare i depositi di
Duralium
irradiato – sono
condannati alla non-morte
in
quanto contaminati dalle perniciose radiazioni necrotizzanti.
Di
fatto, qualunque
Zangid
venga ucciso o muoia per altre cause o circostanze ha il 50% di
risvegliarsi
come un morto vivente e comportarsi di conseguenza verso qualunque
forma di vita a sangue caldo nelle vicinanze, umano, alieno o Zangid
poco importa.
Infine,
per i più avventurosi, si può inserire un'ulteriore variabile: la
neutralizzazione delle batterie
antiaeree che
sono disseminate per tutto il territorio e che sparano alla minima
provocazione a qualunque cosa si muova in cielo che sia più grossa
di un uccello.
Per poter decollare e raggiungere l'orbita in sicurezza,
occorre trovare il modo per garantirsi un varco nella rete difensiva;
come detto altrove, anche se la tecnologia degli abitanti di Omicron
Tauri VI è obsoleta per gli standard della Confederazione, le
cannonate dei nativi sono perfettamente in grado di danneggiare ed
abbattere gli shuttle specie nelle delicate fasi del rientro
atmosferico o dell'ascensione orbitale (è la ragione in primo luogo
della... forzata permanenza dei personaggi su Zombieworld,
dopotutto).
Detto
questo, non mi resta che augurare ad ogni Star
Master e
ai suoi giocatori buon divertimento!
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