domenica 21 gennaio 2024

Cosa sta succedendo? Ma soprattutto, lo possono fare?

Queste sono le pregunte che si sono affacciate prepotentemente al mio cervellino, dopo aver constatato l'improvvisa... resurrezione della vecchia, compianta e gloriosa GDW, almeno per quanto riguarda il mercato digitale/online.

Ma andiamo con ordine. 

Circa due settimane fa mi sono fatto partire un embolo ed ho acquistato una copia di riserva, diciamo così, del più classico tra i classici dei giochi post-apocalittici/militari: Twilight: 2000, nella prima - e per me irrinunciabile - edizione, quella del 1984.

In realtà, ero partito con l'idea di ri-acquisire il manuale di base della Seconda Edizione, quella prodotta quando a Miller, Smith & Co. era venuta la fregola di allinearsi alla moda - allora imperante - degli House Systems, cioè un unico set di regole universale da applicare ad ambientazioni e giochi diversi.

Buona come idea ma - purtroppo, alla luce dei fatti e dei sistemi pregressi adottati dalla ditta - decisamente fallimentare, tant'è che, di lì a poco, la GDW chiuse i battenti perché i loro nuovi prodotti evidentemente non tiravano.

Non voglio dilungarmi sul perché o il percome (magari analizzeremo la cosa in un altro post) quel che però è accaduto è che, a dieci, venti anni di distanza da quell'evento, c'è stata una vera e propria riscoperta di questi giochi, così snobbati all'epoca, tant'è che oggi gli originali, quando e se si trovano, comandano dei prezzi che, in confronto, l'antiquariato Louis XIV è economico.

Arriva il 2021 e viene data alle stampe una nuova edizione, da parte di una ditta con base in Svezia, da quel che mi è dato capire, proprio di Twilight: 2000. A differenza dell'immonda ciofeca uscita qualche anno fa e prontamente dimenticata (il famigerato Twilight: 2013), qui si è riscritto il gioco originale adottando l'house system del nuovo produttore ma adattando il background, sulla falsariga di quanto fece la Stellar Games con il suo AfterWars, con un approccio ucronico. 

Gli eventi successivi alla caduta del muro di Berlino non sono mai avvenuti, l'Unione Sovietica non è mai crollata ed alla fine si è arrivati alla fatidica resa dei conti con l'Occidente in quella che passerà alla storia come La Guerra del Crepuscolo - Twilight: 2000 per l'appunto.

Ora, con l'uscita del nuovo, ameno giochino - che conta già un discreto numero di espansioni e supplementi, sia hardcopy che digitali - uno si aspetterebbe un certo... rilassamento dei prezzi da parte dei fin troppi banditi che pascolano sul web e invece...

Invece, da una breve ricognizione sul notorio portale DriveThru, mi sono riapparsi davanti non solo i marchi della GDW ma tutta una serie di nuovi prodotti legati proprio alle franchise storiche del marchio, primo fra tutti, guarda un po', proprio T2K.

Ora è vero che buona parte del materiale è compatibile anche con la prima edizione ma la maggior parte dei supplementi è stata scritta con T2K Second Edition in mente ma tant'è...

Quel che però non si spiega, è come sia possibile che venga pubblicato del materiale ufficiale e per di più con il logo della defunta GDW. Cominciando seriamente a dubitare della mia sanità mentale, ho perciò cercato lumi a riguardo e NO: la GDW tecnicamente è schiattata nel 1996 e NON è stata resuscitata, per quanto è dato sapere.

Ma allora?

Per farla molto breve, alla fine me ne esco col più classico Uovo di Colombo: clicco direttamente sul logo per vedere dove mi porta: alla pagina ufficiale della FFE (Far Future Enterprises) di quella buona pasta (sì, rancida e muffa) di Marc Miller. Ora, sinceramente non so come funzioni il copyright negli States ma a quanto pare il buon - sì, arrosto con le patate - Miller è ancora detentore del marchio che ha cominciato a distribuire, come una specie di patente di idoneità a chiunque voglia proporre nuovo materiale per le classiche franchise oltreché licenziare ai vari Mongoose & compagnia bella, la produzione di nuovi giochi che si richiamano a quegli stessi titoli, come Traveller e Twilight: 2000, per l'appunto.

Dal momento che la GDW era composta, per quanto ne so, da quattro soci in pianta stabile, sinceramente non so quanto questo sia lecito, senza avere il placet degli altri tre ma questo non pare minimamente essere un problema per Miller.

Contenti loro...

A questo punto vi chiederete dov'è che voglio andare a parare ed è presto detto: visto il rinnovato interesse in questo classico e visto che il materiale - sia originale che nuovo, compreso il regolamento di base - è reperibile in formato digitale a prezzi abbastanza abbordabili, stavo pensando di riesumarlo e magari scrivere non solo qualche scenario ma soprattutto un assai necessario adeguamento del sistema di gioco che - pur essendo fluido e piuttosto lineare - presenta dei peccati originali che per me erano incomprensibili all'epoca, figuriamoci oggi.

Come sempre, vi invito a restare sintonizzati su questi canali e vediamo cosa ne verrà fuori nel prossimo futuro.


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