venerdì 26 agosto 2016

Mauser, Luger e gli altri… (The Armory per Call of Chtulhu™)



Dopo la prima incursione nel campo delle pistole semiautomatiche marcate Browning, passiamo ad esaminare il resto del panorama, per quanto riguarda la stessa categoria di armi proveniente però da altre fonti.

Forse non tutti sanno che la prima arma semiautomatica commercialmente di successo fu realizzata da Hugo Borchardt (un tedesco naturalizzato americano) nel 1893, prodotta dalla Ludwig Loewe & Co. in quel di Berlino.
Si trattava di un’arma massiccia e ingombrante, che sparava una peculiare cartuccia a collo di bottiglia scanalata calibro 7,63mm che divenne la base per cartucce similari successive di grande potenza, come la 7,63mm Mauser e la 7,65mm Parabellum di George Luger, che fu allievo del Borchardt ma che superò di gran lunga il maestro, grazie alla realizzazione della celeberrima pistola Parabellum ovvero P-08 dall’anno d’adozione ufficiale presso l’Esercito Imperiale tedesco.

Di queste tre armi, soprattutto le ultime due ebbero grandissima diffusione in tutto il mondo e vennero realizzate in una serie di modelli varianti che però, in definitiva, sono modifiche minori delle armi-base, perciò analizzeremo in questo post solo i modelli “originali”.

Fabbricata a partire dal 1896 fino al 1937, la pistola semiautomatica Mauser C-96 fu realizzata (o per meglio dire, copiata e non necessariamente su licenza) anche in Spagna ed in Cina.
Si tratta di un’arma robusta, pesante, caratterizzata da una configurazione peculiare, con la lunga canna esposta e il serbatoio – integrale all’arma e inamovibile – posto davanti alla guardia del grilletto.

Per il caricamento ci si avvale di lastrine (tipicamente Mauser) da 10 cartucce, inserite nell’otturatore aperto; le cartucce vengono inserite nel serbatoio con il pollice, dopodiché la lastrina viene scartata quando l’otturatore va in chiusura, azione che fa si che la prima cartuccia venga contestualmente inserita in canna, rendendo l’arma pronta al fuoco.

Di quest’arma furono prodotte numerose versioni, principalmente nel calibro nativo 7,63x25mm ma per l’esportazione la Mauser produsse anche modelli camerati per la cartuccia 9mm Mauser Export una cartuccia di grande potenza, oggi desueta.
Durante la Prima Guerra Mondiale, l’esercito imperiale, in nome della standardizzazione, fece produrre e/o modificare un certo numero di pistole Mauser perché impiegassero la cartuccia standard 9mm Parabellum; le armi così modificate hanno inciso sul calcio un grande numero 9 dipinto di rosso, per evitare che qualcuno inavvertitamente vi caricasse le 7,63mm Mauser.

Come gran parte delle pistole semiautomatiche di fine XIX secolo, la Mauser era dotata di un calciolo-fondina amovibile di legno e cuoio, che si incastrava nel calcio della pistola e la trasformava in una specie di carabina semiautomatica, molto utile per il tiro mirato a lunga distanza.
Venendo alle specifiche dell’arma, sono le seguenti:

lunghezza: 295 mm
canna: 140 mm
peso: 1,05 kg
cap. caricatore: 6 o 10 cartucce caricatore integrale inamovibile

mentre le statistiche di gioco sono le seguenti:

calibro:                              Colpi/round:    Danno:    Gittata*:    Malf.:
7,63x25mm                                2                 1d10             25              99
9mm Mauser Export                 1                1d10+1          25              98

nel 1912 apparve il modello “definitivo” della Mauser, la pistola M1912 la più utilizzata durante e dopo la Grande Guerra; le specifiche e le statistiche di gioco sono identiche al modello precedente, se non per il peso (1,25 kg.) e l’introduzione di caricatori amovibili a scatola.
A questo modello appartiene la famosa modifica numero 9 in calibro 9x19mm Parabellum, che ha le seguenti statistiche:

calibro: 9x19mm Parabellum
colpi/round: 3
danno: 1d10
gittata*: 20
malf.: 99
munizioni: 6, 10 o 20 colpi (anche in 7,63mm Mauser)

*con il calciolo/fondina montato la gittata diventa 50; il calciolo/fondina pesa – staccato – 0,45 kg. circa.

Veniamo ora all’altra, grande concorrente, la celeberrima Pistole Parabellum 1908, la prima arma ad adoperare la – oggi ubiquitaria – cartuccia 9x19mm Parabellum dalla quale l’arma prese la sua denominazione ufficiale.
Progettata da Georg Luger alla fine del XIX secolo, vide la luce con il primo modello nel 1900, camerata per la cartuccia 7,65x21 Parabellum, munizione progettata da Luger derivandola dalla originaria 7,63mm di Borchardt; come questa, la 7,65mm è una cartuccia scanalata a collo di bottiglia, più corta di 4mm rispetto alla cartuccia “madre” ma con una carica di lancio che la rese (per i tempi) piuttosto potente (anche se non ai livelli della 7,63x25mm Mauser).
Questa combinazione arma/munizione ebbe larga diffusione e fu adottata da svariati eserciti europei, il primo tra i quali fu quello svizzero, mentre in Germania fu adottata – con una canna leggermente più lunga – dalla Marina Imperiale, nel 1904, come Pistole 04 o P-04 per brevità.

Introdotta nel 1902 la cartuccia 9x19mm, ottenuta per allargamento del colletto della 7,65mm così da ottenere un bossolo scanalato dritto, con la contemporanea riduzione di 2mm della lunghezza del bossolo, Luger passò a modificare la sua pistola perché potesse sparare questa nuova munizione.

Seguendo l’esempio del suo maestro (Hugo Borchardt) Georg Luger modificò ed adattò il sistema di funzionamento a corto rinculo con apertura ritardata “a ginocchiello” della C-93 di Borchard, rendendolo però più funzionale e meno ingombrante, mentre il caricatore, amovibile, era inserito nel calcio della pistola, nella posizione oggi consueta.

La “nuova” pistola fu adottata dall’Esercito Imperiale tedesco nel 1908 ed ottenne la designazione P-08 dall’anno di adozione.
Come buona parte delle prime pistole semiautomatiche, anche la Luger poteva essere dotata di calciolo/fondina amovibile e durante la Grande Guerra ne venne prodotta una speciale versione a canna lunga, denominata Luger “Artiglieria” in dotazione principalmente ai sottufficiali di artiglieria e ai distaccamenti di mitraglieri, salvo poi diventare nell’ultimo anno di guerra dotazione standard per le Sturmtruppen negli assalti alle trincee avversarie.

Luger "Lange" o "Artillerie" 08 a canna lunga con calciolo/fondina
montato e caricatore "a chiocciola" da 32 colpi.
Per questo modello in particolare, fu sviluppato il famigerato caricatore a chiocciola funzionante ad orologeria e contenente ben 32 cartucce, che poteva però essere usato con qualunque modello di Luger in 9mm Parabellum.

Le specifiche per i 3 modelli principali della pistola Luger sono:

                        P-08 (Esercito)    P-04/06 (Marina)    “Lange/Artillerie” 08

lunghezza:            223mm                   267mm                             315mm
canna:                   102mm                   152mm                             203mm
peso:                       0,87 kg.                   0,96 kg.                          1,05 kg.
caricatore: amovibile, monofilare con capacità di 8 colpi, in alternativa, caricatore “a chiocciola” da 32 colpi.

Le statistiche di gioco sono le seguenti:

calibro:                         colpi/round:   danno:    gittata1:     malf.2:
7,65mm Parabellum            3               1d8+1          20                99
9mm Parabellum                 3               1d10            20                99

1 tutti i modelli eccetto quello “artiglieria” che è 25, col calciolo/fondina agganciato, la gittata radoppia (40/50);

2 la Luger è di costruzione eccellente ma con tolleranze strettissime: la percentuale di malfunzionamento si riferisce ad una pistola in ottime condizioni di manutenzione; in caso di arma negletta o sporca, scende di ben 5 punti (94).

nota: le specifiche di cui sopra fanno riferimento ai modelli militari di Luger e/o di Mauser, di cui – nel periodo in oggetto ne Il Richiamo di Chtuhlu – c’è grande abbondanza sul mercato in quanto surplus di guerra ovvero souvenir riportati dai soldati al ritorno dal fronte.

Molto diffusi sul mercato erano i modelli civili, dei quali sono molto più comuni quelli in calibro 7,63x25mm e 9mm Mauser Export (più rari) per la Mauser ovvero in 7,65x21mm Parabellum per la Luger, che ha anche la canna più lunga (127mm) rispetto al modello militare standard; i modelli civili inoltre non sono dotati normalmente di attacchi per il calciolo/fondina, giusto per precisare.

Sperando, come sempre, di aver fatto cosa gradita, vi do appuntamento al prossimo articolo per integrare ed ampliare l’arsenale a disposizione dei vostri intrepidi investigatori.


Nessun commento:

Posta un commento