Concepito
all’apice della Seconda Guerra di Successione come alternativa low
cost a bassa tecnologia ai sistemi di artiglieria campale più
tecnologicamente avanzati, lo Hornisse (Calabrone)
è un semovente basato sul telaio di un autocarro da trasporto
pesante della Gienah Automotive,
oggi uno dei maggiori, se non il più importante, produttore di
veicoli civili e commerciali di tutto il Commonwealth della Lira.
Pressati
dalle pesantissime perdite di materiali a causa della brutale
offensiva dell’Unione di Draco su Hesperus II e a causa delle
immani devastazioni subite in termini di capacità produttiva
generale ad alta tecnologia, l’Alto Comando delle LCAF (Forze
Armate del Commonwealth della Lira) approcciò la (allora) nuova e
rampante compagnia per fornire un’alternativa a basso costo e
soprattutto a (relativamente) bassa tecnologia, per rimpinguare le
esauste batterie di artiglieria campale.
La
risposta della Gienah fu la conversione del loro best
seller ad uso industriale, il
Goliath, in semovente
blindato armato con il più basico (e quindi economico)
dei lanciamissili multipli, abbondantemente già in uso sui veicoli e
sui ‘mech della LCAF: una versione, modificata, del Coventry
StarLight della Coventry Metal
Works.
L’imponente
autocarro ben si prestava, secondo lo staff tecnico della Gienah,
allo scopo: un 8x8 ad uso minerario/industriale a propulsione
convenzionale ed alta capacità di carico, sarebbe bastato installare
sul telaio una cabina corazzata, con i lanciamissili gemelli (e
relativo meccanismo di ricarica automatica) al posto del pianale di
carico, il tutto alloggiato in una sovrastruttura corazzata.
Dal momento che “economia” era la parola d’ordine, per il nuovo
veicolo non erano previsti sofisticati sistemi di puntamento e di
navigazione; la dotazione di sensori era quanto di più basico (per
il XXIX secolo) si potesse immaginare: un semplice GPS e un datalink
per la ricezione dei dati di puntamento dal comando di
batteria/battaglione, oltre all’equipaggiamento radio standard.
Quasi come ripensamento, poco prima che il prototipo venisse
presentato, i tecnici della Gienah aggiunsero una mitragliatrice,
installata sulla cabina corazzata, per l’autodifesa ravvicinata e
antiaerea, modifica che fu approvata dallo Stato Maggiore della LCAF.
Dopo
un (breve) periodo di prove sul campo, la produzione del
Langstreckenraketenwerfer auf 10 Tonnen gepanzertem
Lastkraftwagen (secondo la
denominazione ufficiale Steiner) SfRw-10 fu
avviata su larga scala negli stabilimenti della neonata Gienah Combat
Vehicles, la divisione militare della Gienah Automotive.
Trattandosi
di un veicolo d’artiglieria, il nuovo veicolo venne assegnato ai
battaglioni di artiglieria semovente delle brigate meccanizzate
convenzionali della LCAF, dove venne accolto con qualche perplessità,
specialmente dai militari veterani ma la sua considerevole potenza di
fuoco, l’elevata mobilità, la facilità di manutenzione e
soprattutto l’affidabilità del mezzo presto si guadagnarono la
fiducia degli equipaggi, che battezzarono ufficialmente il veicolo
“Hornisse”
dal forte ronzio dei missili
al momento del lancio.
Impiego operativo.
Trattandosi di un semovente d’artiglieria,
l’Hornisse è inquadrato in batterie
composte su 6 pezzi che fanno riferimento, per i rilevamenti ed i
dati di punteria, sull’ausilio di apposite lance da
ricognizione che ritrasmettono i dati pertinenti al Posto Comando
(semovente) di Batteria, che via datalink li
invia ai singoli veicoli, dopodiché sono gli equipaggi dei mezzi
stessi che si occupano delle operazioni di puntamento, preparazione e
lancio.
Ogni veicolo è
dotato di un equipaggio di 4 elementi: capocarro, conducente e due
operatori dei sistemi.
I sistemi di
bordo, per quanto primitivi
sono comunque tutti automatizzati ma sono comunque presenti sistemi
di back-up manuale d’emergenza per il puntamento e la ricarica dei
lanciamissili.
Il sistema può
anche operare indipendentemente dal comando di batteria (anche se
l’impiego “in solitaria” è fortemente sconsigliato dalla
dottrina tattica vigente) come una specie di lanciarazzi
d’assalto ma gli equipaggi
devono tenere ben presente che l’Hornisse non
è un carro armato ed impiegarlo come tale sul moderno campo di
battaglia, specialmente se in presenza di contrasto nemico con mezzi
corazzati e/o Battlemech equivale ad un suicidio annunciato.
Questo
non ha però impedito a numerosi equipaggi, nel corso della lunga
storia del mezzo, di operare sul campo come sostituto
carro armato,
specialmente parte delle milizie planetarie e/o nelle svariate
operazioni di resistenza partigiana sui mondi invasi/occupati,
talvolta anche con notevoli risultati, perché l’Hornisse ben si
presta alle operazioni “indipendenti” grazie alla sua notevole
affidabilità meccanica ed ai bassissimi requisiti di manutenzione.
Equipaggi ed imprese notevoli.
Trattandosi, come già detto, di un veicolo
militare ma non di un mezzo da combattimento corazzato tout-court,
nonostante l’impiego massivo, specialmente da parte della LCAF
prima e della Lega dei Mondi Liberi poi
(con la quale la Gienah ha sempre avuto forti legami commerciali),
non si può dire che l’Hornisse abbia un palma res di
cui parlare anche se c’è stato un caso notevole in cui l’impiego
di questo autocarro corazzato ha fatto la differenza: l’azione su
Ling (Lega
dei Mondi Liberi) durante la Terza
Guerra di Successione del
2987, dove la 507a
batteria del 17o
Reggimento di Artiglieria Campale,
aggregato al notorio 6o
Guardie della Lira, ingaggiò elementi avanzanti dei difensori Marik
facendo da schermo durante il ripiegamento delle forze Steiner dal
pianeta.
Anche
se l’intera batteria andò persa, inflissero tante e tali perdite
sulle lance di
‘mech Marik (compreso, si narra, un Atlas
(!),
centrato da una fortunata salva di razzi sull’abitacolo del pilota)
che questi persero lo slancio, permettendo al Sesto di ritirarsi
senza colpo ferire da Ling.
La
507/17 ricevette la decorazione “Pour
le Merit”
(postuma) decorazione che – circa 2 anni dopo – venne reclamata
dai sopravvissuti, i quali, sfuggiti alla cattura ed datisi alla
macchia, solo dopo una vera e propria odissea riuscirono a rientrare
nei domini degli Steiner.
Uno di questi veicoli si chiamava per l'appunto Hornisse (Calabrone) ed era un semovente anticarro ottenuto montando un cannone anticarro da 88mm sullo scafo di un Panzer IV, mentre un altro di questi veicoli: il Panzerwerfer 42 auf Maultier - che si è tradotto nel veicolo che presento in queste pagine. Si trattava di un lanciarazzi semovente ottenuto installando il Nebelwerfer-41 (un lanciarazzi pesante campale da 150mm) sullo scafo dell'autocarro semicingolato Opel Maultier, dotando quest'ultimo di una cabina corazzata per la protezione dell'equipaggio.
Sinceramente, mi pare che il nome di Calabrone si addica più al sibilo ronzante di una salva di razzi che al rombo di una cannonata e così ho preso il nome del primo e le caratteristiche del secondo e il gioco è fatto!
Parlando delle specifiche di gioco, come potrete notare dalle schede allegate, si tratta di un veicolo assolutamente convenzionale, un veicolo ruotato 8x8 con una corazzatura leggera ed armato con due LRM-10 montati in torretta.
Sopra la cabina del mezzo (sulla parte anteriore) è installata una MG standard; l'unica concessione rispetto alle regole standard di gioco è che quest'arma, anche se tecnicamente è installata in posizione anteriore, può far fuoco su 180° e verso l'alto, quale arma contraerea.
Ovviamente si tratta di una house rule e come tale potete farne quel che volete; non è comunque utilizzabile come arma a/a in una partita di torneo, ecco.
Il veicolo può ovviamente attaccare per conto proprio come un qualunque mezzo corazzato di Battletech™ ma viste le sue caratteristiche, è più efficace se utilizzato in batterie che concertano (e concentrano!) il tiro dei lanciamissili su bersagli posizionati a distanza medio-lunga, in quanto la loro protezione è sufficiente a reggere al massimo un paio di colpi portati con un'arma di medio calibro ed il loro punto di forza è la potenza di fuoco a lunga gittata conferita dagli LRM-10, mentre la MG può servire giusto per coprire il gap tra la gittata minima dei lanciamissili e quella massima della mitragliatrice e comunque in prevalenza contro attacchi di fanteria, dove la sua efficacia è massima.
Detto questo, spero vi divertiate ad esplorare le possibilità che questo "semplice" mezzo può offrire, particolarmente in uno scenario misto, perché contro una forza di soli battlemech a meno di operare secondo una stretta dottrina tattica, questi grossi autocarri blindati sono carne da cannone!
SfWr-10 Hornisse Record Sheet, SfWr-10 Hornisse Tech Readout
Regole di gioco e Note del progettista.
L'idea di un semovente "d'assalto" mi è nata da una mia recente peregrinazione sui sacri testi che conservo nella Fortezza della Solitudine in questo caso specifico riguardanti i mezzi corazzati della Seconda Guerra Mondiale, dove, particolarmente da parte tedesca, fu tutto un proliferare - in maniera non dissimile all'andamento "storico" delle Guerre di Successione di Battletech™ - di espedienti campali per adattare o recuperare veicoli ed armamenti altrimenti obsolescenti o catturati, per renderli in grado di operare nuovamente in prima linea.Uno di questi veicoli si chiamava per l'appunto Hornisse (Calabrone) ed era un semovente anticarro ottenuto montando un cannone anticarro da 88mm sullo scafo di un Panzer IV, mentre un altro di questi veicoli: il Panzerwerfer 42 auf Maultier - che si è tradotto nel veicolo che presento in queste pagine. Si trattava di un lanciarazzi semovente ottenuto installando il Nebelwerfer-41 (un lanciarazzi pesante campale da 150mm) sullo scafo dell'autocarro semicingolato Opel Maultier, dotando quest'ultimo di una cabina corazzata per la protezione dell'equipaggio.
Sinceramente, mi pare che il nome di Calabrone si addica più al sibilo ronzante di una salva di razzi che al rombo di una cannonata e così ho preso il nome del primo e le caratteristiche del secondo e il gioco è fatto!
Parlando delle specifiche di gioco, come potrete notare dalle schede allegate, si tratta di un veicolo assolutamente convenzionale, un veicolo ruotato 8x8 con una corazzatura leggera ed armato con due LRM-10 montati in torretta.
Sopra la cabina del mezzo (sulla parte anteriore) è installata una MG standard; l'unica concessione rispetto alle regole standard di gioco è che quest'arma, anche se tecnicamente è installata in posizione anteriore, può far fuoco su 180° e verso l'alto, quale arma contraerea.
Ovviamente si tratta di una house rule e come tale potete farne quel che volete; non è comunque utilizzabile come arma a/a in una partita di torneo, ecco.
Il veicolo può ovviamente attaccare per conto proprio come un qualunque mezzo corazzato di Battletech™ ma viste le sue caratteristiche, è più efficace se utilizzato in batterie che concertano (e concentrano!) il tiro dei lanciamissili su bersagli posizionati a distanza medio-lunga, in quanto la loro protezione è sufficiente a reggere al massimo un paio di colpi portati con un'arma di medio calibro ed il loro punto di forza è la potenza di fuoco a lunga gittata conferita dagli LRM-10, mentre la MG può servire giusto per coprire il gap tra la gittata minima dei lanciamissili e quella massima della mitragliatrice e comunque in prevalenza contro attacchi di fanteria, dove la sua efficacia è massima.
Detto questo, spero vi divertiate ad esplorare le possibilità che questo "semplice" mezzo può offrire, particolarmente in uno scenario misto, perché contro una forza di soli battlemech a meno di operare secondo una stretta dottrina tattica, questi grossi autocarri blindati sono carne da cannone!
SfWr-10 Hornisse Record Sheet, SfWr-10 Hornisse Tech Readout