Atirsagne
(Omicron
Tauri)
è una stella gigante
gialla (classe
spettrale G6III)
visibile
nella Costellazione del Toro, distante circa 220 anni luce dalla
Terra (Sol-3), ai margini della Nuova Zona di Espansione della
Confederazione Galattica.
Atirsagne
era stata già notata durante l'esplorazione
preliminare di quel particolare settore della Galassia nel XXIII
secolo ad opera della sonda interstellare automatizzata Pathfinder
IV in
quanto ospita un notevole sistema planetario nonostante la... giovane
età della primaria (circa 380 milioni di anni), con un'ampia biozona
che
si estende per una distanza di svariate Unità Astronomiche
(paragonata al Sistema Solare, arriva praticamente alla nostra fascia
degli asteroidi).
La
presenza di corpi planetari ben all'interno della biozona rese il
sistema Omicron Tauri un bersaglio primario per il Corpo Esploratori
della Flotta Stellare; quando la colonizzazione dello spazio esterno
raggiunse finalmente quei territori – con la costruzione della Base
Stellare M
nel
quadrante di Aldebaran – la Flotta inviò una missione di
ricognizione verso Atirsagne.
Potete
immaginare la sorpresa dell'equipaggio dell'incrociatore William
Baffin quando
i sensori della nave rilevarono la presenza inequivocabile di forme
di vita superiori sul VI pianeta del sistema, un mondo classe H
(abitabile,
tipo terrestre) con un ricco ecosistema e un clima generalmente
temperato, un vero e proprio paradiso per qualunque colonizzatore.
La
ricognizione dall'orbita rivelò la presenza sulla superficie di
installazioni
abitate da
forme
di vita umanoidi una
vera e propria anomalia per un mondo così (relativamente) giovane
(per la cronaca, sulla Terra saremmo in pieno periodo Devoniano
dell'era
Paleozoica),
cosa che ha portato immediatamente la squadra scientifica a bordo del
Baffin a considerare la possibilità che il mondo sia stato
inseminato
(e
probabilmente terraformato)
da qualche agenzia esterna.
L'ipotesi
è tuttora al vaglio della comunità scientifica della Confederazione
anche se non sono state scoperte nuove prove a sostegno a causa di
una... particolare
condizione esistente
sul pianeta, che ha portato il Comando della Flotta Stellare a
dichiarare il mondo off
limits (classe
R
effettiva)
per chiunque eccetto che per le squadre espressamente autorizzate
dall'Istituto Superiore di Ricerca e Planetologia.
Di
fatto, è presente solo una stazione
scientifica su
una delle lune del VII pianeta (una gassosa gigante classe K)
da cui vengono periodicamente lanciate missioni esplorative verso
Omicron
Tauri VI.
Ma
quale condizione può portare un mondo abitabile di tipo terrestre ad
essere considerato un pericolo
interstellare tanto
da dover essere classificato come un mondo ad
accesso ristretto?
La
causa è racchiusa in una parola, tanto antica quanto incredibile per
l'universo ipertecnologico di Starships
& Spacemen™:
zombie.
Il
mondo è infestato
dagli
zombie,
i classici morti
viventi in
puro stile Romero: cadaveri rianimati che vagano per valli, boschi e
campagne alla perenne ricerca di umani
viventi da
divorare... la causa del fenomeno è tuttora ignota ma le conseguenze
sono ben note e scientificamente certe: chiunque venga aggredito e
ferito da uno dei morti
viventi,
rischia di contrarre un'infezione devastante che conduce alla morte
del soggetto e alla sua rianimazione
come
uno dei non
morti cannibali
in pochi giorni.
Peggio
ancora, chiunque venga ucciso
da
un morto vivente, si unisce all'orda entro poche ore dalla morte.
È
questa situazione, peculiare e inspiegabile, che ha portato la
Confederazione a dichiarare questo mondo – altrimenti ideale per la
colonizzazione – off limits per chiunque; fintanto che non sarà
stata stabilita, oltre ogni ragionevole dubbio, la causa e
l'eventuale soluzione al problema, Zombieworld
(così
è stato battezzato ufficiosamente il nuovo mondo) deve
essere
lasciato stare.
Di
più: la presenza di una popolazione autoctona
intelligente sul
pianeta è un altro grosso ostacolo per le prospettive di
colonizzazione o di inserimento del mondo nella Confederazione a
breve termine.
Per
quanto riguarda gli indigeni,
si tratta di forme di vita umanoide basate sul carbonio, non molto
dissimili, per aspetto e fisiologia, dagli umani della Terra.
Il
loro livello di sviluppo tecnologico è un'altra vistosa anomalia,
sempre se l'ipotesi dell'inseminazione planetaria da parte dei
Precursori
è valida; di fatto la tecnologia presente sul pianeta è pari a
quella degli anni
'50 del
XX secolo sulla Terra.
I
nativi usano sistemi di comunicazione e rilevamento basati sulle onde
elettromagnetiche come radio, TV e radar, i loro veicoli sono mossi
da motori a combustione interna alimentati da combustibili fossili
(essenzialmente petrolio e carbone), le armi a loro disposizione
sembrano riprese di sana pianta dal periodo della Seconda Guerra
Mondiale sulla Terra; non esistono armi a raggi, l'energia nucleare o
il volo spaziale e la tecnologia missilistica è molto
sottosviluppata.
Per
contro, forse a causa della... condizione anomala in cui vivono, gli
indigeni mostrano segni di xenofobia
unite
ad una mentalità fortemente condizionata da pregiudizi e
intolleranza (esattamente come gli americani degli anni '50), tenuti
normalmente in scacco da un'educazione formalmente cortese, una
specie di Payton
Place con
gli zombie.
Le
comunità umanoidi vivono all'interno di vere e proprie enclave
fortificate sotto il controllo di un governo centrale, separate l'una
dall'altra da chilometri e chilometri di territori selvaggi e
incontrollati, dove regnano gli zombie e altre forme di vita
potenzialmente ostili.
*
* * * *
Note
per gli Star Master: Con
questo primo articolo, gettiamo le basi per la prima avventura/modulo
di campagna concepito espressamente per Starships
& Spacemen™ in
questo blog; nei post successivi prenderemo in esame vari aspetti
della vita (o non-vita) di Zombieworld
(Omicron
Tauri-VI)
sulla falsariga di quanto accade normalmente per i Dead
Worlds di
All
Flesh Must Be Eaten™ il
gioco che vi ho presentato pochi post or sono.
Nei
prossimi articoli daremo un'occhiata più da vicino ai nativi di
Zombieworld e agli zombie medesimi, comprese le cause che hanno
portato all'attuale stato di cose e alle numerose possibilità di
avventura che questo setting particolare offre, compresi un paio di
scenari belli e pronti da giocare.
Dal
momento che non sono uso a prendermi meriti che non ho, vi dico
subito che questa... empia
commistione tra
il genere fantascientifico Star
Trek-style e
il più classico dei survival
horror in
stile Notte
dei Morti Viventi
non è interamente farina del mio sacco.
Io
ci ho messo del mio, rielaborando il tutto, modificando e aggiungendo
ma l'idea iniziale mi è venuta da un film – abbastanza recente
quanto misconosciuto – che ho avuto modo di apprezzare un paio di
mesi fa, quando è stato passato sulla TV generalista; il titolo in
oggetto è Fido
del
2006 che vi consiglio caldamente di vedere per avere un'idea più
precisa di cosa stiamo parlando e di dove (eventualmente) andremo a
parare con questa... scampagnata tra due dei generi più amati in
ambito ludico, letterario e cinematografico.
Alla
prossima!
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