È passato qualche tempo da che i
personaggi hanno avuto a che fare con Atirsagne (Omicron
Tauri) VI,
meglio noto presso gli equipaggi della Flotta Stellare come
Zombieworld
a causa delle... peculiari caratteristiche planetarie, che fanno si
che gli abitanti autoctoni del pianeta risorgano
come
morti viventi
dopo la loro dipartita.
Per
questo motivo – oltre che per l'atteggiamento estremamente xenofobo
della popolazione – il mondo è sotto quarantena
da
parte della Confederazione e classificato rigidamente come Classe
R.
Arriva
quindi come il classico fulmine a ciel sereno la richiesta dall'Alto
Comando della Flotta Stellare di dirottare la crociera dell'astronave
sulla quale i personaggi stanno attualmente prestando servizio verso
la Base Stellare
T,
nel settore del Toro, per un briefing urgentissimo riguardante una
missione di emergenza proprio su Atirsagne
VI.
Il
personale della nuova stazione di ricerca dell'Istituto Superiore di
Xenologia, una stazione spaziale in orbita attorno alla gassosa
gigante Atirsagne VII, in luogo del vecchio avamposto distrutto
durante un'incursione Zanghid, ha infatti allertato la Flotta
Stellare della presenza, nello spazio circostante Atirsagne VI, di un
velivolo sconosciuto dotato di propulsione
nucleare,
apparentemente decollato dalla superficie planetaria!
La
notizia, ovviamente, è stata accolta come un terremoto: per quanto
se ne sa, gli indigeni di Atirsagne VI, pur dotati di una civiltà
tecnologica, non
possiedono
le conoscenze necessarie all'uso dell'energia nucleare, figuriamoci
se sono in grado di costruire un velivolo spaziale... c'è poi il
problema, non secondario, che se veramente gli autoctoni sono in
grado di viaggiare nello spazio, la loro stessa presenza potrebbe
essere una seria
minaccia per
tutte le altre civiltà interstellari della Galassia, non tanto a
seguito della loro cultura xenofoba e bellicosa, quanto per il fatto
che tutti i
nativi di Atirsagne VI sono portatori
sani
del misterioso morbo che li trasforma alla loro morte in veri e
propri zombie come
quelli ideati dal cineasta statunitense George
Romero
sulla vecchia Terra del XX secolo.
I
nativi di altri mondi generalmente non soffrono questa condizione
anche quando vengono esposti all'atmosfera di Atirsagne VI (con
un'unica, notevole eccezione verificata: gli Zanghid) però se
vengono aggrediti da uno zombie, anche gli umanoidi di altri mondi
possono contrarre il morbo micidiale (e al momento incurabile)
che in breve tempo li ucciderà e trasformerà a loro volta in non
morti bestiali
e cannibali che a loro volta... credo che il concetto sia chiaro.
Occorre
perciò indagare con
la massima urgenza la
veridicità dei rilevamenti della stazione spaziale Omicron
Tauri Explorer circa
la possibilità che i nativi possano aver sviluppato una tecnologia
spaziale, assestarne le effettive capacità e – se possibile –
impedirne ogni
ulteriore sviluppo, pena un'epidemia su scala apocalittica che
potrebbe spazzar via la civiltà della galassia come noi la
conosciamo.
Cosa
è successo in realtà:
gli scienziati della stazione Omicron
Tauri Explorer non
hanno preso fischi per fiaschi, gli abitanti di Zombieworld
dispongono
veramente di
un veicolo spaziale, al momento si tratta di poco più di un
prototipo che non si è ancora allontanato più di tanto dall'orbita
di Atirsagne VI.
I
progressi sono però stabili e continui e non ci vorrà molto prima
che gli indigeni sviluppino navi con maggiori capacità... se poi
dovessero per qualunque ragione mettere le mani su un motore
a curvatura
potrebbero in brevissimo tempo costruire delle astronavi
interstellari vere e proprie e addio sogni di gloria (si fa per
dire...).
Cosa
si richiede ai PG? Molto
semplicemente di tornare
su
Zombieworld per verificare di persona la presenza di veicoli spaziali
più o meno avanzati e – nonostante l'usuale interdetto contro le
ingerenze nella vita e la politica dei nativi dei mondi non allineati
– eliminare la
minaccia sabotando
in qualche modo il programma spaziale dei nativi, in modo da
ritardarlo e/o cancellarlo de
facto.
Il tutto, ovviamente, senza che le popolazioni autoctone abbiano a
soffrirne, quindi l'uso indiscriminato della forza militare è
assolutamente escluso.
Una
volta scesi a terra,
gli esploratori scoprono che la loro precedente visita, sfociata
nello scontro armato con gli Zanghid, ha lasciato importanti
conseguenze, come l'abbandono sul suolo di Atirsagne VI di tecnologia
avanzata
ritenuta (erroneamente) inutilizzabile e che invece i nativi –
intelligenti e pieni di iniziative – hanno studiato, ricostruito e
applicato in un programma spaziale il sui scopo (nemmeno poi tanto
nascosto) è semplicemente l'esodo
dal pianeta condannato.
La comunità scientifica di Atirsagne VI infatti non è al corrente
del fatto che la causa dell'epidemia zombie che affligge il pianeta
risiede ormai nel DNA stesso degli abitanti, nati e cresciuti sotto
l'influenza della radiazione aliena che di fatto permea il loro
mondo.
Allontanarsi da Atirsagne VI non porterebbe (almeno non nel breve
periodo) alcun giovamento ma – come affermato dagli scienziati
della Confederazione – costituirebbe un pericolo mortale per gli
altri popoli della galassia.
Complicazioni...
esterne. Ovviamente
le cose non potrebbero andare peggio di così, giusto? E invece no...
infatti, all'insaputa della Flotta Stellare, una squadra d'assalto
Videni è in rotta verso Atirsagne VI.
Il
suo scopo? Ma uno di mero studio ed approfondimento, o meglio, di
studio delle cause della “peste zombie” e approfondire come
trasformarla in una arma
biologica per
sterminare una volta per tutte gli odiosi eretici e gli infedeli
della Confederazione!
A questo punto la missione della squadra diventa duplice: impedire
che il programma spaziale indigeno decolli (in tutti i sensi) ed
impedire ai Videni di mettere le mani e/o riprodurre il fenomeno che
ha reso Zombieworld quello che è; se poi magari le due cose fossero
l'una conseguenza dell'altra (come ad esempio, utilizzare il veicolo
spaziale indigeno – opportunamente... rettificato – per
attaccare/eliminare l'astronave Videni), tanto meglio!
Note per gli
Star Master: nuovo episodio
nella saga di Zombieworld™
questa
volta con un duplice obbiettivo e volendo un po' più movimentato
rispetto alla prima puntata, nei prossimi post verranno introdotte le
nuove tecnologie degli autoctoni di Atirsagne VI e/o della spedizione
Videni, anche se lo scenario è assolutamente fruibile così com'è
per uno SM con un minimo di inventiva.
Ci
risentiamo con il prossimo articolo, nel frattempo enjoy!