martedì 13 marzo 2018

Le armi Gauss, queste sconosciute… una rettifica per Mutant Future™

Nelle mie recenti elucubrazioni per rinverdire i fasti e rimpinguare l’arsenale del nostro gioco di ruolo fantasy/post-apocalittico preferito, mi è caduto l’occhio su una sesquipedale castroneria evidentemente sfuggita a Daniel Proctor & soci, che l’hanno reiterata in ogni nuova edizione di Mutant Future.

Il marchiano errore di cui sopra riguarda una classe/tipologia di arma high-tech : le armi Gauss (o ad accelerazione/impulso magnetico che dir si voglia).
Questo genere di armi, appartengono infatti alla categoria delle armi balistiche – che fanno cioè affidamento sull’energia cinetica prodotta dal lancio di un proiettile fisico sul bersaglio – ancorché alimentate ad energia elettrica anziché da una reazione chimica, come avviene invece nelle armi moderne convenzionali.

Dov’è l’errore, chiederete voi? Semplice: nel manuale di base non viene riportata da alcuna parte la capacità del caricatore ergo il numero di colpi disponibili ma semplicemente – al pari delle altre armi hi-tech ad energia diretta – il numero di attacchi/cariche che è possibile ottenere da una data tipologia di batteria, il che è assurdo, perché le munizioni delle armi Gauss (così come descritte anche nel manuale di Mutant Future) sono delle “schegge” di metallo ad alta densità accelerate da impulsi di energia elettromagnetica, dei dardi o flechettes insomma, roba fisica e non fasci più o meno coerenti di particelle e/o fotoni.

Da qui l’esigenza di chiarire le cose, perché se anche sarebbe possibile avere un’arma con una doppia alimentazione (cioè: batteria + serbatoio per le munizioni) mi sembra alquanto improbabile che una soluzione del genere potrebbe essere mai considerata viabile per un’arma individuale per la fanteria (e tali erano le armi Gauss nel mondo pre-caduta) perché sarebbe un incubo logistico.

Diciamo comunque di voler restare fedeli all’impostazione originale di Proctor e consentire anche alle armi Gauss di poter utilizzare una fonte di alimentazione esterna come le batterie da cintura e a zaino, c’è inoltre un altro punto da considerare, ed è l’assoluta inefficienza delle armi Gauss così come sono presentate nel volume, in quanto la corrente necessaria per generare un raggio laser ad alta energia e quella per accelerare una scheggia di metallo non sono assolutamente paragonabili, specialmente a parità di batteria.
Quindi, se stabiliamo che un’arma ad energia diretta ottiene 10 colpi/scariche da una power clip, un’arma Gauss dovrebbe poter ottenere i3, 5 o 10 volte il numero dei colpi dalla stessa batteria.

Per questa ragione, ho ritenuto opportuno modificare le statistiche delle armi Gauss semplicemente moltiplicando x10 il numero di colpi che è possibile “spremere” da ogni batteria, introducendo però la statistica della capacità del caricatore di ogni arma, che per gusto della semplificazione stabiliremo in 100 freccette/schegge per pacchetto caricatore per un peso di circa 0,3 kg/cad.

Le nuove specifiche per le armi Gauss divengono perciò:

Arma                          pistola    pst.mitra    fucile     fucile auto
Danno                           2D6          2D6         3D6          3D6
Tipo grilletto                Normale      auto      normale       auto
Gittata Normale/Max.      45/90       45/90      90/180     120/240
Peso                              1,8           1,8         5,44          4,5
Batteria ---------------------------clip/da cintura/a zaino-----------------
Colpi/Batteria1 -----------------------100/250/500------------------------

1 più 0,3 kg di pacchetto caricatore da 100 dardi

Nota: a differenza dei miei articoli precedenti, ho deciso di adottare il Sistema Metrico Internazionale per quanto riguarda pesi e distanze, che sono quindi espressi in metri e in chilogrammi vista anche la platea potenziale cui mi rivolgo, che non credo sia molto avvezza alle misure Imperiali che solo gli anglosassoni (e nemmeno tutti!) si ostinano ancora ad utilizzare.


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