Non so voi, ma
personalmente ho sempre provato un certo fastidio per le cosiddette
armi generiche, cioè quelle
categorizzazioni per grandi (o grandissime) linee degli arsenali
disponibili che un tempo erano
un caposaldo di tutti i giochi di ruolo, specie per quelli che oggi
sono dei classici.
Uno
di questi, ancora oggi ai primi posti nel gradimento del grande
pubblico, nonostante i 35 anni di vita, è Call of
Cthulhu™
il capolavoro della Chaosium
scritto
da Sandy
Petersen
e soci.
A
quel tempo non era in uso l'abitudine di realizzare liste di
equipaggiamenti degne di questo nome, forse perché ci si concentrava
più sull'atmosfera che non sugli... eventi mondani come esplorazioni
e scontri a fuoco; eppure, alla fine della fiera, vuoi o non vuoi,
prima o poi si finiva per arrivare alle mani con mostri,
mostriciattoli, creature varie e soprattutto con i perniciosi bipedi
che infestano questa valle di lacrime e se è vero – com'è vero –
che contro i pezzi grossi del pantheon chtuloide c'è poco che una
pistola, un fucile (o anche un cannone!) possa fare, per tutto il
resto, MasterCard ci insegna, bastavano e avanzavano gli orpelli e
gli implementi con i quali i nostri intrepidi investigatori si
attrezzavano.
Solo
che la lista di questi implementi, anche se col tempo si è in
qualche modo estesa e modernizzata – specie con l'introduzione del
setting moderno/contemporaneo
del
gioco (Cthulhu
'90 e
successivi, per capirci) – è sempre rimasta piuttosto... fumosa,
dando adito, più spesso che no, a situazioni al limite della
castroneria, con aberrazioni del tipo “cannone da 75 francese
montato su pick-up nelle ridenti campagne inglesi” ovvero
anacronismi del tipo “pistola mitragliatrice UZI e fucile da guerra
FAL negli anni '20” oppure “moschetto automatico Thompson
generosamente concesso nell'Inghilterra vittoriana”.
È
vero che, con le successive edizioni del gioco, a scanso di equivoci e con buona pace della crassa ignoranza di... talune frange di giocatori, si è cercato di
mettere un punto fermo ai casi più eclatanti, indicando chiaramente
(più o meno) in quali periodi storici una certa arma potesse essere
disponibile e usata ma la genericità delle caratteristiche riportate
fa si che, di quando in quando, il problema torni a presentarsi.
Per
fare un esempio tra i più banali, nel manuale di base viene
riportato che una pistola automatica
calibro
9mm (che a questo punto possiamo solo intuire trattarsi di una 9x19mm
Parabellum) ha un caricatore da 17
(!) colpi,
così come una similare in calibro .32 o 7,65mm (anche qui, possiamo
solo immaginare
si
tratti di una .32 ACP o 7,65mm Browning che dir si voglia) ne avrebbe
8... peccato che, perché si arrivasse ad una simile capacità per le
pistole calibro 9 (le cosiddette wondernines)
si siano dovuti attendere gli anni 70, così come per le meno capaci pistole
di piccolo calibro, 8 colpi erano il top della linea fino agli anni
'50, dopodiché le capacità dei caricatori sono pressoché
raddoppiate.
Questioni
di lana caprina?
Forse
si... e forse no, sicché ho deciso di presentare un piccolo
arsenale, sulla falsariga del celebre (ed oggi pressoché
introvabile) The
Armory di
Kevin
Dockery,
una personale versione di questo volume dedicata esclusivamente al
Basic
System della
Chaosium, più nello specifico, alla versione classica
di
Call
of Cthulhu™ quella
ambientata negli anni '20 e '30 del XX secolo dei racconti del
Solitario
di Providence (cioè
di H.P. Lovecraft).
Nei
prossimi post, grazie al summenzionato The
Armory e
ad una mezza dozzina di altri testi (assolutamente non
di
carattere ludico, ci mancherebbe altro) estrapolando ed adattando,
dove serve, statistiche e caratteristiche di gioco, vi presenterò un
piccolo catalogo (tutt'altro che comprensivo, ovviamente, altrimenti
non basterebbe un volume dell'Enciclopedia Britannica) di armi da
fuoco portatili
in uso nel periodo 1900-1925 (di solito il periodo clou delle
avventure Lovecraftiane) con tanto di data di produzione per non
sbagliarsi.
Credo
sarà interessante scoprire come tante cose, che oggi diamo per
scontate, fossero tutt'altro che tali al volgere del secolo scorso,
così come le abitudini e le preferenze della gente del tempo erano
assai diverse rispetto alle nostre.
Stay
tuned for more...
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