martedì 19 dicembre 2023

Weapons of Future Past: Erma EMP44


 L'arma oggetto di questo post è una dei più classici tra i what if, progettata dalla Ermawerke di Erfurt al culmine della Seconda Guerra Mondiale, quando i rovesci militari della Germania nazista in nord Africa e sul Fronte Orientale cominciarono a far affacciare negli alti comandi tedeschi l'idea che - con ogni probabilità - si sarebbe presto avuto bisogno di una nuova arma, riproducibile con il minimo delle materie prime disponibili e delle lavorazioni ma soprattutto a basso, anzi: bassissimo prezzo, da poter riprodurre, se necessario, in centinaia di migliaia ovvero in milioni di esemplari, per armare legioni di coscritti e di miliziani, sulla falsariga di quanto avevano fatto gli odiati sovietici con i loro moschetti automatici PPSh-41 e PPS-42/43.

Progettata nel 1942 o forse agli inizi del '43, la EMP 44 (Erma Maschinen Pistole 44, talvolta riportata anche come MPE 44) era una pistola mitragliatrice assolutamente convenzionale nel funzionamento - a massa battente/sfruttamento diretto dell'energia del rinculo - che sparava ad otturatore aperto per evitare il surriscaldamento, dal momento che poteva sparare solamente a raffica, realizzata pressoché integralmente con tubi di acciaio di bassa qualità e spessore uniforme, saldati/punzonati insieme, cui venivano aggiunti, sempre mediante saldatura/punzonatura, uno spegnifiamma/freno di bocca ed i ponticelli rialzati per il mirino e la tacca di mira - a foglia, regolabile e tarata per le distanze di 100, 200 e 300 metri - con quest'ultima che fungeva anche da rinforzo strutturale per il pozzetto di alimentazione dell'arma.

Quest'ultimo punto era una raffinatezza assolutamente inusuale, vista la tipologia ed il grado di rifinitura dell'arma, ripreso pari pari dalla fallimentare MP40/II: un doppio alloggiamento per due caricatori prismatici amovibili del tipo standard impiegato sulle pistole mitragliatrici Schmeisser: questa soluzione - realizzata per compensare la riserva di munizioni dei moschetti automatici russi PPSh con i loro caricatori a tamburo da 71 colpi - permetteva di avere due caricatori pronti all'uso, spostando semplicemente da sinistra a destra o viceversa il caricatore vuoto per allineare con la finestra di alimentazione quello pieno.

Come accennato più sopra, la EMP 44 era di una rozzezza al limite dell'imbarazzante e la sua rifinitura praticamente inesistente ma nonostante questo aveva degli innegabili vantaggi: funzionava, costava due spicci e poteva essere realizzata praticamente in qualunque officina meccanica dotata anche di attrezzature base in brevissimo tempo. Praticamente, la parte più complicata della lavorazione era la rigatura del pezzo di tubo che fungeva da canna e il componente più costoso era la molla operatrice/di recupero!

Nonostante i suoi pregi, l'arma fu comunque rigettata dalla Heereswaffenamt (l'ente di approvvigionamento delle forze armate tedesche) perché va bene che il disegno faceva parte del cosiddetto Primitiv-Waffen-Programm (cioè del Progetto per la realizzazione di Armi Primitive) ma a tutto c'è un limite ed evidentemente questo obbrobrio era troppo anche per questo.

Probabilmente ne furono realizzate solo poche decine o centinaia di esemplari a scopo di collaudo, dopodiché la EMP 44 scomparve nel nulla. Dunque perché dedicarci tutto questo tempo, vi chiederete?

Ma è ovvio: basta darle un'occhiata per capire come questo implemento di distruzione sia il mitra post-apocalittico per antonomasia: rozzo, economico, facilmente realizzabile con un minimo di manodopera e di attrezzature ed utilizzando materiali di recupero!

L'arma e le sue Specifiche

Quelle che seguono sono le specifiche reali della EMP/MPE 44, così come riportate nei sacri testi:

Tipologia: Pistola Mitragliatrice
Calibro: 9x19mm Parabellum
Lunghezza: 72 cm.
Lung. Canna: 25 cm.
Velocità Iniziale: 390 m/s (con pallottole da 8 gm/124 gr)
Energia Iniziale: 612 joules
Peso (scarica): 3,66 kg.
Peso (carica): 4,96 kg.
Portata efficace: 200 metri*
Funzionamento: a massa battente, a raffica ad otturatore aperto
Cadenza di Tiro: (pratica) 128 c/min; (ciclica) 5-600 c/min
Alimentazione: doppio caricatore prismatico amovibile bifilare della capacità di 32 cartucce cadauno
Peso del caricatore: 0,26 kg. (vuoto), 0,65 kg. (pieno) 

* a modestissimo parere dello scrivente, questo dato è molto ottimistico; realisticamente - per l'ergonomia dell'arma e la ridotta lunghezza della linea di mira - credo che un dato più realistico sia 75-100 metri.

...e le Specifiche di Gioco

Fin qui, l'oggetto reale. Vediamo ora come si possono applicare/convertire in ambito ludico, come sempre per i nostri sistemi di gioco/ambientazioni preferiti/e.

Resta inteso che un'arma del genere, come accennato sopra, può dare il meglio di sé in un'ambientazione prettamente post-apocalittica, ergo - ma stirando le cose parecchio - in uno scenario fantascientifico come ultima spiaggia per una cultura arretrata ovvero una che si ritrovi in una situazione di emergenza (o disperazione), a corto di mezzi più consoni o di capacità produttiva, per cui accenneremo qualcosa anche per Traveller/Cepheus Engine™ e Starships & Spacemen™.

Mutant Future

Lo ammetto: quando sono venuto a conoscenza dell'esistenza di questo ameno ordigno, la prima cosa cui ho pensato è stato di adattarlo immediatamente per Mutant Future™. Un'arma siffatta, infatti, rientra benissimo nella categoria delle armi da fuoco primitive/riscoperte, specialmente se usata per armare le orde mutanti di Ulthar.

Tra l'altro, come accennato poco sopra, le specifiche di MF possono essere tranquillamente applicate anche a S&S senza alcun problema, visto che - gittate a parte - i parametri sono pressoché sovrapponibili.

Resta inteso che queste armi saranno realizzazioni post-apocalittiche, di nuova fabbricazione, anziché reliquie come capita per la maggior parte delle altre armi da fuoco primitive/avanzate e che faranno uso delle munizioni da pistola automatica più prontamente disponibili/comuni.

Allo stesso modo, dal momento che l'idea alla base di questa arma è quella di sfruttare, per quanto possibile, accessori ed equipaggiamenti preesistenti, anche la capacità del caricatore non sarà quella dell'arma storica, visto che la stragrande maggioranza dei caricatori per le moderne pistole mitragliatrici sono da 30 colpi.

Tipo: Pistola Mitragliatrice
Grilletto: Automatico (2 attacchi/round)
Danno: 1d10 (cartucce per pistola automatica)
Gittata: 75 (normale)/150 (max)*
Caricatore: 30 colpi

* per S&S la gittata è: 50 (corta), 100 (media), 150 (lunga)

Morrow Project (G.O.R.E.)

Nel futuro post-apocalittico più gretto e realistico di MP, armi come questa potrebbero benissimo essere basate su disegni/modelli recuperati e messi in produzione da una qualsiasi delle varie entità/fazioni ostili al progetto, ergo, essere fabbricate proprio dai membri del progetto stesso per armare in modo rapido una milizia popolare per combattere contro le summenzionate fazioni.

In ogni caso, varranno le stesse considerazioni di cui sopra: economicità di produzione e di esercizio, il che vuol dire utilizzare - per esempio - le cartucce 9mm Para (come del resto nell'arma storica originale), che sono le più comuni in uso tra le squadre del Progetto ed i caricatori delle pistole mitragliatrici in uso (di solito le UZI, nella versione originale del gioco), nel qual caso le specifiche di gioco sarebbero le seguenti (fatto salvo che tutti gli altri dati sono quelli reali riportati sopra):

E-Factor: 9
Gittata Utile: 100 metri
Gittata Massima: 2012 metri
Caricatore: 2x 32 colpi
Ps. Caricatore: 0.22/0.62 kg. (vuoto/pieno)

per G.O.R.E.™ le specifiche sono invece le seguenti:

% base: 10%
Gittata base: 30
Danno: 1d10
Cap. caricatore: 32
Cadenza di Tiro: 20

Traveller Classic/Cepheus Engine

per Traveller™ ed il suo epigono moderno, potete usare le statistiche di combattimento e le tabelle per la comune Pistola Mitragliatrice (tanto, vista l'ampiezza degli intervalli delle gittate stiamo lì così come le statistiche di danno e penetrazione dipendono dalla munizione usata, non dall'arma).

Se proprio volete introdurre un grado di differenziazione, consiglio di imporre un modificatore di -2 (ovvero +1 livello di difficoltà) ai tiri effettuati a distanza da lunga/molto lunga per bersagli a distanze superiori ai 150 metri (es: gittata lunga - 50-150 m. -5/Diff., da 151-250+ -7/M.Diff.).

Note e considerazioni finali

Come dicevo più sopra, questa EMP/MPE 44 è stata una vera e propria scoperta, realizzata scorrendo uno dei miei sacri testi - nello specifico il volume Military Small Arms of the 20th Century, 7th Edition del compianto duo sir Ian V. Hogg/John Weeks - dove ho potuto apprendere le notizie tecnico-storiche di quest'arma misconosciuta, mentre le specifiche puntuali sono tratte dall'impagabile pagina web The Armory di Kevin Dockery, che sentitamente ringrazio.

Per non allungare troppo il brodo, ho preso le informazioni così com'erano e le ho adattate ma vista la tipologia dell'ordigno di cui stiamo parlando, niente vieta di adattarlo piuttosto ad un calibro oltre al classico 9x19mm Parabellum; l'importante è che
a) si tratti comunque di una cartuccia da pistola del tipo scanalato/senza orlo (le più consone all'uso in un'arma automatica) e che
b) non si scelga di usare una cartuccia di grande potenza, come quelle dell'ultima generazione che si stanno affacciando in questi anni sul mercato, semplicemente perché - entro determinati parametri di energia/pressione - un ordigno raffazzonato come questo può tranquillamente funzionare mentre per utilizzare munizionamento decisamente più performante occorrono materiali di un certo pregio e componenti irrobustiti in proporzione, cosa che richiede soluzioni tecnologiche ben al di là del semplice sfruttamento del rinculo con chiusura labile, così come sfruttato da questa arma.

Anche per oggi con questo abbiamo finito, che il massacro abbia inizio!☠☠☠

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