Nelle
mie recenti elucubrazioni per rinverdire i fasti e rimpinguare
l’arsenale del nostro gioco di ruolo fantasy/post-apocalittico
preferito, mi è caduto l’occhio su una sesquipedale castroneria
evidentemente sfuggita a Daniel Proctor & soci, che l’hanno
reiterata in ogni nuova edizione di Mutant Future™.
Il
marchiano errore di cui sopra riguarda una classe/tipologia di arma
high-tech : le armi Gauss (o ad accelerazione/impulso magnetico che
dir si voglia).
Questo
genere di armi, appartengono infatti alla categoria delle armi
balistiche
– che fanno cioè affidamento sull’energia cinetica prodotta dal
lancio di un proiettile
fisico
sul bersaglio – ancorché alimentate ad energia elettrica anziché
da una reazione chimica, come avviene invece nelle armi moderne
convenzionali.
Dov’è
l’errore, chiederete voi? Semplice: nel manuale di base non viene
riportata da alcuna parte la capacità
del caricatore
ergo il numero di
colpi disponibili
ma semplicemente – al pari delle altre armi hi-tech ad energia
diretta
– il numero di attacchi/cariche che è possibile ottenere da una
data tipologia di batteria,
il che è assurdo, perché le munizioni delle armi Gauss (così come
descritte anche
nel manuale di Mutant Future™)
sono delle “schegge” di metallo ad alta densità accelerate da
impulsi di energia elettromagnetica, dei dardi o flechettes insomma,
roba fisica
e non fasci più o meno coerenti di particelle e/o fotoni.
Da
qui l’esigenza di chiarire le cose, perché se anche sarebbe
possibile avere un’arma con una doppia
alimentazione
(cioè: batteria + serbatoio per le munizioni) mi sembra alquanto
improbabile che una soluzione del genere potrebbe essere mai
considerata viabile per un’arma
individuale
per la fanteria (e tali erano le armi Gauss nel mondo pre-caduta)
perché sarebbe un incubo logistico.
Diciamo
comunque di voler restare fedeli all’impostazione originale di
Proctor e consentire anche
alle armi Gauss di poter utilizzare una fonte di alimentazione
esterna
come le batterie da cintura e a zaino, c’è inoltre un altro punto
da considerare, ed è l’assoluta inefficienza
delle
armi Gauss così come sono presentate nel volume, in quanto la
corrente necessaria per generare un raggio laser ad alta energia e
quella per accelerare una scheggia di metallo non sono assolutamente
paragonabili, specialmente a parità di batteria.
Quindi,
se stabiliamo che un’arma ad energia diretta ottiene 10
colpi/scariche da una power
clip, un’arma
Gauss dovrebbe poter ottenere i3, 5 o 10 volte il numero dei colpi
dalla stessa batteria.
Per
questa ragione, ho ritenuto opportuno modificare le statistiche delle
armi Gauss semplicemente moltiplicando
x10 il
numero di colpi che è possibile “spremere” da ogni batteria,
introducendo però la statistica della capacità
del caricatore
di ogni arma, che per gusto della semplificazione stabiliremo in 100
freccette/schegge
per pacchetto
caricatore
per un peso di circa 0,3
kg/cad.
Le
nuove specifiche per le armi Gauss divengono perciò:
Arma pistola pst.mitra fucile fucile
auto
Danno 2D6 2D6 3D6 3D6
Tipo
grilletto Normale auto normale auto
Gittata
Normale/Max. 45/90 45/90 90/180 120/240
Peso 1,8 1,8 5,44 4,5
Batteria ---------------------------clip/da
cintura/a zaino-----------------
Colpi/Batteria1 -----------------------100/250/500------------------------
1
più
0,3 kg di pacchetto caricatore da 100 dardi
Nota:
a differenza dei miei articoli precedenti, ho deciso di adottare il
Sistema Metrico Internazionale per quanto riguarda pesi e distanze,
che sono quindi espressi in metri
e
in chilogrammi
vista
anche la platea potenziale cui mi rivolgo, che non credo sia molto
avvezza alle misure Imperiali che solo gli anglosassoni (e nemmeno
tutti!) si ostinano ancora ad utilizzare.
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